“In tre anni in Regione Emilia-Romagna
sono aumentati i dirigenti e i premi di produzione. Premi di produzione di
tutto rispetto che toccano la cifra di 3,2 milioni di euro e che nei singoli
casi valgono quanto sei mesi di stipendio di un dipendente o un anno di lavoro
di molti collaboratori. In questi anni si sono chiesti sacrifici a tutti ma la
Giunta e la Burocrazia sembrano indenni dalla crisi e avulsi dal contesto economico
che stiamo vivendo. Se poi volessimo
parlare del lavoro fatto salta agli occhi che forse non proprio tutti avevano i
requisiti per poter vedersi elargire tali cifre. Questa abitudine borbonica di dare premi di
produzione di fatto a pioggia dimostra ancora una volta come la burocrazia sia
impermeabile ai tentativi di riforma, di responsabilizzazione e di
ammodernamento della Pubblica amministrazione. Una vera “casta” all’ombra dei
politici che si autotutela e si gratifica, lungi dall’essere equiparata ai
processi valutativi e di responsabilità presenti nel privato e non soggetta al
vaglio democratico del voto.” Continua
Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo Assembleare Forza Italia PDL in Regione
Emilia-Romagna: “Viviamo il paradosso di avere imprenditori poveri dopo
aver retto per anni il nostro sistema economico, che oggi non riescono a far
fronte al peso delle tasse tanto da fallire per garantire a codesti dirigenti,
che non sanno certo che cosa sia il rischio di impresa, fior di quattrini.”
venerdì 28 febbraio 2014
giovedì 27 febbraio 2014
TESSERAMENTO A FORZA ITALIA
Vent’anni nei quali abbiamo tenuto alta con orgoglio la bandiera della Libertà. Oggi siamo alla sfida decisiva. Mentre il Paese rischia seriamente di precipitare nel caos, sotto gli effetti della crisi economica e della parallela crisi di credibilità della politica, la sinistra e la magistratura non hanno esitato, per la prima volta nella storia d’Italia, a cacciare dal parlamento il leader di una grande forza politica, che ha il consenso di un terzo degli italiani. Al tempo stesso, però, si è aperta una finestra di opportunità importante per cambiare le regole obsolete di funzionamento dello Stato. Se davvero il nuovo leader del Partito Democratico è seriamente convinto che le istituzioni si devono riformare insieme, a partire dalla legge elettorale, è giusto che i due grandi partiti italiani, Forza Italia e il Partito Democratico, lavorino insieme per una svolta importante. In questo quadro, pieno di incognite ma anche di opportunità, Ti chiedo di essere protagonista con me della sfida decisiva. Puoi farlo aderendo a Forza Italia, oltre che ai Club Forza Silvio, che stanno nascendo in tutt’Italia, e che hanno raccolto migliaia di persone entusiaste del nuovo impegno. Le due cose non sono alternative, sono complementari, svolgono due funzioni diverse ma parallele, e si può benissimo partecipare ad entrambe. L’adesione a Forza Italia può essere effettuata online attraverso il nostro sito nazionale. La decisione di fondare un Club o quella di aderire ad un Club già esistente può essere effettuata online attraverso il nostro sito aprendo le apposite pagine dedicate ai Club Forza Silvio oppure, per avere informazioni più dettagliate, telefonando al numero 06/6731444.
mercoledì 26 febbraio 2014
IL SALVA ROMA NON SI SALVA. DEBITI E VETI DEI SINDACI, ECCO IL PRIMO SGAMBETTO IN AULA AL SINDACO D’ITALIA. SARA’ LA VOLTA BUONA CHE I RESPONSABILI RISPONDANO DEGLI ERRORI COMESSI, SAREBBE UN BUON SEGNO. FORZA MATTEO!
Saltano i fondi extra alla
Capitale, Renzi non copre Marino. La lobby bipartisan della spesa locale c’è.
Qualcuno s’oppone
“Non
annunci spot, ma visione alta e concretezza da sindaci”, aveva twittato
domenica scorsa Matteo Renzi, sindaco in carica di Firenze, subito dopo aver
giurato al Quirinale da nuovo presidente del Consiglio. “La cultura di noi
sindaci”, ha ripetuto ieri due volte Graziano Delrio, già sindaco di Reggio
Emilia e oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un’intervista
al Sole 24 Ore in cui rassicurava tutti sul fatto che le risorse per
investimenti pubblici e sgravi fiscali si troveranno. Grazie alla “cultura di
noi sindaci”. Ieri però, proprio dal mondo dei sindaci – con i loro bilanci
spesso malconci e le società municipalizzate o in house ridotte sovente a
macchine crea-consenso – è arrivata la prima grana parlamentare per il nuovo
governo. © - FOGLIO QUOTIDIANO
lunedì 24 febbraio 2014
giovedì 20 febbraio 2014
SOLIDARIETA’ PIENA DEL GRUPPO FORZA ITALIA IN REGIONE A MASSIMO MATTEUCCI ED ALLA CMC
Gianguido Bazzoni Presidente
del Gruppo Assembleare Forza Italia in Regione Emilia-Romagna, ha rilasciato la
seguente dichiarazione: “In questa Italia essere dalla
parte di chi lavora e adoperarsi per l’ammodernamento del paese richiede
coraggio. Non è al sicuro chi lavora per
un’Italia migliore, perché ciò è sufficiente per finire tra gli obbiettivi dei
Noa- Nuclei operativi Armati” , le cui minacce di morte sono purtroppo
credibili.
Un gruppo di codardi che sabota le imprese che lavorano e realizzano
appalti, un movimento antidemocratico ed eversivo che vuole imporre, con la
violenza e la paura, la volontà di una minoranza. Lo sdegno è ancor più
profondo se si pensa al momento economico che stiamo vivendo e all’importanza
che si deve dare al lavoro, all’impresa. Abbiamo sempre condannato la politica
del terrore e lo facciamo con forza oggi che si rivolge contro una forma di
impresa a conduzione politica di sinistra, sulla quale non sono mai mancate le
nostre critiche nel merito, soprattutto nella nostra Regione. Coltivare l’odio
politico genera mostri e talvolta ne è vittima anche chi ha la responsabilità
di aver lasciato che questo odio montasse. Non vogliamo tornare indietro e
rivivere la stagione più buia di questa Repubblica; è per questo che riteniamo
che tutti dovrebbero sempre e comunque condannare ogni forma di violenza, anche
verbale.”
Continua Bazzoni: “esprimo
quindi a nome mio e di tutto il Gruppo assembleare Forza Italia in Regione
Emilia-Romagna piena solidarietà al presidente della CMC Massimo Matteucci ed
alla sua azienda tutta”.
CHIARIRE LA SITUAZIONE DELL’ARGINE DI VALLE FURLANA
Interrogazione regionale
del consigliere forzista sul mancato trasferimento di 80 ettari di proprietà
privata
Comacchio.
In fase di rilascio del permesso di costruzione dell’argine di Valle Furlana
nelle valli meridionali di Comacchio, l’ufficio tecnico del Comune di Comacchio
si è accorto di una clamorosa “svista”, ossia il mancato trasferimento al
pubblico di ottanta ettari di specchi d’acqua, rimasti erroneamente in
proprietà ad un privato, cosa che avrebbe vanificato i presupposti e gli
accordi alla base del progetto.
Lo scrive
Gianguido Bazzoni (Fi-Pdl) in una interrogazione rivolta alla giunta per sapere
dalla Regione se non ritenga che la vicenda abbia “contorni opachi ed esiti
incerti anche considerata la nuova situazione emersa (il mancato trasferimento
al pubblico di ottanta ettari di specchi d’acqua) e, in questa situazione, se
non ritenga opportuno riconsiderare l’esecuzione dell’opera”.
ORARIO TRENI LUGO-FAENZA: MANCATE COINCIDENZE
Il capogruppo del gruppo Forza
Italia-PdL, Gianguido Bazzoni premesso che è stato modificato l’orario del treno che
partiva da Lugo per Faenza ogni mattina alle ore 7,00 e permetteva di salire
sulla coincidenza per Firenze; che con
la partenza attuale alle ore 7,10
gli utenti sono impossibilitati ad utilizzare tale coincidenza; visto che la linea da Lugo a Faenza si può
considerare il naturale proseguimento del traffico da Lavezzola, Argenta e
perfino Ferrara; che già la linea da
Ravenna, confluendo su Faenza, fa si che la “Faentina”, lungi da essere una tratta morta, sia un tratto
ferroviario su cui confluisce un grandissimo bacino di utenza, interessato a
raggiungere Firenze senza passare per i congestionatissimo nodo di Bologna; considerato
che già su questa linea e sulla
possibilità di istituire il “Treno di
Dante” si è posta l’attenzione delle popolazioni, dei sindaci e degli
operatori economici e turistici, in quanto la Romagna potrebbe istituire
collegamenti veloci con Firenze, che verrebbero incontro alle esigenze della
migliore mobilità sostenibile; che la Regione potrebbe essere la
principale protagonista di una grande modifica e miglioramento dei flussi di
traffico passeggeri, con un’ottica precisa verso pendolari, studenti e turisti.
Interroga la Giunta regionale per sapere
se non ritiene deleterio che, per pochi minuti di cambio d’orario, si
perdano delle grandi possibilità di creare un efficiente servizio di trasporto
in aree di primaria importanza per la Regione ; se
non ritiene di intervenire per far cessare queste troppo frequenti
incongruenze, che rischiano di frazionare ulteriormente il traffico ferroviario,
predisponendo anche un effettivo piano dei trasporti che valorizzi TP-ER e
costringa anche le ferrovie statali ad inserirsi in un quadro di esigenze e
soluzioni regionali.
QUANDO I FALLIMENTI SI PRESENTANO IN POMPA MAGNA: LA “NAVETTA” DEI PASSAGGI DA TERRENI AGRICOLI AD EDIFICABILI E VICEVERSA DIMOSTRANO IL FLOP DEL PSC
Da terreni agricoli a
terreni fabbricabili, da terreni fabbricabili a terreni agricoli e tanta
demagogia in pompa magna in tutte e due i casi. Questa “navetta” urbanistica è
il frutto di un’incapacità di ascolto e valutazione delle amministrazioni di
sinistra che governano Faenza da vent’anni, tutte impegnate invece a crearsi
del consenso. In fase di discussione del PSC infatti, molti avevano osservato,
a dir la verità anche scritto, che la proiezione di sviluppo del documento
cardine dello sviluppo urbanistico della città era “drogata”. Oggi gli uffici comunali e l’amministrazione
scoprono l’acqua calda e fanno marcia indietro, ma quella realtà dei fatti che
il PSC voleva fotografare non c’era
neppure allora. I quattromila appartamenti sfitti c’erano anche nel 2009,
ricordo più osservazioni in tal senso, non c’era oggettivamente bisogno di
tutte quelle aree di espansione e tal critica la fece pure l’ordine degli
architetti: “Fra
i tanti approfondimenti del Piano non è stato fatto lo schema che individui quanti
alloggi inutilizzati ci sono sul territorio ma, confrontando i dati messi a
disposizione dalle amministrazioni e dagli operatori di mercato, si evince che
nel 2006 si era già costruito più del necessario; non siamo in situazione di
emergenza abitativa. Basterebbe, allora, come espansione, il riempimento dei
vuoti urbani, anche se ciò richiede una grande sapienza di progetto. Non serve
un Piano di sviluppo che si giustifica col risparmio energetico ma uno che
riordini l’esistente."
La validità di uno strumento
urbanistico si evince soprattutto dalla sua capacità di cogliere, stimare, le
prospettive future, quindi la sua durata nel tempo. Il PSC di Faenza ha
retinato un’infinità di aree per interventi speculativi assecondando la logica
dei proprietari delle aree. Ora conclamata la completa stagnazione del mercato,
nonostante fosse evidente cinque anni fa, potendo addossare tutte le
responsabilità alla crisi economica, si sposa una nuova logica per non gravare
troppo sui proprietari con la tassazione di quelle aree, anche perché quei
terreni non hanno più, ed è evidente, il valore che avevano allora. Questa
inadeguatezza del PSC, passati solo 4 anni, si riverbererà anche sul RUE e sul
POC dovendo essere questi conformi ad un documento che potremmo definire non
più “congruo”; pensare che doveva durare vent’anni! Raffaella
Ridolfi
mercoledì 19 febbraio 2014
CON RENZI ABBIAMO CONCORDATO DI FARE INSIEME LEGGE ELETTORALE E RIFORME.
Con Renzi
“abbiamo concordato di fare insieme la legge elettorale e di fare le riforme
istituzionali”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla
Camera dei deputati, a TgCom24.
“Renzi ha
risposto quello che poi ha detto in conferenza stampa, ‘abbiamo sbagliato nel
passato, abbiamo fatto da soli la riforma del Titolo V della Costituzione, voi
avete sbagliato a fare da soli la riforma del 2006’. Berlusconi ha risposto
‘voi avete sbagliato a fare il referendum confermativo subito dopo, cassando
quella riforma’. Insomma hanno convenuto che hanno sbagliato insieme e che
forse era il caso di non sbagliare più. Quindi le regole del gioco si cambiano
insieme”, conclude Brunetta.
lunedì 17 febbraio 2014
PAROLE CHIAVE……
Berlusconi – Solo lui è il leader legittimato da
oltre 10 milioni di voti. Lui ė stato l'ultimo Presidente del Consiglio dal
2011 ad oggi ad essere stato eletto dagli italiani. E lui ha subìto quattro,
quasi cinque golpe, culminati con la sua estromissione dal Senato. Ed è lui,
con il senso di responsabilità che lo ha sempre ispirato, che farà con Forza
Italia una opposizione costruttiva al nuovo esecutivo. Lui sì che pensa solo al
bene del Paese e non alle ambizioni personali.
Toti/1 – Senza se e senza ma. “Questo governo Forza Italia lo contesta nel metodo
e nel merito. Non riesco a capire quale impulso in più possa dare Renzi
all'economia con la stessa maggioranza di Letta”. Non lo capiamo noi e non lo
capiscono gli italiani. Così il consigliere politico del Presidente Berlusconi
a “In mezz’ora”.
Toti/2 – Pacta servanda sunt. Ma forse Renzi non sa il latino. “Renzi ha bisogno
di Forza Italia per fare le riforme ed intende dialogare con tutti. Abbiamo
fatto un accordo sull'Italicum, Titolo V e Senato e noi lo rispetteremo fino in
fondo. Vediamo se sarà lui a rispettarlo, noi siamo pronti a votare anche domani
mattina. La mia previsione è che se il Pd farà slittare la legge elettorale ci
riterremo svincolati dal patto”. Se ne ricordino, non si può prescindere da
Berlusconi e Forza Italia per le riforme istituzionali.
Toti/3 – “Il Nuovo centrodestra ha una responsabilità gigantesca. Ha spaccato il
fronte moderato aprendo la strada a provvedimenti che han nuociuto al Paese.
L'asse si era spostato a sinistra. Quando Berlusconi parla di utili idioti, al
netto degli idioti, loro sono stati la stampella del governo di sinistra”. Lo
ha detto Toti ieri dalla Annunziata: rispediamo al mittente l’accusa.:
venerdì 14 febbraio 2014
BAZZONI: “LE MINACCE A MANCINI RENDONO ANCORA PIU’ GROTTESCA E VILE LA PERSECUZIONE GIUDIZIARIA CUI E’ STATO SOTTOPOSTO
In merito alla notizia che Marco Mancini, ex numero 2 del SISDE, da anni
è sottoposto a minacce gravi, telefoniche e per lettera e che queste ora coinvolgono
anche la sua famiglia, il capogruppo Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni
ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ sono veramente indignato, e lo dico
a nome di tutto il mio gruppo, della persecuzione cui è stato sottoposto
Mancini, un brillante e leale funzionario dello Stato, da parte di magistrati
che sapevano benissimo di non poterlo indagare e perseguitare su fatti coperti da segreto di Stato. Ciò
nonostante Mancini ha subito la galera ed una grottesca condanna (che verrà
inevitabilmente cancellata), ma, quel che è più grave, il suo nome è stato
additato a tutti i terroristi islamici internazionali ed a tutti i
“guerriglieri” nostrani, capaci solo di seminare odio, disordini e delitti.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà ad un servitore dello Stato,
come ormai ce ne sono pochi, in questo dilagare di quaqquaraquà, tecnici ed
istituzioni deviate che ogni giorno ci danno lezioni e minacciano punizioni se
non ci mettiamo buoni e quieti a subire quanto ci viene imposto. Mancini paga con
la serenità distrutta, sua e della sua famiglia, mentre chi lo ha perseguitato
non verrà minimamente punito e continuerà sicuramente come prima. Forza Italia,
fin dalla sua nascita, si batte contro queste vergogne, ma temo che la strada
sia ancora lunga. Gianguido Bazzoni
mercoledì 12 febbraio 2014
I PEGGIORI GOVERNI DAL 1996? QUELLI DI MONTI E LETTA. IL MIGLIORE? BERLUSCONI 2010
Scenarieconomici.it ha verificato l’andamento
di 6 indicatori di Performance fondamentali che descrivono l’andamento
dell’Economia Reale e delle Finanze Pubbliche, basati sul confronto tra andamenti
dell’Italia anno per anno, governo per governo, dal 1996 ad oggi, 2013 incluso.
L’analisi di ciascun indicatore, in ciascun anno, e’ stata condotta in
confronto con quello della UE, valutandone il differenziale (in sintesi abbiamo
in buona parte “contestualizzato” le performance depurando in fattori ciclici).
Alla fine abbiamo introdotto un indicatore, il SuperIndice differenziale
Complessivo su andamento Economia Reale e Conti Pubblici dell’Italia rispetto
all’Europa : indicatore di performance rispetto alla media UE calcolato sui 6
parametri (se positivo l’Italia ha fatto meglio della UE, se negativo ha
fatto peggio): PIL, Disoccupazione , Produzione Industriale , Inflazione ,
Deficit , Debito. l Governo Monti e’ il peggiore governo assoluto
nel SuperIndice differenziale Complessivo su andamento Economia Reale e Conti
Pubblici dell’Italia rispetto all’Europa, nonche’ in 3 indicatori (PIL,
Disoccupazione, Produzione Industriale). Nel complesso la Manovra Monti
imperniata all’85% sulle tasse, ha letteramente “distrutto” l’economia reale
(ricchezza, lavoro, produzione), ha creato inflazione ed ha ottenuto risultati
fortemente negativi sul fronte delle finanze pubbliche rispetto al triennio
precedente. Il Governo Letta e’ il secondo peggior governo, sia nel
SuperIndice differenziale Complessivo su andamento Economia Reale e Conti
Pubblici dell’Italia rispetto all’Europa, nonche’ nel Debito Pubblico. Ad onor
del vero le performance sono abbruttite dall’eredita’ devastante lasciata dal
governo Monti su molti indicatori, nonche’ dall’espansione del Debito anche a
causa del pagamento dei Debiti arretrati della PA (riteniamo che nel
martedì 11 febbraio 2014
lunedì 10 febbraio 2014
GIORNO DEL RICORDO. BAZZONI (FORZA ITALIA): “NON DIMENTICARE PERSECUZIONE DI ITALIANI SOLO ED IN QUANTO TALI”
“La
Giornata del Ricordo non è una celebrazione di secondo piano, come purtroppo
molti vorrebbero far intendere. Oggi, infatti, commemoriamo le vittime delle
foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Una pagina nera della
nostra storia nazionale, purtroppo a lungo dimenticata ma che è stata
giustamente fatta riemergere negli ultimi anni e la cui memoria deve essere
conservata soprattutto a favore delle giovani generazioni affinché simili
massacri e persecuzioni mai più si ripetano. Di tutta questa complessa tragedia
del confine orientale italiano quello che deve far riflettere è che le vittime
sono state tali solo ed in quanto italiani. Ciò vale ancora di più per quel pezzo
d’Italia che è l’Emilia-Romagna dove si verificò l’infame episodio del treno
della vergogna, il convoglio carico di esuli che non si poté fermare alla
stazione di Bologna il 16 febbraio 1947 perché contestato dai comunisti.
L’identificazione degli italiani con i fascisti è un falso storico che la
sinistra fa ancora fatica a riconoscere nonostante anche il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, sia stato chiaro nell’affermare che tale
vicenda assunse i contorni della pulizia etnica”. Il Presidente del Gruppo Forza
Italia – PDL Assemblea legislativa Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni
BAZZONI: “MATTEUCCI HA RAGIONE SULL’IMMIGRAZIONE, MA CONVINCA IL SUO PARTITO SU QUELLO CHE FORZA ITALIA DICE DA 20 ANNI”
Il capogruppo in Regione di Forza Italia,
Gianguido Bazzoni, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione a proposito della
posizione di Matteucci sull’immigrazione: “siamo veramente felici che uno dei
più importanti ed amati sindaci del Partito Democratico, Fabrizio Matteucci di
Ravenna, scriva in una lettera a Renzi, quello che Forza Italia dice da 20 anni
in maniera corretta e senza estremismi, ma ferma, a proposito dell’eccessiva
immigrazione nel nostro Paese, che non è socialmente ed economicamente
sopportabile. Il Sindaco Matteucci mi ruba le parole di bocca, quando scrive
che: “serve il numero programmato, che ci vuole una proposta sulla
sostenibilità dell’immigrazione, un limite al numero degli ingressi nel nostro
Paese.” Scrivevamo da anni che: o si affrontava questo problema, oppure si
sarebbe alimentato il razzismo, che l’Italia avrebbe perduto i suoi valori e
che gli stessi immigrati regolari che vivono pacificamente in Italia ne
avrebbero avuto un danno grave. Le stesse cose che dice Matteucci quando
afferma che: “ così non si può più andare avanti” e che “le nostre città
diventeranno una polveriera” e che: “la sostenibilità sociale deve essere
governata, mentre oggi in Italia non lo è, per colpa di una sinistra che non ne
vuole discutere per pavidità e lascia che cresca la paura della gente, come è
successo in Svizzera”
Il Sindaco di Ravenna ha impiegato molto tempo per
capire quello che tutti i cittadini già sapevano: che interi quartieri sono
diventati invivibili, che vi sono giardini e parchi infrequentabili, che le
case non sono più sicure, che gli scippi sono all’ordine del giorno in pieno
centro, che scoppiano risse violente all’improvviso fra le diverse etnie, che
lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione sono ormai fuori da
ogni controllo, che le nostre città non sono in grado di sostenere migliaia di
immigrati senza lavoro, senza prospettive, e senza nessuna intenzione di
integrarsi nel vivere civile.
Io personalmente e tutta Forza Italia apprezziamo la tardiva conversione, ma dubitiamo che riuscirà a
convincere il suo partito, che in tutti questi anni non ha fatto altro che
boicottare le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina e si è
distinto per: l’abolizione del reato di clandestinità, l’abolizione dei CIE
(centri di identificazione ed espulsione), la cittadinanza data a tutti i nati
sul suolo italiano indiscriminatamente (jus soli), l’abolizione da parte del
Governo Letta dei fondi per l’espulsione dei clandestini, l’abolizione di ogni
tradizione e cultura cristiana per non irritare i mussulmani, la demagogia
sull’integrazione e l’assistenza socio-economica contro i diritti degli
italiani bisognosi.
venerdì 7 febbraio 2014
mercoledì 5 febbraio 2014
domenica 2 febbraio 2014
INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A RAVENNA
E' stata inaugurata oggi, alla presenza del
coordinatore regionale di Forza Italia, On. Massimo Palmizio, la nuova sede
provinciale di Forza Italia che sarà sempre in via Circonvallazione al Molino
114.
Al taglio del nastro, con il Capogruppo in regione
Gianguido Bazzoni e il Capogruppo in consiglio comunale Alberto Ancarani erano
presenti tutti gli eletti di Forza Italia nei diciotto comuni della provincia
nonché i candidati alle prossime amministrative con i quali il coordinatore
regionale si è intrattenuto facendo il punto sulla situazione politica
nazionale e sulle prossime iniziative.
Il coordinatore regionale ha annunciato poi che i nuovi assetti del movimento in tutte le province verranno ufficializzati verso la fine di febbraio ed ha contestualmente spronato tutti a lavorare fianco a fianco in vista dell'imminente appuntamento elettorale del 25 Maggio.
Il coordinatore regionale ha annunciato poi che i nuovi assetti del movimento in tutte le province verranno ufficializzati verso la fine di febbraio ed ha contestualmente spronato tutti a lavorare fianco a fianco in vista dell'imminente appuntamento elettorale del 25 Maggio.
sabato 1 febbraio 2014
INTERROGAZIONE ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA SUI TRENI REGIONALI
La Regione Emilia-Romagna è la principale azionista
dell’azienda di trasporto pubblico TP-ER, che gestisce diverse linee
ferroviarie trasporto passeggeri; che da qualche tempo è stato istituito
un treno regionale che parte da Bologna alle 17, 12 per Rimini, con carrozze
nuovissime ed adatte al traffico pendolare; che questo impegno della
Regione, che viene incontro anche a tante giuste lamentele dei pendolari
romagnoli, dovrebbe essere supportato anche da un’attenzione all’immagine ed al
rigore nel servizio; visto che nella giornata di martedì 28 u.s. il
treno è partito senza che si potesse individuare a bordo il
conduttore/controllore e che solamente alla prima fermata si è visto un signore
con al barba non fatta, vestito con un paio di jeans, maglia nera collo a V ed
una giacca di nailon azzurro/blu, che si affacciava alla porta del vagone,
scendeva e fischiava per la ripartenza del treno;considerato che questo
conduttore “in incognito” non aveva neppure una tessera di riconoscimento o un
borsello con la necessaria strumentazione e che non è passato fra i passeggeri
(treno pieno) a controllare i biglietti; interroga la Giunta regionale per sapere
se è a conoscenza che la
TP-ER non ha istituito una divisa per il proprio personale in
modo da farlo riconoscere e creare un’immagine ed uno spirito di squadra;
se ritiene utile o meno che venga operato un controllo
sui titoli di viaggio dei passeggeri in modo da scoraggiare l’abusivismo e dare
un’immagine di rigore organizzativo; se non ritiene di intervenire presso
la direzione della TP-ER affinché
vengano corrette le mancanze evidenziate e tutte quelle storture che possono
dare l’immagine di lassismo, improvvisazione ed un servizio da terzo mondo. Gianguido Bazzoni
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