Bazzoni “La legge sulla AUSL unica della Romagna ha la necessità di essere
migliorata e corretta soprattutto con uno sforzo di coerenza per renderla
aderente al modello sanitario emiliano romagnolo. Noi siamo occupati in questo
compito e lo abbiamo fatto presentando 21 emendamenti alla proposta di Legge.
Sul piano invece politico continuiamo a registrare e a sottolineare con tutti
gli atti possibili l’immensa contraddizione del PD regionale. Contraddizione
che si cerca di giustificare grazie ad un Mantra
propagandistico motivazionale
all’uopo messo in campo dal partito che gestisce al novanta per cento il
territorio romagnolo e da alcuni giorni in voga, che discende dai vertici
regionali e si diffonde sul territorio portato sulle bocche dei Consiglieri
regionali, dei Presidenti di Provincia dei Sindaci dei Comuni grandi e
piccolissimi. Il Mantra recita così:
i Romagnoli sono uniti, sono un popolo che sa fare sistema/squadra come fece
quando fu fatto il bacino dei Ridracoli. In questa litania, che noi ascoltiamo
sia al vertice sia in periferia si cerca poi di abiurare, abbuiare e rinnegare,
con vari gradi di distinguo l’esempio HERA”.
Continua
Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo Pdl Forza Italia in Regione
Emilia-Romagna: “La proposta di legge in questione per
noi potrebbe avere un senso se diventasse un sistema sanitario regionale e
fosse slegato dalle vecchie logiche di suddivisione del territorio per creare
un modello veramente integrato equamente accessibile dai cittadini capace anche di tener presenti i fattori
riguardanti la conformazione del territorio e le infrastrutture.
I nostri emendamenti hanno lo scopo di mantenere inalterati
i poteri delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie senza altri centri
di concentrazione del potere decisionale anche per far da contraltare ad un
potere del direttore generale che rischia di essere esageratamente vasto e di
riferirsi o promanare direttamente e solo dalla Regione. Altra attenzione è
stata posta sulla eliminazione di pieghe nella legge dove si possono annidare
possibilità di sprechi di denaro pubblico. In questo sforzo ci interessa
prioritariamente assicurare l’effettiva equità del servizio sanitario per i
cittadini partendo dall’esistente per approdare ad investimenti riguardanti il
potenziamento e l’implementazione della qualità del servizio sanitario
assicurando l’equa distribuzione dei fattori produttivi sui territori coinvolti
e chiediamo alla regione di riequilibrare alcuni aspetti ad esempio inerenti
l’Università con facoltà di medicina nella Romagna”