La Giunta regionale si attivi per
prevenire e controllare i fenomeni di estremismo islamico in Emilia-Romagna. A chiederlo sono i consiglieri
Gianguido Bazzoni e Luigi Giuseppe Villani (Fi-Pdl) in un’interrogazione, in
cui ricordano che diversi tra i 50 italiani “messi sotto osservazione dal
ministero degli Interni”, pronti a trasformarsi in “terroristi/guerriglieri”,
proverrebbero dalla nostra regione e, in particolare, da Bologna
e Ravenna
Bologna, La Giunta regionale si attivi per prevenire
e controllare i fenomeni di estremismo islamico in Emilia-Romagna. A chiederlo sono i consiglieri
Gianguido Bazzoni e Luigi Giuseppe Villani (Fi-Pdl) in un’interrogazione, in
cui ricordano che diversi tra i 50 italiani “messi sotto osservazione dal
ministero degli Interni”, pronti a trasformarsi in “terroristi/guerriglieri”,
proverrebbero dalla nostra regione e, in particolare, da Bologna
e Ravenna.
Villani e Bazzoni stigmatizzano, quindi, la “politica molto aperta”,
“scarsamente attenta ai pericoli delle derive fanatiche”, da parte della
Regione nei confronti dell’Islam e ricordano che “proprio nel ravennate si sono
verificati in passato svariati fatti” connessi all’”estremismo islamico che
avrebbero dovuto preoccupare le istituzioni locali”. Di qui, l’invito alla
Giunta di farsi portavoce, nella sede della Conferenza Stato-Regioni, della
richiesta al ministero degli Interni di un aumento dei controlli nei territori
ove risulti una maggiore diffusione di episodi di “fanatismo islamico”. I due
consiglieri vogliono sapere infine quale giudizio dia la Regione
sull’iniziativa che prevede l’obbligo di esprimersi in italiano all’interno
delle moschee e nei luoghi di riunione dei credenti musulmani.
domenica 31 agosto 2014
giovedì 28 agosto 2014
lunedì 25 agosto 2014
FORTE IMPEGNO DI LAVORO DEGLI “AZZURRI NOVANTAQUATTRO” PER FORZA ITALIA
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sabato 9 agosto 2014
RIFORME, BERLUSCONI: “FORZA ITALIA PROTAGONISTA” GRANDE SILVIO!
Il Cavaliere in una lettera indirizzata ai senatori forzisti: "Noi unica opposizione credibile e responsabile"
"Mesi tormentati". Così Silvio Berlusconi definisce il periodo in cui al Senato si è discusso delle riforme costituzionali, invitando gli esponenti azzurri a non far mancare il proprio voto in Aula.
In una lettera spedita ieri sera e firmata, in possesso dell’Agi, l’ex Cavaliere apprezza e ringrazia la "lealtà" dei senatori.
"Si è conclusa una stagione lunga e faticosa in cui Forza Italia è tornata ad essere protagonista. Alla ripresa dei lavori parlamentari io sarò vicino a voi e combatterò per strutturare il partito", promette l'ex presidente del Consiglio. Che poi aggiunge: "Spero di poterlo fare a 360 gradi con il recupero entro pochi mesi della piena agibilità politica ed elettorale sottrattami con la sentenza del 1 agosto 2013. A settembre mi dedicherò al radicamento di Forza Italia che dovrà tornare ad essere la bandiera degli italiani che credono nella libertà".
Infine Berlusconi ha ribadito: "Noi unica opposizione responsabile e credibile. Questo governo è stato incapace di ridurre le tasse e di tagliare la spesa sociale, i dati del Pil sono i peggiori degli ultimi 14 anni e l’Italia è in piena recessione. L’incapacità di uscire dalla crisi economica è il frutto di tre governi non eletti e privi di una strategia vincente. A settembre noi dobbiamo spiegare ancora e meglio ai cittadini che siamo un’opposizione responsabile disposta a collaborare con la maggioranza sulle riforme istituzionali e su singoli provvedimenti se verranno condivisi con FI"
martedì 5 agosto 2014
CRESCITA ZERO. L’AUTUNNO NERO DELL’ITALIA
Era il 26 luglio 2012 e in un discorso alla
city di Londra, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi,
pronunciò 6 parole che avrebbero cambiato le sorti della moneta unica: “Faremo
di tutto per salvare l’euro”. Una frase estemporanea, per riempire di
significato la quale i tecnici della Bce lavorarono tutta l’estate, perché la
conferenza stampa di presentazione delle misure che avrebbero dato concretezza
a quel “faremo di tutto” fu subito fissata per il 6 settembre 2012. Furono mesi
di grande attesa e suspense. La stessa
attesa e suspense che c’è in Italia per i dati Istat che saranno resi noti
domani sul Pil nel secondo trimestre 2014. Se sarà pari a zero o negativo, come ci si
aspetta, sarà molto probabile che anche l’intero anno chiuda a zero. E se la crescita del Pil italiano nel
2014 sarà pari a zero o negativa, questo produrrà un effetto trascinamento
depressivo sul 2015. Ne deriva che non solo non si realizzerà lo 0,8% di
crescita previsto dal governo per l’anno in corso, ma anche il +1,3% previsto
dal governo per il 2015 è in pericolo. Considerando l’effetto negativo del
2014, infatti, il Pil del prossimo anno sarà sensibilmente al di sotto delle
attese dell’esecutivo. Tutto ciò
produrrà effetti negativi anche sull’occupazione.
ITALIA AL COLLASSO E PRELIEVO FORZOSO IN ARRIVO? ECCO COSA FARE PER NON ESSERE RAPINATI (DA GOVERNO, TROIKA, UE) – LA GUIDA PRATICA
Nonostante le continue
smentite del premier non eletto Matteo Renzi, da più parti, compresi i dintorni
di certi “salotti”, si da per certo che tra settembre ed ottobre il governo
dovrà varare una maxi stangata finanziaria con tanto di prelievo forzoso sui
conti degli italiani, preludio all’arrivo degli oligarchi della troika
BCE-FMI-UE dalle parti di palazzo Chigi.
D’altra parte si tratta di
un epilogo annunciato e del tutto prevedibile: un governo che riesce a
sbagliare per quattro volte consecutive le stime di crescita del pil e, a
ruota, dell’andamento dei conti pubblici non poteva che portare il paese dritto
dritto nel baratro, completando l’opera iniziata dal primo “governo di nonno
Giorgio”, quello del tecnocrate Monti che avrebbe dovuto far vedere la luce in
fondo al tunnel agli italiani e che invece li ha accompagnati col suo gelido
sorriso e la sua colossale incapacità dritti dritti nella fossa delle Marianne
del disastro pubblico.
Occorre infatti ricordare
che negli anni successivi alla crisi dei subprime (2008), le dinamiche dei
conti pubblici italiani, per quanto non brillanti, si erano deteriorati in modo
molto minore rispetto ai paesi cosiddetti “virtuosi”, tanto che il debito
pubblico era cresciuto in % molto meno degli altri.
Quindi, se siamo ridotti
in questa situazione dobbiamo ringraziare, nell’ordine: Monti, Letta e Renzi,
con il primo ed il terzo che stanno battendo tutti i record in termini di
incapacità e disastri economici.
La ricetta che si prepara
agli italiani è ben conosciuta: patrimoniale, prelievo forzoso sui conti
correnti, tagli alle pensioni (comprese quelle già in essere) ed alla sanità (i
malati di cancro cacciati dagli ospedali greci perché non in grado di pagarsi
le cure vi dicono nulla?). Come potersi
proteggere dalla tempesta che sta per colpire il paese a meno di un improbabile
guizzo di coraggio dell’ex sindaco di Firenze che lo porti a non rispettare i
diktat di Berlino?
venerdì 1 agosto 2014
“SI VOTERA’ IN PRIMAVERA, CANDIDIAMO UN BERLUSCONI”: BUONA IDEA
La Rossi assicura: "Avanti col Patto del Nazareno". Ma avverte: "Renzi ha più problemi dentro casa sua che con noi" La senatrice di Forza Italia conferma la tenuta del Patto del Nazareno: "Momento politico molto importante". Ma teme le divisioni del Pd: "Prevedo elezioni in primavera". E candida un Berlusconi: "Magari abbiamo il jolly e magari vincerà le prossime elezioni...
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