Gianguido Bazzoni, capogruppo Popolo della Libertà
in Regione, interroga la Giunta su quella che definisce la "gravissima
situazione" della provincia di Ravenna, sia in termini di sviluppo
economico che di posti di lavoro. Secondo il consigliere, questa
"gravissima" crisi è tutt'altro che prossima alla fine, anzi a
Ravenna e provincia "non si vede assolutamente nessun segno di uscita
dalla crisi" e la situazione può peggiorare nei prossimi anni. Perciò
Bazzoni chiede alla Giunta di farsi promotrice insieme agli Enti locali di
"un piano straordinario pluriennale di intervento nell'economia ravennate,
a cominciare dal porto e dalle infrastrutture". Di fronte a una crisi che
si prolunga e che investe soprattutto le piccole e medie imprese e
l'artigianato, la Regione, insiste il consigliere, "se vuole, può anche
surrogarsi allo Stato per fare da volano economico e centro di
programmazione". Leggi l’interrogazione
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I dati statistici sull’attività economica e
l’occupazione in provincia di Ravenna sono disastrosi. Il capogruppo del PdL-FI
in Regione interroga la Giunta regionale su un possibile piano economico
straordinario per Ravenna.
In allegato. Cordiali saluti, ufficio stampa
Il sottoscritto, presidente del gruppo assembleare PdL-FI, Gianguido
Bazzoni,
premesso
che anche gli ultimi dati statistici, riferiti ai primi
9 mesi dell’anno, confermano ancora una
volta la provincia di Ravenna all’ultimo posto in regione, come tasso di
sviluppo economico e di conseguenza al primo come perdita di posti di lavoro;
che la variazione prevista a fine anno è di -2410
unità, con un’ulteriore diminuzione del tasso di occupazione del 2,7%;
considerato
che questi dati sono sicuramente il prodotto di
situazioni di crisi e mancanza di prospettive che investono diversi settori,
dal porto che non decolla, all’agricoltura senza prospettive di rinnovamento,
all’industria manifatturiera che si sta desertificando, al turismo in calo da
troppi anni;
che, a dispetto di quanto affermano pseudo-economisti
interessati, nella provincia di Ravenna non si vede assolutamente nessun segno
di uscita dalla crisi;
visto
che il modello economico emiliano-romagnolo, che a
Ravenna è stato comunque sempre carente, sta mostrando tutti i suoi limiti di
fronte ad una crisi che investe soprattutto le piccole e medie imprese e l’artigianato;
interroga
la Giunta
regionale per sapere
se
concorda con l’analisi di massima sulla gravissima situazione della provincia
di Ravenna;
se concorda sul fatto che questa gravissima crisi non
è assolutamente vicina alla fine, ma che, al contrario, a Ravenna la situazione
può peggiorare molto nei prossimi anni;
se non ritiene di farsi promotrice ed artefice, viste
le proprie competenze, assieme agli Enti locali, di un piano straordinario
pluriennale di intervento nell’economia ravennate, a cominciare dal porto e
dalle infrastrutture, in cui la
Regione , se vuole, può anche surrogarsi allo Stato per fare
da volano economico e centro di programmazione.
Gianguido
Bazzoni
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