venerdì 28 febbraio 2014

DIRIGENTI E PREMI DI PRODUZIONE REGIONALI


“In tre anni in Regione Emilia-Romagna sono aumentati i dirigenti e i premi di produzione. Premi di produzione di tutto rispetto che toccano la cifra di 3,2 milioni di euro e che nei singoli casi valgono quanto sei mesi di stipendio di un dipendente o un anno di lavoro di molti collaboratori. In questi anni si sono chiesti sacrifici a tutti ma la Giunta e la Burocrazia sembrano indenni dalla crisi e avulsi dal contesto economico che stiamo vivendo.  Se poi volessimo parlare del lavoro fatto salta agli occhi che forse non proprio tutti avevano i requisiti per poter vedersi elargire tali cifre.  Questa abitudine borbonica di dare premi di produzione di fatto a pioggia dimostra ancora una volta come la burocrazia sia impermeabile ai tentativi di riforma, di responsabilizzazione e di ammodernamento della Pubblica amministrazione. Una vera “casta” all’ombra dei politici che si autotutela e si gratifica, lungi dall’essere equiparata ai processi valutativi e di responsabilità presenti nel privato e non soggetta al vaglio democratico del voto.” Continua Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo Assembleare Forza Italia PDL in Regione Emilia-Romagna: “Viviamo il paradosso di avere imprenditori poveri dopo aver retto per anni il nostro sistema economico, che oggi non riescono a far fronte al peso delle tasse tanto da fallire per garantire a codesti dirigenti, che non sanno certo che cosa sia il rischio di impresa, fior di quattrini.”

giovedì 27 febbraio 2014

TESSERAMENTO A FORZA ITALIA


Vent’anni nei quali abbiamo tenuto alta con orgoglio la bandiera della Libertà. Oggi siamo alla sfida decisiva. Mentre il Paese rischia seriamente di precipitare nel caos, sotto gli effetti della crisi economica e della parallela crisi di credibilità della politica, la sinistra e la magistratura non hanno esitato, per la prima volta nella storia d’Italia, a cacciare dal parlamento il leader di una grande forza politica, che ha il consenso di un terzo degli italiani. Al tempo stesso, però, si è aperta una finestra di opportunità importante per cambiare le regole obsolete di funzionamento dello Stato. Se davvero il nuovo leader del Partito Democratico è seriamente convinto che le istituzioni si devono riformare insieme, a partire dalla legge elettorale, è giusto che i due grandi partiti italiani, Forza Italia e il Partito Democratico, lavorino insieme per una svolta importante. In questo quadro, pieno di incognite ma anche di opportunità, Ti chiedo di essere protagonista con me della sfida decisiva. Puoi farlo aderendo a Forza Italia, oltre che ai Club Forza Silvio, che stanno nascendo in tutt’Italia, e che hanno raccolto migliaia di persone entusiaste del nuovo impegno.  Le due cose non sono alternative, sono complementari, svolgono due funzioni diverse ma parallele, e si può benissimo partecipare ad entrambe. L’adesione a Forza Italia può essere effettuata online attraverso il nostro sito nazionale. La decisione di fondare un Club o quella di aderire ad un Club già esistente può essere effettuata online attraverso il nostro sito aprendo le apposite pagine dedicate ai Club Forza Silvio oppure, per avere informazioni più dettagliate, telefonando al numero 06/6731444.

mercoledì 26 febbraio 2014

IL SALVA ROMA NON SI SALVA. DEBITI E VETI DEI SINDACI, ECCO IL PRIMO SGAMBETTO IN AULA AL SINDACO D’ITALIA. SARA’ LA VOLTA BUONA CHE I RESPONSABILI RISPONDANO DEGLI ERRORI COMESSI, SAREBBE UN BUON SEGNO. FORZA MATTEO!


Saltano i fondi extra alla Capitale, Renzi non copre Marino. La lobby bipartisan della spesa locale c’è. Qualcuno s’oppone

“Non annunci spot, ma visione alta e concretezza da sindaci”, aveva twittato domenica scorsa Matteo Renzi, sindaco in carica di Firenze, subito dopo aver giurato al Quirinale da nuovo presidente del Consiglio. “La cultura di noi sindaci”, ha ripetuto ieri due volte Graziano Delrio, già sindaco di Reggio Emilia e oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un’intervista al Sole 24 Ore in cui rassicurava tutti sul fatto che le risorse per investimenti pubblici e sgravi fiscali si troveranno. Grazie alla “cultura di noi sindaci”. Ieri però, proprio dal mondo dei sindaci – con i loro bilanci spesso malconci e le società municipalizzate o in house ridotte sovente a macchine crea-consenso – è arrivata la prima grana parlamentare per il nuovo governo. © - FOGLIO QUOTIDIANO

giovedì 20 febbraio 2014

SOLIDARIETA’ PIENA DEL GRUPPO FORZA ITALIA IN REGIONE A MASSIMO MATTEUCCI ED ALLA CMC


Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo Assembleare Forza Italia in Regione Emilia-Romagna, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In questa Italia essere dalla parte di chi lavora e adoperarsi per l’ammodernamento del paese richiede coraggio. Non è al sicuro chi lavora  per un’Italia migliore, perché ciò è sufficiente per finire tra gli obbiettivi dei Noa- Nuclei operativi Armati” , le cui minacce di morte sono purtroppo credibili.
Un gruppo di codardi che sabota le imprese che lavorano e realizzano appalti, un movimento antidemocratico ed eversivo che vuole imporre, con la violenza e la paura, la volontà di una minoranza. Lo sdegno è ancor più profondo se si pensa al momento economico che stiamo vivendo e all’importanza che si deve dare al lavoro, all’impresa. Abbiamo sempre condannato la politica del terrore e lo facciamo con forza oggi che si rivolge contro una forma di impresa a conduzione politica di sinistra, sulla quale non sono mai mancate le nostre critiche nel merito, soprattutto nella nostra Regione. Coltivare l’odio politico genera mostri e talvolta ne è vittima anche chi ha la responsabilità di aver lasciato che questo odio montasse. Non vogliamo tornare indietro e rivivere la stagione più buia di questa Repubblica; è per questo che riteniamo che tutti dovrebbero sempre e comunque condannare ogni forma di violenza, anche verbale.”
Continua Bazzoni: “esprimo quindi a nome mio e di tutto il Gruppo assembleare Forza Italia in Regione Emilia-Romagna piena solidarietà al presidente della CMC Massimo Matteucci ed alla sua azienda tutta”.

CHIARIRE LA SITUAZIONE DELL’ARGINE DI VALLE FURLANA


Interrogazione regionale del consigliere forzista sul mancato trasferimento di 80 ettari di proprietà privata

Comacchio. In fase di rilascio del permesso di costruzione dell’argine di Valle Furlana nelle valli meridionali di Comacchio, l’ufficio tecnico del Comune di Comacchio si è accorto di una clamorosa “svista”, ossia il mancato trasferimento al pubblico di ottanta ettari di specchi d’acqua, rimasti erroneamente in proprietà ad un privato, cosa che avrebbe vanificato i presupposti e gli accordi alla base del progetto.
Lo scrive Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) in una interrogazione rivolta alla giunta per sapere dalla Regione se non ritenga che la vicenda abbia “contorni opachi ed esiti incerti anche considerata la nuova situazione emersa (il mancato trasferimento al pubblico di ottanta ettari di specchi d’acqua) e, in questa situazione, se non ritenga opportuno riconsiderare l’esecuzione dell’opera”.

ORARIO TRENI LUGO-FAENZA: MANCATE COINCIDENZE


Il  capogruppo del gruppo Forza Italia-PdL, Gianguido Bazzoni premesso che è stato modificato l’orario del treno che partiva da Lugo per Faenza ogni mattina alle ore 7,00 e permetteva di salire sulla coincidenza per Firenze; che con la partenza attuale alle ore 7,10 gli utenti sono impossibilitati ad utilizzare tale coincidenza; visto che la linea da Lugo a Faenza si può considerare il naturale proseguimento del traffico da Lavezzola, Argenta e perfino Ferrara; che già la linea da Ravenna, confluendo su Faenza, fa si che la “Faentina”, lungi da essere una tratta morta, sia un tratto ferroviario su cui confluisce un grandissimo bacino di utenza, interessato a raggiungere Firenze senza passare per i congestionatissimo nodo di Bologna; considerato che già su questa linea e sulla possibilità di istituire il “Treno di Dante” si è posta l’attenzione delle popolazioni, dei sindaci e degli operatori economici e turistici, in quanto la Romagna potrebbe istituire collegamenti veloci con Firenze, che verrebbero incontro alle esigenze della migliore mobilità sostenibile; che la Regione potrebbe essere la principale protagonista di una grande modifica e miglioramento dei flussi di traffico passeggeri, con un’ottica precisa verso pendolari, studenti e turisti. Interroga la Giunta regionale per sapere se non ritiene deleterio che, per pochi minuti di cambio d’orario, si perdano delle grandi possibilità di creare un efficiente servizio di trasporto in aree di primaria importanza per la Regione; se non ritiene di intervenire per far cessare queste troppo frequenti incongruenze, che rischiano di frazionare ulteriormente il traffico ferroviario, predisponendo anche un effettivo piano dei trasporti che valorizzi TP-ER e costringa anche le ferrovie statali ad inserirsi in un quadro di esigenze e soluzioni regionali.

QUANDO I FALLIMENTI SI PRESENTANO IN POMPA MAGNA: LA “NAVETTA” DEI PASSAGGI DA TERRENI AGRICOLI AD EDIFICABILI E VICEVERSA DIMOSTRANO IL FLOP DEL PSC


Da terreni agricoli a terreni fabbricabili, da terreni fabbricabili a terreni agricoli e tanta demagogia in pompa magna in tutte e due i casi. Questa “navetta” urbanistica è il frutto di un’incapacità di ascolto e valutazione delle amministrazioni di sinistra che governano Faenza da vent’anni, tutte impegnate invece a crearsi del consenso. In fase di discussione del PSC infatti, molti avevano osservato, a dir la verità anche scritto, che la proiezione di sviluppo del documento cardine dello sviluppo urbanistico della città era “drogata”.  Oggi gli uffici comunali e l’amministrazione scoprono l’acqua calda e fanno marcia indietro, ma quella realtà dei fatti che il PSC voleva fotografare non c’era neppure allora. I quattromila appartamenti sfitti c’erano anche nel 2009, ricordo più osservazioni in tal senso, non c’era oggettivamente bisogno di tutte quelle aree di espansione e tal critica la fece pure l’ordine degli architetti: “Fra i tanti approfondimenti del Piano non è stato fatto lo schema che individui quanti alloggi inutilizzati ci sono sul territorio ma, confrontando i dati messi a disposizione dalle amministrazioni e dagli operatori di mercato, si evince che nel 2006 si era già costruito più del necessario; non siamo in situazione di emergenza abitativa. Basterebbe, allora, come espansione, il riempimento dei vuoti urbani, anche se ciò richiede una grande sapienza di progetto. Non serve un Piano di sviluppo che si giustifica col risparmio energetico ma uno che riordini l’esistente."
La validità di uno strumento urbanistico si evince soprattutto dalla sua capacità di cogliere, stimare, le prospettive future, quindi la sua durata nel tempo. Il PSC di Faenza ha retinato un’infinità di aree per interventi speculativi assecondando la logica dei proprietari delle aree. Ora conclamata la completa stagnazione del mercato, nonostante fosse evidente cinque anni fa, potendo addossare tutte le responsabilità alla crisi economica, si sposa una nuova logica per non gravare troppo sui proprietari con la tassazione di quelle aree, anche perché quei terreni non hanno più, ed è evidente, il valore che avevano allora. Questa inadeguatezza del PSC, passati solo 4 anni, si riverbererà anche sul RUE e sul POC dovendo essere questi conformi ad un documento che potremmo definire non più “congruo”; pensare che doveva durare vent’anni!     Raffaella Ridolfi

mercoledì 19 febbraio 2014

CON RENZI ABBIAMO CONCORDATO DI FARE INSIEME LEGGE ELETTORALE E RIFORME.


Con Renzi “abbiamo concordato di fare insieme la legge elettorale e di fare le riforme istituzionali”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, a TgCom24.
“Renzi ha risposto quello che poi ha detto in conferenza stampa, ‘abbiamo sbagliato nel passato, abbiamo fatto da soli la riforma del Titolo V della Costituzione, voi avete sbagliato a fare da soli la riforma del 2006’. Berlusconi ha risposto ‘voi avete sbagliato a fare il referendum confermativo subito dopo, cassando quella riforma’. Insomma hanno convenuto che hanno sbagliato insieme e che forse era il caso di non sbagliare più. Quindi le regole del gioco si cambiano insieme”, conclude Brunetta.

lunedì 17 febbraio 2014

PAROLE CHIAVE……


Berlusconi – Solo lui è il leader legittimato da oltre 10 milioni di voti. Lui ė stato l'ultimo Presidente del Consiglio dal 2011 ad oggi ad essere stato eletto dagli italiani. E lui ha subìto quattro, quasi cinque golpe, culminati con la sua estromissione dal Senato. Ed è lui, con il senso di responsabilità che lo ha sempre ispirato, che farà con Forza Italia una opposizione costruttiva al nuovo esecutivo. Lui sì che pensa solo al bene del Paese e non alle ambizioni personali.
Toti/1 – Senza se e senza ma. “Questo governo Forza Italia lo contesta nel metodo e nel merito. Non riesco a capire quale impulso in più possa dare Renzi all'economia con la stessa maggioranza di Letta”. Non lo capiamo noi e non lo capiscono gli italiani. Così il consigliere politico del Presidente Berlusconi a “In mezz’ora”.
Toti/2 – Pacta servanda sunt. Ma forse Renzi non sa il latino. “Renzi ha bisogno di Forza Italia per fare le riforme ed intende dialogare con tutti. Abbiamo fatto un accordo sull'Italicum, Titolo V e Senato e noi lo rispetteremo fino in fondo. Vediamo se sarà lui a rispettarlo, noi siamo pronti a votare anche domani mattina. La mia previsione è che se il Pd farà slittare la legge elettorale ci riterremo svincolati dal patto”. Se ne ricordino, non si può prescindere da Berlusconi e Forza Italia per le riforme istituzionali.
Toti/3 – “Il Nuovo centrodestra ha una responsabilità gigantesca. Ha spaccato il fronte moderato aprendo la strada a provvedimenti che han nuociuto al Paese. L'asse si era spostato a sinistra. Quando Berlusconi parla di utili idioti, al netto degli idioti, loro sono stati la stampella del governo di sinistra”. Lo ha detto Toti ieri dalla Annunziata: rispediamo al mittente l’accusa.

venerdì 14 febbraio 2014

BAZZONI: “LE MINACCE A MANCINI RENDONO ANCORA PIU’ GROTTESCA E VILE LA PERSECUZIONE GIUDIZIARIA CUI E’ STATO SOTTOPOSTO


In merito alla notizia che Marco Mancini, ex numero 2 del SISDE, da anni è sottoposto a minacce gravi, telefoniche e per lettera e che queste ora coinvolgono anche la sua famiglia, il capogruppo Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ sono veramente indignato, e lo dico a nome di tutto il mio gruppo, della persecuzione cui è stato sottoposto Mancini, un brillante e leale funzionario dello Stato, da parte di magistrati che sapevano benissimo di non poterlo indagare e perseguitare  su fatti coperti da segreto di Stato. Ciò nonostante Mancini ha subito la galera ed una grottesca condanna (che verrà inevitabilmente cancellata), ma, quel che è più grave, il suo nome è stato additato a tutti i terroristi islamici internazionali ed a tutti i “guerriglieri” nostrani, capaci solo di seminare odio, disordini e delitti.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà ad un servitore dello Stato, come ormai ce ne sono pochi, in questo dilagare di quaqquaraquà, tecnici ed istituzioni deviate che ogni giorno ci danno lezioni e minacciano punizioni se non ci mettiamo buoni e quieti a subire quanto ci viene imposto. Mancini paga con la serenità distrutta, sua e della sua famiglia, mentre chi lo ha perseguitato non verrà minimamente punito e continuerà sicuramente come prima. Forza Italia, fin dalla sua nascita, si batte contro queste vergogne, ma temo che la strada sia ancora lunga.   Gianguido Bazzoni



mercoledì 12 febbraio 2014

I PEGGIORI GOVERNI DAL 1996? QUELLI DI MONTI E LETTA. IL MIGLIORE? BERLUSCONI 2010


Scenarieconomici.it ha verificato l’andamento di 6 indicatori di Performance fondamentali che descrivono l’andamento dell’Economia Reale e delle Finanze Pubbliche, basati sul confronto tra andamenti dell’Italia anno per anno, governo per governo, dal 1996 ad oggi, 2013 incluso. L’analisi di ciascun indicatore, in ciascun anno, e’ stata condotta in confronto con quello della UE, valutandone il differenziale (in sintesi abbiamo in buona parte “contestualizzato” le performance depurando in fattori ciclici). Alla fine abbiamo introdotto un indicatore, il SuperIndice differenziale Complessivo su andamento Economia Reale e Conti Pubblici dell’Italia rispetto all’Europa : indicatore di performance rispetto alla media UE calcolato sui 6 parametri (se positivo l’Italia ha fatto meglio della UE, se negativo ha fatto peggio): PIL, Disoccupazione , Produzione Industriale , Inflazione , Deficit , Debito. l Governo Monti e’ il peggiore governo assoluto nel SuperIndice differenziale Complessivo su andamento Economia Reale e Conti Pubblici dell’Italia rispetto all’Europa, nonche’ in 3 indicatori (PIL, Disoccupazione, Produzione Industriale). Nel complesso la Manovra Monti imperniata all’85% sulle tasse, ha letteramente “distrutto” l’economia reale (ricchezza, lavoro, produzione), ha creato inflazione ed ha ottenuto risultati fortemente negativi sul fronte delle finanze pubbliche rispetto al triennio precedente. Il Governo Letta e’ il secondo peggior governo, sia nel SuperIndice differenziale Complessivo su andamento Economia Reale e Conti Pubblici dell’Italia rispetto all’Europa, nonche’ nel Debito Pubblico. Ad onor del vero le performance sono abbruttite dall’eredita’ devastante lasciata dal governo Monti su molti indicatori, nonche’ dall’espansione del Debito anche a causa del pagamento dei Debiti arretrati della PA (riteniamo che nel

lunedì 10 febbraio 2014

GIORNO DEL RICORDO. BAZZONI (FORZA ITALIA): “NON DIMENTICARE PERSECUZIONE DI ITALIANI SOLO ED IN QUANTO TALI”


La Giornata del Ricordo non è una celebrazione di secondo piano, come purtroppo molti vorrebbero far intendere. Oggi, infatti, commemoriamo le vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Una pagina nera della nostra storia nazionale, purtroppo a lungo dimenticata ma che è stata giustamente fatta riemergere negli ultimi anni e la cui memoria deve essere conservata soprattutto a favore delle giovani generazioni affinché simili massacri e persecuzioni mai più si ripetano. Di tutta questa complessa tragedia del confine orientale italiano quello che deve far riflettere è che le vittime sono state tali solo ed in quanto italiani. Ciò vale ancora di più per quel pezzo d’Italia che è l’Emilia-Romagna dove si verificò l’infame episodio del treno della vergogna, il convoglio carico di esuli che non si poté fermare alla stazione di Bologna il 16 febbraio 1947 perché contestato dai comunisti. L’identificazione degli italiani con i fascisti è un falso storico che la sinistra fa ancora fatica a riconoscere nonostante anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia stato chiaro nell’affermare che tale vicenda assunse i contorni della pulizia etnica”. Il Presidente del Gruppo Forza Italia – PDL Assemblea legislativa Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni

BAZZONI: “MATTEUCCI HA RAGIONE SULL’IMMIGRAZIONE, MA CONVINCA IL SUO PARTITO SU QUELLO CHE FORZA ITALIA DICE DA 20 ANNI”


Il capogruppo in Regione di Forza Italia, Gianguido Bazzoni, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione a proposito della posizione di Matteucci sull’immigrazione: “siamo veramente felici che uno dei più importanti ed amati sindaci del Partito Democratico, Fabrizio Matteucci di Ravenna, scriva in una lettera a Renzi, quello che Forza Italia dice da 20 anni in maniera corretta e senza estremismi, ma ferma, a proposito dell’eccessiva immigrazione nel nostro Paese, che non è socialmente ed economicamente sopportabile. Il Sindaco Matteucci mi ruba le parole di bocca, quando scrive che: “serve il numero programmato, che ci vuole una proposta sulla sostenibilità dell’immigrazione, un limite al numero degli ingressi nel nostro Paese.” Scrivevamo da anni che: o si affrontava questo problema, oppure si sarebbe alimentato il razzismo, che l’Italia avrebbe perduto i suoi valori e che gli stessi immigrati regolari che vivono pacificamente in Italia ne avrebbero avuto un danno grave. Le stesse cose che dice Matteucci quando afferma che: “ così non si può più andare avanti” e che “le nostre città diventeranno una polveriera” e che: “la sostenibilità sociale deve essere governata, mentre oggi in Italia non lo è, per colpa di una sinistra che non ne vuole discutere per pavidità e lascia che cresca la paura della gente, come è successo in Svizzera”
Il Sindaco di Ravenna ha impiegato molto tempo per capire quello che tutti i cittadini già sapevano: che interi quartieri sono diventati invivibili, che vi sono giardini e parchi infrequentabili, che le case non sono più sicure, che gli scippi sono all’ordine del giorno in pieno centro, che scoppiano risse violente all’improvviso fra le diverse etnie, che lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione sono ormai fuori da ogni controllo, che le nostre città non sono in grado di sostenere migliaia di immigrati senza lavoro, senza prospettive, e senza nessuna intenzione di integrarsi nel vivere civile.
Io personalmente e tutta Forza Italia apprezziamo la tardiva conversione, ma dubitiamo che riuscirà a convincere il suo partito, che in tutti questi anni non ha fatto altro che boicottare le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina e si è distinto per: l’abolizione del reato di clandestinità, l’abolizione dei CIE (centri di identificazione ed espulsione), la cittadinanza data a tutti i nati sul suolo italiano indiscriminatamente (jus soli), l’abolizione da parte del Governo Letta dei fondi per l’espulsione dei clandestini, l’abolizione di ogni tradizione e cultura cristiana per non irritare i mussulmani, la demagogia sull’integrazione e l’assistenza socio-economica contro i diritti degli italiani bisognosi.

SUCCESSO A LUGO CENA FORZA ITALIA CON DEBORAH BERGAMINI



domenica 2 febbraio 2014

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A RAVENNA


E' stata inaugurata oggi, alla presenza del coordinatore regionale di Forza Italia, On. Massimo Palmizio, la nuova sede provinciale di Forza Italia che sarà sempre in via Circonvallazione al Molino 114.
Al taglio del nastro, con il Capogruppo in regione Gianguido Bazzoni e il Capogruppo in consiglio comunale Alberto Ancarani erano presenti tutti gli eletti di Forza Italia nei diciotto comuni della provincia nonché i candidati alle prossime amministrative con i quali il coordinatore regionale si è intrattenuto facendo il punto sulla situazione politica nazionale e sulle prossime iniziative.
Il coordinatore regionale ha annunciato poi che i nuovi assetti del movimento in tutte le province verranno ufficializzati verso la fine di febbraio ed ha contestualmente spronato tutti a lavorare fianco a fianco in vista dell'imminente appuntamento elettorale del 25 Maggio.

sabato 1 febbraio 2014

INTERROGAZIONE ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA SUI TRENI REGIONALI


La Regione Emilia-Romagna è la principale azionista dell’azienda di trasporto pubblico TP-ER, che gestisce diverse linee ferroviarie trasporto passeggeri; che da qualche tempo è stato istituito un treno regionale che parte da Bologna alle 17, 12 per Rimini, con carrozze nuovissime ed adatte al traffico pendolare; che questo impegno della Regione, che viene incontro anche a tante giuste lamentele dei pendolari romagnoli, dovrebbe essere supportato anche da un’attenzione all’immagine ed al rigore nel servizio; visto che nella giornata di martedì 28 u.s. il treno è partito senza che si potesse individuare a bordo il conduttore/controllore e che solamente alla prima fermata si è visto un signore con al barba non fatta, vestito con un paio di jeans, maglia nera collo a V ed una giacca di nailon azzurro/blu, che si affacciava alla porta del vagone, scendeva e fischiava per la ripartenza del treno;considerato che questo conduttore “in incognito” non aveva neppure una tessera di riconoscimento o un borsello con la necessaria strumentazione e che non è passato fra i passeggeri (treno pieno) a controllare i biglietti; interroga la Giunta regionale per sapere se è a conoscenza che la TP-ER non ha istituito una divisa per il proprio personale in modo da farlo riconoscere e creare un’immagine ed uno spirito di squadra;
se ritiene utile o meno che venga operato un controllo sui titoli di viaggio dei passeggeri in modo da scoraggiare l’abusivismo e dare un’immagine di rigore organizzativo; se non ritiene di intervenire presso la direzione  della TP-ER affinché vengano corrette le mancanze evidenziate e tutte quelle storture che possono dare l’immagine di lassismo, improvvisazione ed un servizio da terzo mondo. Gianguido Bazzoni