venerdì 29 maggio 2015

ITALICUM, SEVERINO E IMPRESENTABILI FANNO UN FAVORE A SILVIO BERLUSCONI

Silvio Berlusconi visto da Benny

L'Italicum, la legge Severino, gli impresentabili di Rosy Bindi. Tutto sembrava remare contro Silvio Berlusconi ma attenzione perché dal male, a volte, può nascere il bene. Parola del Cav che ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, riporta ItaliaOggi, ha riconosciuto che dal male della nuova legge elettorale con il suo premio di maggioranza alla lista più votata può derivargli il bene di un forte potere contrattuale con Matteo Salvini, Angelino Alfano, Corrado Passera, Giorgia Meloni e compagnia cantante. Ed è nello spazio fra la nuova legge elettorale e il vecchio regolamento della Camera che il Cavaliere è convinto di poter trovare le condizioni di una intesa contro Matteo Renzi: le diverse anime del centrodestra infatti potranno combattere uniti contro il Pd e poisepararsi alla Camera. E anche la legge Severino rischia di fargli un favore: se nell'autunno del 2013 gli è costata la poltrona al Senato ora potrebbe valergli la Campania con la conferma al governo della regione di Stefano Caldoro e la bocciatura del renziano ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca al quale la Corte di Cassazione ha tolto la possibilità di ricorrere al tribunale amministrativo regionale, in caso di elezione, contro la sospensione imposta appunto dalla legge Severino per una sua condanna, per quanto non definitiva.
Un ultimo aiuto a Berlusconi e a Caldoro potrebbe arrivargli addirittura dalla "nemica" di sempre "più bella che intelligente" Rosy Bindi che con la sua lista di impresentabili sta tagliando le gambe a De Luca e ad alcuni candidati consiglieri regionali nelle liste che lo sostengono.



giovedì 28 maggio 2015

IL VENTO E’ CAMBIATO



Berlusconi e la forza serena dello statista. Renzi ha paura. I numeri del suo disastro lo stroncano, e cambia discorso. Persino il leader di “Podemos”, in Spagna, lo definisce: tutto marketing, niente fatti, inchinato alla Merkel. E nelle sette regioni c’è una differenza di qualità a favore dei nostri. Podemos, faremos, vinceremos
Podemos cacciar via Renzi da Palazzo Chigi. Podemos e lo faremos. L’opinione pubblica comincia a Il vento è cambiato. rigettare le caramelle colorate e lo sciroppetto che il premier insiste nel rifilare con i suoi discorsi tutti annunci e niente sostanza., il leader di Podemos, vera sorpresa spagnola, ha Pablo Iglesias spiegato in perfetto italiano che “Renzi è solo marketing. A parole è contro la linea Merkel, ma nei fatti si è schierato con lei e la sua politica di austerità” (Piazzapulita, La7, ieri sera). L’hanno compreso a Madrid, e questa aria di verità sta gelando la schiena al nostro premier e ai suoi candidati, uniti nel destino. Infatti, è chiaro come il sole: la sindrome D’Alema è alle porte. Allora il rottamato per eccellenza, ebbe il coraggio di autorottamarsi, e si dimise da Presidente del Consiglio per i risultati delle regionali inferiori alle attese. Mossa logica e onesta. Non avendo vinto le elezioni, ma portato via il seggiolone di premier a Prodi con un colpo di palazzo, aveva necessità di darsi legittimità con un voto. Risultato: andò a casa.  E subentrò Giuliano Amato.
A Renzi chiediamo un po’ di coerenza. Ora sostiene che le elezioni servono al loro scopo specifico e basta, e che non è in palio la Presidenza del Consiglio. Peccato che non ha fatto altro che vantarsi per il risultato delle europee al 40,8 per cento. Le europee legittimano invece le regionali non delegittimano? Bella truffa.
In realtà a ballano i Renzi cerchioni, più si agita, più le ruote appaiono in procinto di abbandonare la sua macchina da Speedy Gonzales delle chiacchiere.
La campagna elettorale sta mettendo in rilievo due cose: la straordinaria , tutta a noi favorevole, differenza di qualità tra i candidati per le regionali.
E quella tra i due leader. Di Renzi abbiamo detto. Nervoso, ormai trasformato in un vaporizzatore di slogan gassosi. La faccenda delle pensioni rubate lo ha molto provato: alla lunga inventare panzane per ingannare la gente, consuma l’anima propria, ma soprattutto la pazienza del prossimo. La sfacciataggine di chiamare “bonus” un furto da 16 miliardi si paga.
In Europa non ha saputo andare oltre le performance mitologiche. E’ stato escluso dai vertici in cui si è sviluppata la trattativa su Ucraina e quella sulla Grecia. E dove ha avuto modo per ovvie ragioni di dir la sua – vedi Libia, vedi immigrati – ha strappato promesse subito smentite dalle decisioni dei singoli Paesi, che hanno tradotto il nostro grido di emergenza in una comoda diluizione di due anni, come usava coi mobili di Aiazzone.
Al contrario si sta Berlusconi ponendo in una situazione di caos come sorgente di ordine e di serenità.

domenica 24 maggio 2015

STRATEGIA REFERENDARIA


L'incontro tra Brunetta e Pannella a Montecitorio pone le basi di una via liberal-referendaria per un'opposizione contro il regime renziano. Una strada che si congiunge con il disegno berlusconiano di un grande partito moderato e liberale di massa
Il colloquio tra Renato Brunettae Marco Pannella svoltosi ieri a Montecitorio ha un significato che va al di là della contingenza.  Si sono poste le fondamenta di un percorso liberal-refendario necessario per contrastare il regime renziano. Una strada che è oggi co-essenziale alla costruzione del grande partito dei moderati preconizzato da . Silvio Berlusconi  I grandi ideali si tradurranno immediatamente in obiettivi concreti e spendibili nella raccolta di firme, mobilitando la coscienza della gente e consentendo l'emergere di una classe dirigente maturata nel rapporto con la gente e con il lavoro duro e quotidiano di servizio a battaglie sacrosante e tutte nostre.
Si va dalla questione delle pensioni, alla liberalizzazione del mercato del lavoro, alla giustizia giusta, alla scuola, fino alla legge elettorale. Radio Radicale ha raccolto il giudizio di Marco Pannella su questo incontro con il presidente del gruppo parlamentare di : “Avevamo appuntamento e abbiamo parlato delle Forza Italiapossibilità di una opposizione liberale. Saremo in contatto, cercheremo di vedere cosa possiamo fare insieme nell'immediato”.  Dal leader radicale sono venute parole molto dure sull'esposizione mediatica di Renzi; Pannella ha parlato di “regime”.
Su questo punto “ci sono sintonie profonde (con Brunetta, ndr), il problema è la pratica. Contro o senza Berlusconi è difficile che da destra venga fuori qualcosa di serio. Lui ha il merito di premere in questa direzione comune dell'opposizione alternativa ma non credo ci sia la possibilità che Berlusconi sia disponibile a lotte strategiche di lungo corso senza farsi distrarre da opportunità 'opportunistiche'”.
Rispettiamo il pensiero di Pannella e le sue attitudini profetiche.  Noi siamo certi del contrario. Con dolcezza facciamo rilevare a Pannella che la sua malizia è contraddetta dalla storia: Berlusconi è sempre stato alternativo alla sinistra e ai suoi tentativi di regime.
I radicali hanno spesso oscillato, alleandosi or qui or là. Ovviamente non per opportunismo, direbbe Pannella...


martedì 19 maggio 2015

BERLUSCONI IN CAMPISSIMO


BERLUSCONI, NON PENSO A NUOVO PARTITO MA A RIUNIRE MODERATI
"Io non sto pensando ad un nuovo partito, ma a qualcosa di diverso, ad un grande comitato elettorale di tutti i moderati e ho indicato come esempio il partito Repubblicano americano per convincere gli elettori moderati che votano in modo frazionato o addirittura non vanno a votare perché disorientati dal frazionamento del centrodestra a capire come sia necessario votare per non consegnare il Paese alla sinistra".
"Quindi questo nuovo rassemblement di tutti i moderati ha come fine di trasformare la maggioranza numerica e sociale dei moderati in una maggioranza politica consapevole ed organizzata".
RIFORME: BERLUSCONI, ESCLUDO RIAVVICINAMENTO CON RENZI
VEDO CON APPRENSIONE POSSIBILE DERIVA AUTORITARIA
"Vedo con apprensione una possibile deriva autoritaria, non credo che cambieremo atteggiamento nei confronti di Renzi e del suo governo".
"Non credo sia possibile un riavvicinamento perche' la personalita' di Renzi e' venuta fuori e abbiamo cominciato a ricrederci su quello che stavamo facendo perche' ci sembrava di contribuire mettergli nelle mani due strumenti che gli avrebbe consentito di prendere il potere di cui lui ha tanta voglia". 3 ERLUSCONI, ELEZIONI SUBITO? NON CONVIENE A RENZI NE' GRILLINI TUTTI VOGLIONO PERCEPIRE LAUTA PREBENDA FINO A FINE LEGISLATURA
"Non credo alla prospettiva di elezioni anticipate, penso che a Renzi non convengano, che tutti i membri del Parlamento vogliano restare lì a percepire una lauta prebenda fino alla fine della legislatura, penso soprattutto che i 'grillini' non vogliano assolutamente andare a casa".
"Il 79% di loro prima di essere eletto in Parlamento - ha aggiunto Berlusconi riferendosi ai 'grillini' - guadagnava da zero a 20 mila euro. Restando lì nei prossimi tre anni porterebbero a casa un bottino di 570 mila euro, piu' la pensione per tutta la vita. Quindi, chi glielo fa fare a questi 120 su 150 di votare per la fine anticipata della legislatura?".
FI: BERLUSCONI, DA FITTO CRITICHE CONTINUE E CONTRADDITTORIE LUI CANDIDATI IN PUGLIA LI HA INDICATI CON MOSSA PATRONALE
Raffaele Fitto "e' responsabile di critiche continuative, che hanno fatto parlare di FI soprattutto per la situazione dovuta a lui e poi ha fatto proposte che erano in contraddizione con cio' che aveva fatto qui".
"Per esempio proponeva di trovare i candidati con modalita' che sono il contrario di cio' che ha fatto lui qui che ha indicato tutti con una mossa patronale. Nessuno e' venuto fuori da una consultazione democratica in Puglia".
FI: BERLUSCONI, FITTO E' UN EPISODIO SOLO REGIONALE, PUGLIESE
Raffaele Fitto "e' un episodio assolutamente e soltanto regionale, e' un episodio pugliese". 4

Per Berlusconi, Fitto avrebbe voluto "assumere nel partito un ruolo che nessuno gli riconosce".
"Quando abbiamo avuto da votare cose di Fitto nel comitato di presidenza su 74 presenti solo due, lui e un altro membro hanno votato per la sua tesi, tutti gli altri hanno votato contro".
REGIONALI: BERLUSCONI, VITTORIA EMILIANO NON E' INELUTTABILE MOLTI ELETTORI SOLLEVATI DA FINE ARROGANZA FITTO
Per il leader di FI, Silvio Berlusconi, la spaccatura nel centrodestra pugliese non rende ineluttabile la vittoria del candidato del centrosinistra, Michele Emiliano. "Spero che non lo sia perche' confido molto nell'intelligenza e buon senso degli elettori pugliesi. Io tutto questo pericolo per la spaccatura francamente non lo ho avvertito perche' moltissimi mi hanno detto di avere tirato non uno ma piu' sospiri di sollievo per la fine dell'arroganza e prepotenza delle minacce che esistevano qui per una certa guida (quella di Fitto, ndr)".
"Quindi confido che tutti questi elettori sappiano che dare un voto all'altra parte del centrodestra sia dare un voto ad Emiliano e che quindi che scelgano il vero centrodestra e scelgano la nostra candidata, Adriana Poli Bortone, che e' la migliore che potevamo trovare". 


16 maggio 2015




lunedì 18 maggio 2015

RENZI NEI GUAI


Come i conti alla fine demoliranno Renzi. Il debito pubblico cresce, le Province abolite sono una finzione, sulle pensioni si sta elaborando la rapina del secolo. La scuola: scontro per finta. Non c’entrano i contenuti, ma solo la lotta interna al Pd. E chi ci rimette è chi vuole una scuola seria
Renzi in un mare di guai. Non bastassero i dati ballerini che adesso i sondaggi sulle regionali ci raccontano (con partite apertissimi dove invece il Pd credeva di vincere a mani basse) ma per il premier i fronti aperti si stanno moltiplicando e sono tutti caldi e ad alto rischio implosione.
Con il problema dei problemi che neanche le sue barzellette sono mai riuscite a celare. I conti che non tornano e che alla fine della giostra demoliranno lui e il suo fragile a arrabattato esecutivo.
Ieri per il povero Matteo Renzi è arriva un’altra, l’ennesima, doccia fredda: nuovo record per debito pubblico Italiano: “il debito delle Amministrazioni pubbliche – ha fatto sapere Palazzo Koch – è aumentato in marzo di 15,3 miliardi, a 2.184,5 miliardi superando il precedente massimo di 2.169 toccato nel mese di febbraio”. 


E adesso come la mettiamo, caro Renzi? E adesso come la mettiamo, caro Padoan? Il ministro dell’Economia e delle finanze non ci aveva detto che il debito doveva stabilizzarsi nel 2015 e scendere dal 2016? Come mai continua a crescere e Bankitalia ha certificato un nuovo record?
Domande senza risposta. Il governo non commenta i dati scomodi. Fa solo spot pubblicitari, nulla di più.
Ci avevano raccontato che le Province, con il famigerato provvedimento Delrio, sarebbero scomparse, e con esse i costi per lo Stato. 



Falso: le Province vivono e costano come prima – ci dice la Corte dei Conti – continuando a spendere la bellezza di 7 miliardi all’anno.
E sulle pensioni? Continua la grande lite tra Renzi e Padoan dopo la decisione della Corte costituzionale.


mercoledì 13 maggio 2015

TEST A STATUTO SPECIALE E ANOMALO. BATOSTA? UNA BALLA

 Caos sotto il cielo (dei giornaloni). Bilancio spassionato di una sconfitta che non c’è. Forza Italia ha corso solo in quattro comuni su 140, ma non lo dice nessuno, e si fa la media con il totale dei votanti. Rimboccarsi le maniche invece di stracciarsi le vesti. Nota bene: nessun voto è passato da Forza Italia al Pd. E Renzi? Si sgonfia, i democrat tornano a dimensioni bersaniane: il caso esemplare di Trento. Necessità di uno strumento come il Partito repubblicano, guidato da Berlusconi. Per una lunga marcia di riconquista
SI RICOMINCIA. Invece di stracciarsi le vesti, conviene rimboccarsi le maniche. Ma è il caso di rimboccarsi anche il cervello, conservando una sana razionalità, così da proporre un bilancio spassionato dei dati veri.
Le cifre sono quelle che sono, e impongono di raddrizzare il giudizio su quanto davvero è accaduto. La lista di Forza Italia era presente solo in quattro comuni su 140, fare quindi dei paragoni con precedenti consultazioni elettorali è sbagliato e fuorviante. E anche in quei quattro comuni va tenuto conto di un contesto preciso: il Trentino Alto Adige. Qui nelle elezioni locali abbiamo concorso con liste civiche, e il risultato è in realtà sorprendente (in senso positivo).
In realtà Forza Italia in Trentino ha preso più voti che in passato. Diverso è il caso di Bolzano, che da sempre è una città attraversata da umori autonomistici e da serie questioni localistiche. Dunque occhio a organizzare il funerale a Forza Italia e a Berlusconi sulle basi di un test taroccato dalla cattiva informazione.
Detto questo, non rinunciamo ad un’analisi severa. Nell’ambito del centrodestra la Lega ha ottenuto risultati importanti, duplicando o triplicando i voti. Hanno certo attinto al nostro bacino, altri si sono astenuti. Di certo Renzi non ha assolutamente sfondato al centro. Non ci ha portato via un solo voto. Da queste osservazioni occorre ripartire, perché se ne esca con una linea politica e di impatto comunicativo più acuminata. Nessuno tra i nostri elettori è nostalgico del Nazareno e ci vorrebbe col capo cosparso di cenere a piatire un ruolo da vassalli della marcia renziana. Ai nostri questa faccenda di stare come ospiti minori per spartirci le briciole del bottino delle vittorie altrui, proprio non piace. Semmai, ancora oggi non abbiamo saputo convincere i moderati e quelli che vedono in Renzi un pericolo, della nostra saldezza in una posizione di respingimento delle profferte del Giglio carnivoro. Talune interviste che manifestano una certa disponibilità di accondiscendenza alle tattiche di Renzi e Tonini al Senato, possono aver contribuito a sospingere verso la Lega alcuni dei nostri. Il resto del terreno da recuperare con una conquista palmo a palmo, ostinata, senza tregua, si situa nel vasto campo dell’astensione. Siamo consapevoli: la nostra immagine di divisione non rassicura. E’ importante però notare quello che i commentatori, pronti a infierire su Forza Italia e a esaltare la Lega, hanno occultato alla bell’e meglio. Prendiamo una città come test, quella con il più alto numero di abitanti tra quante sono andate alle urne.

lunedì 11 maggio 2015

MATTEO RENZI CI PRENDE PER I FONDELLI: LA SEMPLIFICAZIONE DEL 730!!



Come tutti gli anni, assieme a  mia moglie, mi sono recato al  Caf per la presentazione del 730.  Gli altri anni vi arrivavo munito  della dichiarazione precompilata, che gli addetti utilizzavano  per l'introduzione dei dati nel sistema. Quest'anno, convinto  dal «vecchio scout» che avrei trovato tutto già preparato, sono andato fiducioso del fatto chela cosa si sarebbe risolta in breve tempo ed ad un costo contenuto. Il  brutto è arrivato alla fine quando a mia moglie ed a me è stato  presentato il conto, 194 euro. Non è che i tecnici del Caf abbiano lavorato più degli altri anni.  Inoltre la sanzione, perché di questo si tratta, è proporzionale  al reddito, pazzesco! Quello che  però non posso accettare è che il buon Matteo Renzi ci prenda  per i fondelli e ci venga a raccontare che lui sta cambiando l'Italia


sabato 9 maggio 2015

"ORA UN PARTITO DEI MODERATI "


L'appello di Berlusconi: "Non votate per simpatie personali ma per un grande nuovo partito che si contrappone al Pd"

Berlusconi ha rilanciato il progetto di dar vita a un partito sul modello di quello repubblicano americano: "Solo così contrasteremo la sinistra"



giovedì 7 maggio 2015

BLACK BLOCK A CHI FANNO COMODO? A CHI HA MESSO IN PIEDI L’EXPO!


I black block , sono la colomba che esce dal cilindro quando il prestigiatore non sa più che c.zzo fare. E la gente resta sbalordita e dimentica che ha pagato il biglietto per uno spettacolo indegno. Quando si vuole legittimare qualche ‘progetto’ che ormai tutti hanno capito che serve solo per derubare gli italiani, ecco che si fanno comparire qualche centinaio di mercenari, che al soldo di banche e politici creano un casino che distrae l’opinione pubblica e quei giornalisti venduti collusi in quanto finanziati dagli stessi politici.
Il popolino in questo modo parlerà solo dei black block e non più delle tangenti, delle inchieste in corso, dei contratti sottopagati dei giovani con stipendi di fame, di come certi personaggi come Farinetti dal nulla diventino super imprenditori. Sarà un caso che ogni azione di questi delinquenti in maschera salvi sempre una generazione di azioni politiche delinquenziali??? Mah!!!
E non sognatevi di mangiare qualsiasi cosa dentro l’EXPO, vi deruberanno … senza olio di vasellina, alla faccia dell’ Eataly.

mercoledì 6 maggio 2015

“RENZI SENZA MAGGIORANZA SUL SENATO. LA NOSTRA OPPOSIZIONE SARA’ DURISSIMA”


"Matteo Renzi è senza maggioranza sul Senato". Ne è convinta la senatrice Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario di Forza Italia che ha rivolto un invito al premier a "tenere i piedi per terra", "Siamo certi", ha dichiarato l'azzurra, "che il presidente del Consiglio, che non difetta di autostima e capacità comunicative, passerà i prossimi giorni a utilizzare l’approvazione della legge elettorale come uno spot del 'già fatto', con la nobile funzione di usarla come una cortina fumogena per coprire gli scarsi risultati del suo governo su immigrazione, disoccupazione ed indicatori economici. Lo invitiamo tuttavia ad attenuare la consueta baldanza ed a tenere i piedi saldamente ancorati al suolo, per non rischiare un durissimo atterraggio quando le riforme arriveranno in Senato". "La maggioranza", ha spiegato la Bernini, "che, sulla legge elettorale, alla Camera è inferiore alla maggioranza di governo al Senato, semplicemente, Renzi non ce l’ha. Di fronte a un governo oltranzista e irrispettoso delle regole della convivenza democratica Forza Italia è pronta a una opposizione dura all’altezza della sfida. Perchè la Costituzione, come ebbe a dire per primo il presidente Mattarella in condizioni ben più democratiche nel 2005, è di tutti e non può essere oggetto di dissennata trattativa per tenere insieme la propria maggioranza. E il Parlamento ed il paese", conclude la senatrice forzista, "non meritano di essere trattati come una sezione periferica del Partito democratico".




lunedì 4 maggio 2015

LA RICETTA AUSTRALIANA CONTRO L’ARRIVO DEI BARCONI DI CLANDESTINI FUNZIONA, MA L’ITALIA GOVERNATA DAL PD LA RIFIUTA


In questi giorni tutti i giornali e talk show sono pieni di pseudo opinionisti che fanno a gara per dare il migliore suggerimento per evitare altre morti nel Mediterraneo ma stranamente nessuno ha pensato di chiedere l’opinione di Tony Abbott nonostante il fatto che sia la persona piu’ qualificata sull’argomento.
Per chi non lo sapesse questo signore e’ il primo ministro dell’Australia e in tale veste ha risolto con grande successo e in maniera semplice il problema degli sbarchi dei clandestini. Per risolvere alla radice questo problema il governo australiano ha incaricato la marina militare di intercettare tutti i barconi e di riportarli indietro (molti arrivano dall’Indonesia).