mercoledì 30 ottobre 2013

LAVORO: BAZZONI CHIEDE UN PIANO STRAORDINARIO PLURIENNALE PER L’ECONOMICA RAVENNATE


Gianguido Bazzoni, capogruppo Popolo della Libertà in Regione, interroga la Giunta su quella che definisce la "gravissima situazione" della provincia di Ravenna, sia in termini di sviluppo economico che di posti di lavoro. Secondo il consigliere, questa "gravissima" crisi è tutt'altro che prossima alla fine, anzi a Ravenna e provincia "non si vede assolutamente nessun segno di uscita dalla crisi" e la situazione può peggiorare nei prossimi anni. Perciò Bazzoni chiede alla Giunta di farsi promotrice insieme agli Enti locali di "un piano straordinario pluriennale di intervento nell'economia ravennate, a cominciare dal porto e dalle infrastrutture". Di fronte a una crisi che si prolunga e che investe soprattutto le piccole e medie imprese e l'artigianato, la Regione, insiste il consigliere, "se vuole, può anche surrogarsi allo Stato per fare da volano economico e centro di programmazione". Leggi l’interrogazione


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I dati statistici sull’attività economica e l’occupazione in provincia di Ravenna sono disastrosi. Il capogruppo del PdL-FI in Regione interroga la Giunta regionale su un possibile piano economico straordinario per Ravenna.
In allegato. Cordiali saluti, ufficio stampa
Il sottoscritto, presidente del gruppo assembleare PdL-FI, Gianguido Bazzoni,
premesso
che anche gli ultimi dati statistici, riferiti ai primi 9 mesi dell’anno, confermano ancora una  volta la provincia di Ravenna all’ultimo posto in regione, come tasso di sviluppo economico e di conseguenza al primo come perdita di posti di lavoro;
che la variazione prevista a fine anno è di -2410 unità, con un’ulteriore diminuzione del tasso di occupazione del 2,7%;
considerato
che questi dati sono sicuramente il prodotto di situazioni di crisi e mancanza di prospettive che investono diversi settori, dal porto che non decolla, all’agricoltura senza prospettive di rinnovamento, all’industria manifatturiera che si sta desertificando, al turismo in calo da troppi anni;
che, a dispetto di quanto affermano pseudo-economisti interessati, nella provincia di Ravenna non si vede assolutamente nessun segno di uscita dalla crisi;
visto
che il modello economico emiliano-romagnolo, che a Ravenna è stato comunque sempre carente, sta mostrando tutti i suoi limiti di fronte ad una crisi che investe soprattutto le piccole e medie imprese e l’artigianato;
interroga la Giunta regionale per sapere
                                         se concorda con l’analisi di massima sulla gravissima situazione della provincia di Ravenna;
se concorda sul fatto che questa gravissima crisi non è assolutamente vicina alla fine, ma che, al contrario, a Ravenna la situazione può peggiorare molto nei prossimi anni;
se non ritiene di farsi promotrice ed artefice, viste le proprie competenze, assieme agli Enti locali, di un piano straordinario pluriennale di intervento nell’economia ravennate, a cominciare dal porto e dalle infrastrutture, in cui la Regione, se vuole, può anche surrogarsi allo Stato per fare da volano economico e centro di programmazione.
                                                                                              Gianguido Bazzoni 

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