giovedì 30 luglio 2015

AREA VASTA DELLA ROMAGNA APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA. ULTERIORI SPESE PER LE PROVINCE

La riforma del riordino istituzionale è legge regionale. L’assemblea legislativa oggi ha dato il via libera con il si di Pd e Sel, l’astensione di Forza Italia e Fratelli d’Italia, (incomprensibile n.d.r) il voto contrario di Lega nord, Movimento 5 stelle e Altra Emilia-Romagna. Il presidente Bonaccini ha dichiarato: una giornata importante, entro l’estate daremo corpo alle indicazioni della legge Delrio. L’area vasta della Romagna, su cui negli ultimi anni si è spinto tanto, fa da precursore alle linee della nuova riforma del riordino istituzionale. Aree vaste e fusioni sono infatti le parole d’ordine di una legge che ha l’obiettivo di semplificare e ottimizzare i servizi. Un modello che dalla Romagna la Regione, che vuole fungere da baricentro, tende ad estendere a tutto il territorio emiliano romagnolo. “La legge proposta dalla Giunta mette a frutto un grande lavoro – ha sottolineato l’assessore regionale al Bilancio e riordino istituzionale– per realizzare un nuovo sistema di governo locale e un’ampia prospettiva di riforma che semplifichi il quadro istituzionale, ottimizzi i servizi e aumenti la competitività dei nostri territori attraverso un patto tra le Istituzioni. Con questa legge la Regione esprime la capacità di essere all’altezza della sua funzione istituzionale e politica proponendo una visione strategica del proprio ruolo di baricentro del sistema territoriale”
Entro il 2020 si vorrebbe ridurre i comuni a 300, oggi sono 340. Per le Unioni, dalla Regione arriveranno quasi 17 milioni per incentivare le gestioni associate di funzioni comunali. Un riordino, , ottenuto anche grazie all’accordo con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali. Partita importante quella dei dipendenti delle provincequasi 4mila. Entro la fine del 2015 duemila saranno ricollocati, gli altri resteranno in capo alle province per occuparsi di funzioni come il trasporto pubblico e l’edilizia scolastica. Per garantire il processo, nel 2015, la regione ha stanziato, oltre ai 31milioni di euro già previsti, altri 28milioni.
Altra novità l’istituzione di nuove agenzieArpa, oltre che di prevenzione ed ambiente si occuperò anche di energia, l’Agenzia regionale di protezione civile prenderà anche le funzioni di sicurezza territoriale. Verrà istituita anche un’Agenzia regionale per il lavoro, che andrà ad assorbire il ruolo dei centri per l’impiego.

mercoledì 29 luglio 2015

IL PD BLINDA LA FESTA DELL’UNITA’ PER EVITARE FISCHI CONTRO RENZI

La tensione è alle stelle. Perché la base del Pd non impazzisce più per l’ex rottamatore. Non lo apprezzano né nelle vesti di presidente del Consiglio né nei panni di segretario di partito. E nei giorni di massima bagarre per la Capitale, a fior di nervi per i disagi causati dal trasporto locale, i rifiuti ammucchiati agli angoli delle strade del centro storico e, soprattutto, i pachidermici problemi di un sindaco incapace come Ignazio Marino, il rischio che Renzi venga fischiato, se non addirittura contestato, sono più che concreti.
Renzi ha chiesto (e ottenuto) da Orfini di non vedere Marino. “Non intende incontrarlo neanche di sfuggita”. D’altra parte, domani sera, non affronterà le beghe del partito, ma, come suo solito farà le solite promesse: taglio delle tasse, riforme per il Paese e così via. “Non affronterà la crisi che da settimane paralizza la prima città d’Italia”.

martedì 28 luglio 2015

IL PUGNO DURO SUL CETO MEDIO


Renzi si appresta a infliggere un colpo mortale alla classe sociale di riferimento di ogni democrazia liberale. La sua cultura politica è quella del compromesso storico

domenica 26 luglio 2015

SUCCESSO CONVENTION A MARRADI AZZURRI 94. INTERVENTI DI BRUNETTA E DEL COORDINATORE REGIONALE MUGNANI, DI NOTEVOLE SPESSORE POLITICO



Interessante e qualificato incontro a Marradi alla convention di Azzurri 94 organizzata da Rodolfo Ridolfi, intervento telefonico di Renato Brunetta e Bergamini, presente anche l’assessore del comune di Arezzo (Forza Italia), vinto dalle forze di centro destra unito ma interessente e di notevole qualità politico e culturale del nuovo coordinatore regionale della Toscana Mugnai, nominato da nemmeno un mese da Berlusconi che ha lavorato nel partito e riconosce chi mette la faccia davanti agli elettori da anni e consigliere regionale toscano. Da segnalare la notevole differenza di ragionamento con il coordinatore dell’Emilia Romagna. Auguri di buon lavoro a Mugnai e altri imparino o cedano il posto a persone preparate e attive come Mugnai.

giovedì 23 luglio 2015

La giungla puzza, la giungla fa schifo. "Grande Jungle" è il nome dato dagli abitanti di Calais all'enorme bidonville sorta alla periferia della città francese sulla Manica, popolata di quattromila migranti che da mesi attendono di poter passare in Gran Bretagna.  Quando entri nella giungla sono accolto da un odore acre che penetra nelle narici nonostante il vento forte che spira dal mare. È un misto di spazzatura, sudore e urina che si solleva dalle tende e dalle baracche dello slum. La maggior parte degli immigrati vive in tende di plastica da campeggio, assicurate al terreno con mattoni e pietre. A pochi metri dalla spiaggia, tra le dune sorgono i vari quartieri della giungla. Alcune bandiere indicano le zone dove si radunano le varie nazionalità: qui gli afghani, lì i sudanesi, poco oltre gli eritrei.  Chi è arrivato da poco dorme tra i cespugli, riparandosi alla bell'e meglio con un telo di plastica teso tra gli arbusti. Chi è qui da molti mesi è più organizzato e vive in baracche abbastanza alte da poterci stare in piedi. All'ingresso della giungla sono presenti alcuni bazar: catapecchie di assi e lamiera che espongono prodotti perlopiù alimentari in vendita per pochi euro.  Entro nell'osteria di Sekhandar, afghano. "Questo è il mio ristorante", dice orgoglioso. Mostra una tenda non più lunga di sei o sette metri, alcuni tappeti disposti per terra intorno a un tavolino. Dietro un bancone, la rudimentale cucina. L'oste cucina piatti afghani su un fornelletto a gas, mentre entriamo sta arrostendo due cosce di pollo. Lo condirà con le erbe che, a mazzi, pendono dal soffitto. Addossati a una parete, alcuni scaffali carichi all'inverosimile di bevande gassate, prodotti per l'igiene e cibo in scatola: sono i prodotti in vendita per gli abitanti dello slum.  Quando entra un cliente e compra delle bottiglie d'acqua, paga fino all'ultimo centesimo estraendo dalla tasca un rotolo sorprendentemente spesso di banconote. Sekhandar, d'altronde, ci conferma che tutti i suoi clienti pagano regolarmente il conto."Io vengo dall'Italia, ho vissuto alcuni mesi a Bolzano – mi racconta – Mi trovavo bene, ma gli Italiani sono razzisti, se entri in un negozio e hai la pelle scura ti guardano storto. In Italia nessuno fa lavorare gli immigrati, molti ci dicono di tornare al nostro Paese.

mercoledì 22 luglio 2015

IL BALLISTA. “TAGLIO LE TASSE, STATE SERENI”. MA NON HA PAGATO I DEBITI ALLE IMPRESE. APPLICATA L’IMU ALL’AGRICOLTURA….E TAGLIA LE PARTECIPATE? STEPRA CHI PAGA I 30MILIONI DI DEBITI….



L’annuncio che tanto aspettavamo è arrivato. Via le tasse sulla casa, tagli drastici alle altre imposte. Parola di Matteo Renzi. E qui l’entusiasmo scema, non per gufaggine ma per esperienza. Vorrei credere al presidente del Consiglio, come gli ho creduto quando ha promesso che mai e poi mai avrebbe alzato le tasse, che avrebbe fatto la riforma fiscale entro tre mesi dal suo insediamento. Vorrei credergli come gli ho creduto quando davanti a me, in una serata di Porta a porta di un anno fa, aveva giurato che entro lo scorso settembre avrebbe restituito alle imprese italiane tutti i soldi che attendono dallo Stato, o come quando ha messo per iscritto, perché le parole volano, che entro il maggio 2014 avrebbe abolito il Senato. Vorrei credergli come quando gli italiani tre mesi fa gli hanno creduto all’annuncio che l’Europa aveva accettato di condividere l’invasione di immigrati ma non era vero, come non era vera nessuna delle promesse sopracitate. Ma io, testardo, vorrei oggi credergli, come gli ha creduto Enrico Letta quando in una sera di gennaio gli ha detto davanti a milioni di Italiani: Enrico, stai sereno, il premier sei tu. Oppure come gli ha creduto Silvio Berlusconi quando gli ha detto: dài, facciamo il Nazereno, tu mi aiuti in parlamento e io condivido con te la scelta del presidente della Repubblica.
Vorrei, davvero vorrei credere che Renzi abbasserà le tasse. Gli avevo creduto quando annunciò poderosi tagli alla spesa pubblica che però non sono andati oltre la messa all’asta su internet di sette scassate auto blu di ex ministri mentre lui e famiglia hanno continuato a spostarsi in aereo o elicottero blu financo per andare in vacanza. Ero pure certo che avrebbe dato seguito all’annunciato giro di vite sulla moralizzazione della politica ma oggi faccio fatica a tenere il conto di sottosegretari indagati.
Quindi, a malincuore, devo ammettere che dopo tante delusioni, oggi io – ma in Italia siamo sempre di più – a Matteo Renzi non credo più. Basta con promesse postdatate che sanno di depistaggio per distrarre gli italiani da scandali e fallimenti che avvolgono governo e maggioranza. Purtroppo, sulle tasse, continuiamo a non stare sereni, come con le “partecipate”, a Ravenna STEPRA a 30milioni di debiti, pagano i responsabili o i soliti cittadini, state sereni……

lunedì 20 luglio 2015

TELEFONIA MOBILE: CATTIVE NOTIZIE

i principali operatori di telefonia mobile - Tim, Vodafone e Wind - hanno da poco introdotto nuove regole sulle offerte dei piani delle ricaricabili: dal 2 agosto il canone non avrà più una durata di un mese, bensì di 28 giorni. Risultato? Alla fine dell'anno si sarà pagata una mensilità in più.

venerdì 17 luglio 2015

BERLUSCONI A TUTTA FORZA ITALIA



Follia, speranza, futuro, audacia, ironia. Così vinciamo
SOLO FOLLE PUÒ PENSARE ROTTAMARE FI
“Da Repubblica solo menzogne, solo un folle potrebbe pensare di rottamare Fi e chi combatte al suo fianco. Io, tra l'altro, ho in me il sentimento forte dell'amicizia e con molti dei parlamentari attuali ho un legame di amicizia ventennale”. SEGUO LEZIONE ERASMO DA ROTTERDAM, COSÌ FONDAI FI
“Qualche settimana fa ho scritto la prefazione di un libro di Erasmo da Rotterdam, 'L'elogio della follia'. Lui spiega che le decisioni più sagge vengono da una lucida visionaria follia, che è quella che ho avuto quando abbiamo lanciato Forza Italia”. ITALICUM SUBIRÀ DEI CAMBIAMENTI  “Questa legge elettorale subirà cambiamenti. Il sistema dei 100 capilista e' ingiusto ci batteremo per sistema preferenze libero per tutti". CAPI DELLO STATO SEMPRE CONTRO DI NOI “I Presidenti della Repubblica possono non farti governare e così e' stato, abbiamo avuto Capi dello Stato sempre conto di noi. Siamo sempre stati con 11 membri della Corte Costituzionale della sinistra che ci ha abrogato diverse leggi”. CHI CANDIDATO STARÀ IN PARTITO CHE SI CHIAMA FI "Chi sarà candidato si batterà sempre per un partito che si chiamerà sempre Forza Italia". Proprio i sindaci sono quelli piu' capaci, "visto il loro rapporto con il territorio ad ottenere voti". LEGA, TRANQUILLI, SALVINI CONOSCE I SUOI LIMITI “State tranquilli, anche voi al Sud, con Salvini ho un rapporto assolutamente tranquillizzante. Sa bene quali sono le sue capacita' e i suoi limiti. Quindi va bene il voto alla Lega”.
COMPRAVENDITA? PAGO 200 ML A CHI DIMOSTRA NE HO DATI 2...
“Sono stato accusato 65 volte da pm sinistra di reati e sono stato sempre assolto. Ora la musica è cambiata nei collegi ci sono solo giudici di sinistra e si vede quello che è successo a Napoli: sia chiaro io do 200 milioni a chi dimostra che ho dato due milioni”. RENZI HA UNA MAGGIORANZA USURPATA
“Renzi ha una maggioranza usurpata, oggi l'Italia e' in una situazione di democrazia sospesa. Questo governo è frutto di un colpo di Stato. L'ultimo governo davvero eletto è il nostro”. FATTO FUORI DA SENTENZA INFAME, STRASBURGO LA RIBALTERÀ “Sono stato fatto fuori con una sentenza infame che sarà ribaltata dalla Corte dell'uomo di Strasburgo. Quella sentenza e' un obbrobrio che non ha diritto di cittadinanza, siamo in una democrazia sospesa”.  IO COME TSIPRAS NEL 2011, VOLEVANO COLONIZZARCI  “Dopo la speculazione ordinata dalla Bundesbank contro i nostri titoli di Stato dissero che non eravamo più in grado di pagare pensioni e stipendi. Al G20 di Cannes mi ritrovai nella posizione di Tsipras. Mi dissero ‘siamo qui per aiutarti a non avere il default’. Il primo giorno mi offrirono 50 miliardi di euro, il secondo 100 miliardi euro. La contropartita era la colonizzazione dell'Italia. Io cercai di spiegare che i nostri conti erano perfettamente in ordine, come poi fu ampiamente dimostrato, e me ne andai. Solo Obama disse 'Silvio is right', 'Silvio ha ragione'. Tornai in Italia e mi trovai con otto tra i nostri più fedeli amici, parlamentari, che si erano spostati nel gruppo misto e avevano messo in crisi il nostro governo”.  CON GERMANIA EGEMONE SI RISCHIA GUERRA MONDIALE  “Quando si guarda a questa Europa si avverte una carenza di leadership da paura.

mercoledì 15 luglio 2015

EXPO, IL CAVALIERE ALLA MOSTRA DI SGARBI TRA APPLAUSI E CORI ENTUSIASTI

Expo 2015 accoglie Silvio Berlusconi tra gli applausi e i cori entusiasti.

"Forza Milan". "Forza presidente". Turisti e visitatori entusiasti della presenzaa del Cav che ha visitato la mostra di Sgarbi
Con uno strappo rispetto a quanto previsto, l'ex premier, accompagnato da Vittorio Sgarbi e dal commissario unico di Expo Giuseppe Sala, si è concesso un bagno di folla lungo il Decumano. Poi ha fatto rotta alla mostra I Tesori d’Italia allestita negli spazi di Eataly dal celebre critico d'arte.
"Forza Milan". "Forza presidente". Mentre girava tra gli stand del padiglione di Eataly, la società di Oscar Farinetti che a Expo accoglie ristoranti tipici di tutte le Regioni d'Italia, e un cordone di polizia lo accompagnava passo passo, Berlusconi, in abito e camicia scuri, è stato accompagnato da veri e propri cori da stadio magnetizzando l'attenzione della maggior parte dei visitatori presenti. L'ex premier ha osservato le opere degli artisti italiani contemporanei presenti al primo piano del padiglione di Eataly sotto la guida di Sgarbi che gli ha illustrato le opere una a una, divise regione per regione. Il tutto mentre diverse centinaia di turisti e visitatori che, mentre stavano pranzando ai tavoli allestiti nel padiglione di Eataly, hanno osservato tra lo stupito e l'incuriosito la presenza del Cavaliere. Tra i più sorpresi gli stranieri, che non si aspettavano la presenza dell'ex premier.


martedì 14 luglio 2015

BERLUSCONI: TOUR DELLE CENTO PROVINCE, TI APETTIAMO


Nonostante la denigrazione infame, il nostro Presidente è ora in campo, pronto per rilanciare Forza Italia. Serve una grande mobilitazione, una “crociata di libertà”. Anche ieri, il Presidente ha confermato di volersi impegnare in prima persona per questo, con il “tour delle 100 province”: tornare in mezzo alle persone, ascoltare, convincere. Incontrare in giro per l’Italia gli imprenditori, gli artigiani, i lavoratori dipendenti, i commercianti, le partite Iva, i liberi professionisti. Ascoltare e dare risposte, convincendo ogni persona che non tutta la politica fa schifo, che c’è ancora chi sa impegnarsi concretamente per cambiare le cose e riportare l’Italia al ruolo che merita. Forza Italia  Ravenna, fondatori del 94, consiglieri e, tanti amici ti aspettano con immenso piacere, a presto Berlusconi!



venerdì 10 luglio 2015

DE GREGORIO NON HA RESTITUITO I SOLDI RICEVUTI PER EVITARE LA CONDANNA, MA QUALE GIUSTIZIA ABBIAMO


"Così il corrotto De Gregorio si è salvato beffando tutti", Napoli, la difesa di Berlusconi smonta il teste chiave del processo sulla compravendita di senatori. Ghedini: è libero, non ha restituito soldi e ha bloccato le inchieste su di lui  «Sergio De Gregorio sarà uno splendido esempio di corrotto per le generazioni future, perché grazie alla Procura di Napoli è riuscito a ottenere un risultato straordinario. Lavitola è in catene, per Berlusconi la procura ha chiesto il massimo della pena. Invece De Gregorio ha patteggiato un anno e otto mesi, non ha risarcito niente, i processi contro di lui sono tutti fermi perché è considerato vittima di usura, quelli contro sua moglie. Un uomo di grandissima abilità. Non gli hanno neanche ritirato il passaporto». Berlusconi, accusato di corruzione per avere strappato con tre milioni De Gregorio al traballante Ulivo di Prodi, e gravato da una richiesta di cinque anni di carcere; ma perché tocca temi cruciali del rapporto tra politica, giustizia, etica: un parlamentare che cambia casacca per motivi venali tradisce la propria dignità e il proprio patto con gli elettori, o viola il codice penale? Ma il processo in fondo è bello anche perché sull'intera vicenda svetta lui, Sergio De Gregorio, ennesima incarnazione dell'eterna guerra tra furbi e fessi raccontata da Prezzolini, ed è ovvio da che parte sta lui, De Gregorio, che con le sue confessioni sul ribaltone del 2007 ha ottenuto  che i pm non indagassero su altri e ben più torvi legami nel mondo del crimine organizzato.

Quando De Gregorio, eletto nelle liste dell'Italia dei valori, decise di votare la sfiducia al governo

GIUSTIZIA IN ITALIA: 200 DEPUTATI E SENATORI HANNO CAMBIATO GRUPPO ALCUNI SOSTENGONO IL GOVERNO RENZI, QUINDI PROCESSATELI TUTTI PER “PAR CONDICIO”.


Compravendita senatori: "Sentenza è atto di violenza politica" la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per la compravendita dei senatori nel 2008. Tra le prime reazioni, c'è stata quella dell'ex Forza Italia Fabrizio Cicchitto che ha attaccato il doppiopesismo dei giudici: "Seguendo il meccanismo che ha portato alla condanna di Berlusconi, allora anche Cossiga avrebbe dovuto essere come minimo seriamente indagato quando spostò una trentina di parlamentari dal centro-destra all’Udr che poi fu fondamentale per la nascita del governo D’Alema che giustamente bombardò gli stragisti serbi. Quella fu una operazione provvidenziale e invece quella di Berlusconi un’operazione criminale". Sovietici - Il capogruppo al senato Renato Brunetta attacca più duramente una sentenza che appare come: "un inaccettabile atto di violenza politica. Il processo ricorda nel suo svolgimento le procedure staliniane, allorché il procuratore Vyšinski vedeva nel
dissidente un nemico da abbattere, un avversario da sconfiggere, un cane rabbioso da fucilare. La sentenza non avrà effetti perché il reato di corruzione è passato in prescrizione: "Il fatto che non abbia conseguenze penali - ha aggiunto Brunetta - non rende meno sconvolgente quel che è accaduto. Si vuole semplicemente giustiziare moralmente chi si oppone al potere assoluto di una casta. Non finisce qui"
SCANDALO A PIETRASANTA:Un governo non eletto  caccia un sindaco eletto
Al di là della defenestrazione da  sindaco di Pietrasanta di Massimo Mallegni (di centrodestra, naturalmente) con una interpretazione sui generis della legge Severino, devo convenire con lo  stesso amministratore che un  governo non eletto dal popolo  ha sospeso dalla sua carica un sindaco eletto dal popolo. Pazzesco. La sinistra ha un concetto  tutto suo di democrazia.
LEGGE SEVERINO La bella pantomima Renzi-De Luca
Decreto Renzi: De Luca non può  prendere possesso della carica di presidente della Regione  Campania (sotto sotto si sente sicuro che troverà qualche magistrato che annullerà quanto stabilito). De Luca: ricorre al magistrato che, ovviamente, essendo do dalla parte del PD mette in moto l’aiuto fraterno. Risultato: a tambur battente arriva la sospensione del decreto Renzi. E  tutto torna in ordine. Viva la giustizia giusta

 



mercoledì 8 luglio 2015

REFERENDUM


Il referendum può essere la nostra risposta a questa cattiva Europa. In Italia non si può? Cambiamo la Costituzione e il centrodestra su questo tema è compatto. Come dimostra la tabella sottostante, ben 22 Paesi europei adottano fin dagli anni ’70 il referendum come strumento cogente per esprimersi su materie europee, trattati e regolamenti Ue


martedì 7 luglio 2015

IL NO DELLA GRECIA


L’Unione europea deve cambiare. Da oggi si volta pagina, speriamo se ne accorga anche Renzi
In Grecia ha vinto la democrazia e adesso in Europa nulla sarà più come prima.
Adesso a Bruxelles e a Strasburgo si dovrà capire al più presto cosa non funziona più, cosa questa Europa a trazione tedesca ha sbagliato in tutti questi anni.
Occorre un nuovo inizio, con una nuova strategia inclusiva e che oltre al rigore abbia lo sviluppo e il benessere dei popoli come stella polare da seguire con assoluta determinazione.
Come si è arrivati a questo punto? Cosa ha portato il popolo greco ad esprimersi in modo così chiaro e per qualcuno eclatante nonostante i tanti ricatti cui è stato sottoposto?
Per spiegarlo ripropongo alcuni stralci della straordinaria lettera scritta dal Presidente Silvio Berlusconi a 'Il Giornale' lo scorso 2 luglio: “questa Europa sta facendo fallire il sogno europeo. Essere davvero europeisti significa prenderne atto, e dirlo con chiarezza. (...) L'Europa di fronte alla crisi si è rivelata clamorosamente inadeguata. Invece di offrire una speranza per la ripresa, per lo sviluppo, si è limitata a riproporre regole stupidamente rigide, che hanno peggiorato le difficoltà delle economie più fragili. Alla Grecia l'Europa ha chiesto, giustamente, di effettuare riforme strutturali, necessarie per quanto dolorose, ma al tempo stesso le ha negato l'ossigeno per farle.
(...) La formula adottata dalle istituzioni europee e internazionali di un rigore senza sviluppo, non soltanto non è accettata dai cittadini di molti Paesi europei, ma è avvertita – a torto o a ragione – come una scelta egoistica da parte dei Paesi più forti dell'Unione Europea.
Tagli alla spesa pubblica e crescita della tassazione, insieme, determinano inevitabilmente effetti recessivi, ed è quasi impossibile risanare i conti di un Paese che non cresce”.
Parole illuminanti scritte dal leader di Forza Italia quando ancora non si conosceva, naturalmente, l'esito del voto nel referendum greco. Parole quanto mai attuali oggi.
L'Europa ha sbagliato in questi anni, l'Europa deve cambiare. Da oggi si volta pagina.
Speriamo se ne accorga anche il Presidente del Consiglio (si fa per dire), Matteo Renzi.
RENATO BRUNETTA


lunedì 6 luglio 2015

LE METEORE DEL 1994 SI TENGONO STRETTI I VITALIZI


È stato l'anno della svolta che ha seppellito la prima Repubblica ma anche quello degli esordienti in politica.  Dal 1994 nulla è stato più come prima. Forse perché, come il 1992, è esistito veramente e non è stato partorito da un'idea di Stefano Accorsi. Altro che fiction, ci sono testimonianze nell'elenco dei vitalizi della Camera che dimostrano come quel Big Bang elettorale abbia inciso sui destini del nostro Paese, ma anche come la politica non fosse pronta a un grande cambiamento.
Le resistenze alla novità hanno in qualche modo prevalso, ieri come oggi, e l'impreparazione di molti, insieme all'opportunismo di alcuni, ha fatto il resto. Più che della «gioiosa macchina da guerra» dei Progressisti di Achille Occhetto, sbaragliata da Silvio Berlusconi, val la pena di partire da un segno premonitore nelle circoscrizioni fiorentine. Il Pds presenta un trentottenne consigliere comunale, il segretario fiorentino Leonardo Domenici (-51mila euro il suo sbilancio previdenziale), destinato a diventare cinque anni dopo sindaco del capoluogo. Gli fa idealmente posto un deputato ex dc (Ppi e sinistra non sono ancora alleati): l'ex sottosegretario all'Istruzione Giuseppe Matulli (-600mila euro). Se ne torna nel Mugello a fare il sindaco del suo Paese (Marradi), poi diverrà il vice di Domenici. Proprio in quegli anni diventa lo «sponsor» politico di uno studente universitario e caposcout, coinvolgendolo di lì a poco nei comitati per Prodi e nello staff di un altro diccino di sinistra, Lapo Pistelli. Sì, Matteo Renzi nasce dalle «porte girevoli» di Montecitorio nel 1994. Certo, agli occhi della grande stampa in quel periodo desta maggiore attenzione il pattuglione di homines novi portati in Parlamento da Silvio Berlusconi e da Umberto Bossi. E, in effetti, rispetto al grigiore del passato la

sabato 4 luglio 2015

BERLUSCONI RIABILITATO, SINISTRA CHIEDA SCUSA: ORA DEVE TORNARE IN SENATO!




La decisione del Tribunale di Napoli riabilita il Presidente Silvio Berlusconi. Ma il caso De Luca resta più aperto che mai. Adesso la sinistra giustizialista chieda scusa al Cav. Ufficiale: la Severino è una legge da cambiare! Il tribunale di Napoli accoglie il ricorso del governatore Vincenzo De Luca contro la sospensione per effetto della legge Severino e scatta la protesta di Forza Italia. "La legge Severino è solo contro Berlusconi", sostengono Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, e Paolo Russo, coordinatore azzurro di Napoli, mentre Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a palazzo Madama dice: "Ora Berlusconi deve tornare in Senato".


POVERA ITALIA: UN GIUDICE LASCIA A CASA CINQUEMILA PERSONE .ALTRI SI DANNO AL GOSSIP


Le toghe bloccano i lavori di Fincantieri a Monfalcone basandosi sul semplice sospetto che un deposito di ferri vecchi non sia tenuto a regola d'arte
Non è vero che siamo messi così male, altro che allarme disoccupazione o crescita zero. Tutte frottole. Evidentemente non è così se dei magistrati, come è successo ieri, possono permettersi di mettere in strada in un colpo solo 5.000 lavoratori e le loro famiglie sul semplice sospetto che un deposito di ferri vecchi non fosse stato tenuto a regola d'arte. E dire che per due volte i pm di Gorizia si erano visti rifiutare la richiesta di sigilli. Nessun pericolo imminente per ambiente o persone, avevano sentenziato prima il Gip e poi il tribunale. Ma loro cocciuti, sono andati avanti fino a che in Cassazione hanno trovato soddisfazione. Morale: Fincantieri, prestigiosa azienda italiana, da ieri ha dovuto bloccare i lavori che aveva in corso a Monfalcone. Tutti a casa, commesse a rischio, milioni di euro al vento. Poi, magari tra qualche mese o anno, scopriremo che non solo non c'erano rischi – come già accertato – ma neppure reati, come succede in moltissimi casi. L'ultimo, in ordine di tempo, quello di Antonio Pelaggi, dirigente del ministero dell'Ambiente che ha passato cinque mesi in cella da assoluto innocente. Personalmente, più che il destino dell'euro, mi spaventa che il destino, il benessere e il futuro di 5.000 persone sia lasciato nelle mani di una casta di intoccabili e impunibili. La stessa casta che in queste ore sta sferrando un nuovo attacco personale a Silvio Berlusconi inscenando un processo, il Ruby ter, su fatti e ipotesi di reato che una sentenza definitiva ha già dichiarato inesistente. Sempre ieri, infatti, i magistrati di Milano hanno convocato una conferenza stampa, manco fossero i conduttori del Festival di Sanremo, per annunciare che 34 persone a vario titolo amiche di Berlusconi sono state rinviate a giudizio per falsa testimonianza. Su cosa? Su come si svolgevano le cene ad Arcore, ospiti signore e signori maggiorenni e consenzienti. Qui andiamo oltre la persecuzione giudiziaria, entriamo nel campo della psicoanalisi. Perché l'unica risposta possibile è: chi se ne frega di cosa succedeva a cena, chi se ne frega di come Berlusconi vuole spendere i suoi soldi. Quelli nostri, di soldi, invece li hanno spesi i pm per migliaia di intercettazioni telefoniche tra signore il cui contenuto da domani sarà su tutti i giornali. Il peggior gossip elevato a giustizia. E dire che Corona, per molto meno, si è beccato undici anni di carcere. Ma lui non era magistrato.




mercoledì 1 luglio 2015

GRECIA, BRUNETTA:” IO TIFO TSIPRAS, QUESTA EUROPA NON PIACE A NESSUNO”


ROMA. «Io tifo Tsipras, con tutte le contraddizioni, però almeno mette sul piatto le contraddizioni di questa Europa, questa Europa di burocrati, questa Europa a trazione tedesca, questa Europa che fa gli interessi solo della Germania e del nord dell'Unione, una Europa che dice all'Italia arrangiati sull'immigrazione, sulla tragedia dell'immigrazione». «Questa Europa non piace a nessuno,e devo dire, Renzi è passivo su questo. Per questo abbiamo chiesto che Padoan venga al più presto in Parlamento a dire cosa vuol fare il governo italiano, perchè il governo italiano sembra non aver toccato palla in tutta questa tragedia», ha sottolineato Brunetta.