martedì 31 dicembre 2013

SILVIO BERLUSCONI: CAMBIARE L’ARCHITETTURA ISTITUZIONALE. RIFLESSIONI


 Il Presidente Berlusconi, al telefono con giovani militanti campani, ha detto che a fine maggio andremo a votare anche per le politiche. Ma non ci si va a zonzo, quasi a cogliere i frutti del disastro di Letta & c. Occorre il massimo sforzo da parte di tutti (tutti!) per riconquistare i consensi degli indecisi e di coloro che hanno votato Grillo. Un compito. Insegnare agli italiani come si vota: solo per i partiti grandi, solo ottenendo il 50 per cento più uno dei consensi (seggi) l'Italia sarà davvero governabile e si potrà cambiare. Memento per tutti. E intanto...
Domandina – Ma non erano tutte e tre di scuola democristiana? Solo che il sindaco di Firenze è il più sveglio di tutti: capito che il duo Letta&Alfano è perdente ha deciso di mollarli, di lasciarli al loro destino per non pagare il prezzo di una parentela evidente per tutti.
Rimpasto – Altro che rimpasto per salvarsi. Più che altro "fiero pasto", Renzi se li vuole mangiare, per ora gioca come un gatto con il topo. Vedremo se è conseguente o è solo tattica del tipo: Renzi tanto miagolò che lasciò vivere il topolino nel formaggio
Governo di scopo – La proposta di Silvio Berlusconi, espressa già a novembre, è chiara. Via Letta subito. Governo di scopo. Due cose da fare. 1) Legge elettorale maggioritaria, da discutere in primis tra Berlusconi, Grillo e Renzi (ordine alfabetico) in vista di elezioni da tenersi insieme con le europee il 25 maggio; 2) La casa degli italiani brucia. Oltre che la questione della democrazia, cui si rimedia con il voto, c'è la tragedia del lavoro. Non è che in attesa di elezioni non si fa nulla. Visto che Letta con Saccomanni si è dimostrato incapace a tutto salvo le marchette, avanti con un nuovo governo, breve, pochi mesi. Provvedimenti sul lavoro. La base di proposta di Renzi è interessante, noi abbiamo la nostra che lo è di più. Lo abbiamo già dimostrato.
Alfalassie – Angelino, è la grande occasione per tornare e vincere insieme. Prima che a staccare la spina sia Renzi, che oggi ti ha sbertucciato come berlusconiano, quasi fosse un insulto, riscattati e molla teatro e burattini. Torna a casa, e da' a Forza Italia il tuo importante contributo. Non credere a chi dice che le porte sono già chiuse. Vogliamo riconquistare i grillini, figurati se lasciamo per strada nostro fratello... W Berlusconi, W il berlusconismo, W i berlusconiani, alla faccia di Renzi.
Coniglione – S'ode il ruggito sinistro del coniglione (grande coniglio). Mario Monti dà manforte a Renzi, e lo fa da sinistra. Si era collocato al centro per rubare voti a Berlusconi, farlo perdere, come si è vantato, e trasferirli contro natura a sinistra. Coniglione (grande coniglio) a vita.
Mps – Che farà Renzi con il Monte dei Paschi di Siena? Il sindaco di Siena è un renziano. Che fa? Obbedirà alla linea? E quale linea? O nessuna linea? Il silenzio di Renzi sul tema è "operoso"? Avanti rispondi, mostra che non sei D'Alema, togli le zampe della politica dalla banca, e taglia le unghie dei tuoi che lo fanno... Se ci sei batti un colpo.

lunedì 23 dicembre 2013

RIDOLFI: A PROPOSITO DI TERRE EMERSE


. “Nel denunciare lo stretto legame tra PCI - PDS - DS - PD e coop rosse”- dichiara il leader del nostro movimento Rodolfo Ridolfi -ho rischiato in questi anni di essere monotono e additato come visionario. Chi vive nella nostra Regione può constatare come questo binomio politico economico rappresenti una vera cappa del sistema condizionandolo fortemente. Le recenti azione della magistratura penale e amministrativa pongono all'attenzione di tutti solo i casi più eclatanti, ma il più grande conflitto di interessi d'Italia ha tanti altri attori e tante altre cooperative e aziende che beneficiano di un clima tutto particolare  nelle regioni rosse . Il caso di Terremerse l'ho seguito fin dalla sua genesi e per tutta la sua l'evoluzione. Ci sono posizioni e intrecci da verificare e mi auguro che si faccia luce sulle responsabilità amministrative, penali e civili. Il dato politico tuttavia è evidente: nelle Regioni rosse si consuma da decenni il più grande conflitto di interessi dell'Italia del dopoguerra, un vero sistema di potere che piega e condiziona, la burocrazia, le imprese private e i cittadini. Decisioni come quella del Tar sul milione di Euro che Terremerse deve restituire alla Regione squarciano finalmente quel velo di oppressione che ingessa il sistema democratico della regione Emilia-Romagna e pone sotto i riflettori l'operato di quella classe dirigente dedita al valzer delle poltrone nell'amministrazione pubblica, nel partito e nelle coop rosse. Nel momento di massima oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese è intollerabile lo stato di esenzione fiscale e di elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse La buona politica ha il dovere di intervenire subito per introdurre misure perequative del mercato che riportino la cooperazione nel suo alveo naturale. Noi di Forza Italia, non tutti per la verità, ci siamo battuti per smascherare il conflitto di interesse e l’intreccio non sempre trasparente e lecito fra coop rosse e istituzioni governate dal PCI PDS DS PD. Il mio libro del 2007 Le coop Rosse il più grande

venerdì 20 dicembre 2013


GRANDE SUCCESSO DELLA FESTA DI NATALE DI FORZA ITALIA RAVENNA


Intervenendo alla cena natalizia del Club Forza Italia di Ravenna titolato a Giovanna Benelli al Ristorante Marchesini Rodolfo Ridolfi fondatore e leader di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi ha detto fra l’altro:
Il nostro movimento politico punta alla maggioranza assoluta nel rapporto leader e popolo che oggi deve liberarsi di questo Governo delle stabili-tasse senza maggioranza fra il corpo elettorale e senza liceità morale e politica dopo la sentenza della Cassazione. Crescono le tasse su tutto: sulla casa, sui bolli persino sulla patente e sul suo rinnovo, il tutto per foraggiare favori alle clientele più disparate, in una confusione di conti e di regole. Per obbedire alla dittatura dell’euro si opprimono i cittadini e per difendere la casta si rinviano i provvedimenti necessari allo sviluppo.
Forza Italia è un movimento di ideali, i valori del lavoro e del rischio, del coraggio di intraprendere e della soddisfazione di dare lavoro e di procurare benessere alla propria famiglia ma anche ai propri collaboratori. Il nostro movimento comprende imprenditori e lavoratori ma soprattutto il ceto medio. Nel momento delle difficoltà e del disagio che vivono tante famiglie e tante imprese, spesso al collasso, occorrono risposte coraggiose e attenzione alla maggioranza degli italiani moderati che oggi guardano la protesta e l’indignazione contro il “palazzo” con simpatia. La gente normale che è stata e vorrebbe essere ancora il motore della tenuta economica in un quadro di pace sociale guarda sfiduciata alle istituzioni soprattutto dopo gli inganni e i danni provocati dai governi Monti e Letta. Oggi stiano scivolando nel burrone della povertà, senza tutele, senza ammortizzatori, che la sinistra pensa solo per i propri elettori e per i propri clienti, come le marchette presenti nella legge di stabilità evidenziano. I Club Forza Silvio sono dunque l’ambito in cui invitare anzitutto i lavoratori autonomi, gli artigiani, quanti hanno ancora botteghe produttive o commerciale, i loro collaboratori senza welfare, gli studenti e i giovani che vorrebbero intraprendere e si sentono senza prospettive. Il nostro movimento è un punto in cui ospitare insieme la rabbia e la speranza, dove le proteste diventano proposte. E le proposte hanno bisogno dell’esperienza e della capacità di guida di Silvio Berlusconi.




giovedì 19 dicembre 2013

GRANDE SUCCESSO DELLA FESTA DI NATALE DI FORZA ITALIA A RAVENNA

Ancarani, giovani Forza Italia Ravenna

Grande successo di partecipazione alla tradizionale Festa di Natale "Club Argentario Giovanna Benelli" voluto nel 1994 dall’indimenticabile “Giovanna” al ristorante Marchesini di Ravenna. Sala strapiena dagli iscritti al club e di nuovi giovani per la felicità del ritorno a Forza Italia, dopo il saluto del presidente del club Alberto Ancarani e capo gruppo in consiglio comunale di Ravenna, di Mario Leotti Ghigi vice presidente del club, del capogruppo regionale Emilia-Romagna FI Gianguido Bazzoni di Vincenzo Galassini capo gruppo Forza Italia del consiglio Provinciale di Ravenna ha terminato Rodolfo Ridolfi responsabile regionale Azzurri ’94. Tutti gli oratori hanno ricordato il nuovo impegno nella ritrovata in Forza Italia, un movimento, non un partito che funzionerà con i Club Forza Silvio e l’impegno di ritornare nelle piazze con i gazebo e di presentarci alle prossime elezioni comunali nei comuni superiori ai 15.000 abitanti con il nostro bel simbolo e nostri candidati. L’auspico di tutti, oratori e cittadini che si torni a votare in occasione delle elezioni europee con le comunali e politiche poiché il parlamento dopo la sentenza della corte costituzionale non è più legittimato e non rappresenta più la realtà del paese dopo i tentati colpi di Stato. In provincia di Ravenna sono già nati diciotto "club Forza Silvio", uno in ogni comune, nella serata ne sono nati altri tre nuovi "Club Forza Silvio" chiamati delle “pensionate”, dei “commercianti” e dei ”geometri”. I tradizionali auguri hanno preso l’impegno di tornare nelle piazze con i gazebo, per fare vincere Forza Italia e Silvio Berlusconi.



martedì 17 dicembre 2013

BERLUSCONI. “CE LA METTO TUTTA PER L’ITALIA”


 Siamo in un momento difficile per l'Italia ma anche per tutta l'Europa. Speriamo di avere la forza e la voglia di venirne fuori come è successo tante altre volte. Io ce la metto tutta per me e per il mio Paese”.

venerdì 13 dicembre 2013

BERLUSCONI AL CENTRO DELLA POLITICA ITALIANA. E GUAI SE CE LO TOCCANO


Che cosa ha detto Berlusconi davvero? Soprattutto chi è oggi Silvio Berlusconi, qual è la sua azione politica? Alla prima lasciamo la risposta alla lettura delle parole testuali pronunciate ai microfoni di “Europe 1”, e che seguono a questo articolo. Alla domanda numero due, rispondiamo così. Il leader di Forza Italia è al cuore della vita politica italiana perché fa pulsare dentro il corpo e sordo delle istituzioni – nonostante lui ne sia stato estromesso – il cuore dei desideri e delle ansie degli italiani.  Da quelli che patiscono ogni giorno i problemi della crisi e della recessione economica, e che sentono i morsi di una giustizia che, invece di tutelare la gente perbene, la morde, lascia i cittadini totalmente inermi dinanzi alla criminalità comune e in balia dello strapotere della magistratura politicizzata.  Oggi il presidente Berlusconi e il suo/nostro movimento sono all'opposizione, da questa collocazione fuori dalla stanza dei bottoni, chiediamo anzitutto limpidamente il ripristino della democrazia, attraverso una legge elettorale che consenta il voto e permetta così al Paese di scegliere l'indirizzo del proprio futuro. E ovviare finalmente al sistematico metodo dei golpe. Ce ne sono stati almeno quattro (vedasi più avanti) e il prossimo (attraverso il rinvio continuo delle elezioni) va sventato. Oggi – intendiamoci – i colpi di Stato non sono applicazioni sudamericane di manovre militare con i blindati e i lanciarazzi (questo almeno non ancora), ma l'impedire a chi ha la maggioranza del popolo dalla sua, e ha i voti e i consensi, di governare. Per finire fino all'eliminazione politica e – osiamo credere non accada – persino il carcere per il leader dei moderati Il leader di Forza Italia ha indicato ancora la strada, dinanzi alle proteste generalizzate, con esiti talvolta inaccettabili, ma con una verità palese nel disagio tremendo che le ha suscitate. Ascoltare, dialogare. Produrre risposte politiche che passano attraverso la rinuncia alla logica del tassa-e-spendi.  E non per promuovere sviluppo sostenendo imprese e famiglie, ma buttandoli via in spese improduttive e utili alla clientele dei partiti di sinistra. Tutto questo non appare sui media, quotidiani o televisioni che siano. Berlusconi viene marginalizzato e collocato nella curva nord e sud dell'estremismo ultrà irricevibile. Prepariamoci. Questa sarà la tecnica che accompagnerà d'ora in poi le vicende e le proposte del nostro leader e del nostro movimento.
Per questo è più che mai importante costruire alla base – grazie soprattutto ai Club Forza Silvio e a una presenza efficace sul territorio e sui media dei nostri eletti – di una mentalità e un quadro di giudizio basato su notizie autentiche. Altro che avventurismo. La nostra è la rivoluzione liberale. Provino a toccare con un dito Berlusconi, usando qualsiasi carta emessa da procure e gip. La nostra rivoluzione liberale sarà meno gentile di quella odierna. Pacifica, ma sarà una resistenza commisurata al golpe. Se ti tolgono e imprigionano il leader – innocente! – a perdere la libertà sei tu, ed è il popolo a cui appartieni. Resistenza moderata, ma non tiepida. Osservazione finale e di metodo. C'è una differenza clamorosa tra la realtà e la sua rappresentazione mediatica. I giornali e le televisioni sempre meno sono finestre da cui scorgere quanto accade fuori dalla nostra casa, ma padroni del nostro sguardo. O almeno pretendono di esserlo. Proviamo a correggere, dal nostro modesto ma onesto punto di vista, la falsificazione quotidiana. A questo vuole dare un contributo il Mattinale.  Questo è il compito oggi di tutti quelli che credono nella libertà e vogliono lottare per essa.

VI^ Convention di AZZURRI ’94 FORZA ITALIA-FORZA SILVIO RENATO BRUNETTA PRESDIENTE DEI DEPUTATI AZZURRI INTERVIENE TELEFONICAMENTE POI VA DA SANTORO. LE CONCLUSIONI DI RODOLFO RIDOLFI

Le bandiere dei Club Forza Silvio e di Forza Italia a far da cornice  e come sottofondo le note di “Forza Italia” e “Azzurra Libertà” per l’affollata Convention Regionale di Azzurri ’94  il primo e più importante evento regionale di entusiastico rilancio dello spirito liberale e dei valori del popolo dei berlusconiani, una vera e propria apertura della campagna elettorale per le europee e per le amministrative del 2014 con un pensiero alle politiche. Nel salone del Cavallino di Faenza,  i club “Forza Silvio” di tutte le province della regione e moltissimi eletti si sono ritrovati, un anno dopo la nascita di “Azzurri ‘94 con Silvio Berlusconi”,  per registrare i successi raggiunti e fare il punto della situazione politica ed organizzativa. La Convention si è aperta con l’intervento telefonico del presidente dei Deputati di Forza Italia Renato Brunetta, che prima di partecipare al programma di Santoro, ha detto: “.. Noi auspichiamo e aspiriamo a essere maggioritari, ad avere il 51% nel Paese….Quando c’è un fenomeno che riguarda tutto il Paese, che esprime un malessere, nei modi e nelle forme anche più discutibili, questi fenomeni vanno capiti e ascoltati. O dobbiamo solo accettare le proteste della Cgil?. Il movimento Forza Italia non sarà mai un movimento di opportunisti” …Non appena si profila la possibilità' che Berlusconi possa concorrere con altri, soprattutto se politicamente distanti, per indirizzare un qualche cambiamento a questo sgangherato Paese, scatta l'offensiva mediatico-giudiziaria per spaccare il possibile fronte di accordo e polarizzare il conflitto. Accadde nel 1994,  è successo in estate con le larghe intese e la decadenza, e succede oggi. E ’esattamente la stessa tecnica della strategia della tensione degli anni '70 e '80: terrorizzare per stabilizzare e impedire il cambiamento. Sono cambiati i metodi, ma lo schema è lo stesso. Siamo passati dalla strategia della tensione alla strategia dell'inquisizione".

                          Sartori, Ridolfi, Bettamio, Cataliotti          Sartori e Ridolfi

Hanno poi preso la parola il sen Giampaolo Bettamio, l’on.Stefania Fuscagni portavoce dell’opposizione nella Regione Toscana, Liborio Cataliotti capogruppo F.I. di Reggio Emilia, Gianguido Bazzoni capogruppo in Consiglio Regionale, Adolfo Morandi capogruppo F.I. di Modena, Werner Argellati (Piacenza), Wanda Burnacci e Daniele La Bruna (Forlì), che hanno  sottolineato come il ritorno sulla scena politica di Forza Italia e di Silvio Berlusconi siano l’unica possibilità, per quell'inversione di tendenza rispetto all’inconcludenza del Governo Letta che la maggioranza degli italiani chiede,  non accettando le politiche pauperistiche dettate dalla Germania e dalle banche che regaleranno agli italiani un Natale di inutili sacrifici. In particolare
Lia Sartori europarlamentare di F.I. ha affermato:” ..Vogliamo l’Europa, ma non vogliamo l’Europa tedesca, non vogliamo l’Europa egoista di Angela Merkel..”.

 Concludendo Rodolfo Ridolfi Coordinatore di Azzurri ‘94 ha detto: “ Siamo l’unica vera speranza per questo Paese. Il nostro scopo è ridare forma liberale e davvero solidale all’Italia: Abbassamento della pressione fiscale,  tagli drastici ai costi della politica, nuova politica del lavoro, riforma della giustizia e soprattutto fine della subalternità alle politiche economiche imposteci dalla Germania e dalla dittatura dell’euro”. Ridolfi ha annunciato che dalle prossime settimane Forza Italia sarà fra la gente con banchetti e gazebo per “..intensificare l’opposizione al governo Letta, per l’inizio della campagna elettorale per le europee e per le elezioni comunali in tutta la Regione dove, nei Comuni sopra i 15.000 abitanti,  Forza Italia sarà presente, al primo turno, con il suo simbolo e i suoi candidati sindaci per poi apparentarsi in caso di ballottaggi sulla base di accordi di programma…”
LA CONVENTION: SPECIALE A VIDEO REGIONE
Sulla Convention è stato realizzato uno speciale Tv che andrà in onda su Video Regione (posizione 12 del telecomando) sabato 14 dicembre alle ore 19, domenica 15 alle ore 22 e lunedì 16 alle ore 10,15.

mercoledì 11 dicembre 2013

PRESENTAZIONE VI CONVENTION INTERREGIONALE AZZURRI ‘94

 
Vincenzo Galassini***- G.Guido Bazzoni**- Rodolfo Ridolfi*-

Nella VI Convention interregionale di Giovedì a Faenza nello stesso luogo dove un anno fa si svolse la Convention di Fondazione per chiedere a Berlusconi di ritornare in campo con Forza Italia  ribadiremo come qualsiasi scenario di futuro anche passa da Berlusconi e Forza Italia. In primo luogo la Futura sfida bipolare anche in Romagna: tra sinistra di Renzi e centrodestra di Berlusconi. La riscossa pratica, operativa, di scossa sociale è cominciata. Con i Club Forza Silvio nati in pochi giorni  Leader e popolo sono il movimento cui  si affiancano il Partito-movimento Forza Italia, e gli Eletti-movimento. La realtà dei Club, che sono già 3386,pensate che in Romagna solo quelli di azzurri 94 sono 81, rappresentano la vera novità sulla scena politica perché sono espressione di una speranza più forte dei golpe. Berlusconi, Forza Italia, Forza Silvio, Eletti. Tutti insieme. Tre punte e nessun dubbio sulla vittoria. Berlusconi si conferma protagonista assoluto. Più lo butti giù, più si tira su. E risolleva anche l’Italia. Renzi I quotidiani gli hanno dedicato spazio come se fosse il ritorno di Gesù bambino. I Re Mogi sono Napolitano, Scalfari e D’Alema. A loro quel bambinello non piace. Nella Convention di Faenza  rivendicheremo con forza l’applicazione dell’ Election Day che richiama il "D-Day" (decision day, il giorno della decisione), la data dello sbarco in Normandia (6 giugno 1944). In un'unica data, tutte le elezioni dell’anno, a fini di praticità e di risparmio. Un precedente: nel 2008. Si dice che non si possano accorpare elezioni politiche ed europee. Non è vero. Lo impone per le elezioni in data ordinaria un decreto legge del 2011. Il buon senso lo esige in caso di elezioni anticipate. Siamo l’unica vera speranza per questo Paese. Il nostro scopo è ridare forma liberale e davvero solidale all’Italia. Abbassamento della pressione fiscale tagli drastici ai costi della politica nuova politica del lavoro, riforma della giustizia e soprattutto inversione di tendenza rispetto alla subalternità alle politiche economiche imposteci dalla Germania e dalla dittatura dell’euro saranno i temi della Convention. Per quanto riguarda la preparazione delle elezioni comunali per le quali nelle singole realtà stiamo definendo programmi e squadre, confermeremo la presenza delle liste di Forza Italia e dei candidati sindaci azzurri in tutti i comuni con popolazione sopra i quindicimila abitanti e la presenza di sindaci e candidati nelle liste civiche dei comuni minori. In caso di ballottaggi accetteremo l’apparentamento delle altre forze sulla base di accordi di programma. Dopo la Convention Nazionale di tre giorni di fine gennaio con Silvio Berlusconi a Roma presenteremo ufficialmente programmi, candidati sindaci e liste.
*Coordinatore Azzurri ’94,** capogruppo F.I. Consiglio Regionale; *** Capogruppo F.I. Provincia,

lunedì 9 dicembre 2013

FORZA SILVIO ALLA RICONQUISTA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA GIUSTIZIA. GRANDE SUCCESSO


Silvio Berlusconi prepara la campagna d'inverno. Oggi la convention per i primi 1000 club Forza Silvio sarà il battesimo della corsa al voto. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato di fatto il Porcellum, Silvio sa bene che bisogna cambiare il sistema elettorale prima di tornare alle urne. Ma se da un lato l'ipotesi del voto anticipato potrebbe essere spinta verso il 2015, dall'altra parte un governo sempre più debole con un Renzi che da domani potrebbe fare da picconatore sulle mura di palazzo Chigi, fa bene sperare il Cav in un'accelerazione degli eventi. Obiettivo: voto in primavera. Il Cav pensa anche all'election day e vorrebbe far coincidere il voto delle europee con quello delle politiche. Ieri, intervenendo alla Convention di Forza Italia a Perugia lo ha detto chiaramente: "Preparatevi al voto perchè ormai le urne sono vicine". Silvio comunque punta ad un patto con Renzi e Grillo per spingere Letta e Alfano a mollare la poltrona e soprattutto per convincere il Colle a smuovere le acque dato che il Parlamento in carica, per bocca della Consulta, è illegittimo. Con Renzi segretario del Pd e Grillo che soffia sui venti di crisi, per Silvio si potrebbe aprire una nuova finestra elettorale già a maggio prossimo. I sondaggi sono dalla parte di Silvio. Forza Italia è al 20 per cento e la colizione di centrodestra è davanti al centrosinistra di 4-5 punti. Il momento è proprizio e Silvio vuole fare jackpot.
La nuova FI -  Così oggi al raduno dei Club Forza Silvio, Berlusconi parlerà e chiederà ancora una volta a gran voce un ritorno al voto. Intanto i falchi forzisti continuano a spingere per l'impeachment di Napolitano mettendosi in scia del Movimento Cinque Stelle. Ma se si dovesse andare alle urne in tempi brevi il Cav deve trovare un delfino, qualcuno che possa candidarsi come leader della colaizione di centrodestra. Tramontata ormai l'ipotesi Alfano, ecco che spunta all'orizzonte l'idea di lanciare un volto nuovo: Marcello Fiori. Capo dell'organizzazione di Forza Italia, Fiori guida il partito a livello territoriale ed è l'uomo a cui Silvio ha consegnato le chiavi del partito. Oggi Fiori parlerà dal palco della convention. Una scelta (quella di inserire Fiori tra gli oratori) che  conferma la volontà del leader az

venerdì 6 dicembre 2013

IL PARTITO DEMOCRATICO STRUMENTALIZZA I PROBLEMI DELLE AZIENDE DI MASSALOMBARDA PER LE SUE BEGHE INTERNE


Il PD di Massalombarda  sta tuonando sui giornali ed in Consiglio comunale contro Conserve Italia per il suo stabilimento di Massalombarda ; questa vicenda, con la denuncia di una fantomatica chiusura,  dimostra ancora una volta come il PD intenda il suo rapporto con le imprese del territorio e come usi ogni mezzo pur di combattersi aspramente nel suo congresso. Il PD si è inventato la chiusura di uno stabilimento importante, mai disposta, ma solamente ventilata se non si dovesse arrivare ad una diversa organizzazione del lavoro per far fronte al calo dei consumi, per farsi pubblicità e passare come il difensore dei lavoratori. Questo ha tanto il sapore di una lotta fra i vari dirigenti di quel partito per mettersi in luce e si inquadra nella contesa fra ex-comunisti ed ex-democristiani. Così facendo si mette solamente in cattiva luce un’azienda leader nel settore, che ogni giorno deve stare sul mercato e non ha certo bisogno di pubblicità negativa, soprattutto se falsa. Le aziende si aiutano creando loro un clima favorevole ai loro mercati ed ai processi di riorganizzazione e trasformazione e non attaccandole con falsità. Forza Italia della provincia di Ravenna denuncia senza mezzi termini queste manovre che dimostrano il cinismo degli ex-comunisti ed il loro disprezzo per i problemi reali dell’economia, da loro utilizzati solamente per propaganda politica. Gianguido Bazzoni capogruppo Regione Emilia-Romagna; Vincenzo Galassini capogruppo Provincia di Ravenna: Antonella Brini capogruppo Comune di Massalombarda

L’UNICO SENATORE LEGITTIMO E’ BERLUSCONI. CON I CLUB DI FORZA SILVIO ALLA RICONQUISTA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA GIUSTIZIA.


Cominciamo con un dato di cronaca, una mera constatazione. Berlusconi in questo preciso istante è il solo italiano che avrebbe pieno diritto di sedere in Parlamento. Infatti, a termini di diritto costituzionale, secondo la sentenza di ieri della Consulta, è l’unico ad essere stato eletto rispettando le due condizioni infrante dal Porcellum, e che invece travolgono tutti gli altri.
1) Non è stato ammesso al Parlamento in quota premio; 2) Circa dieci milioni di persone hanno tracciato la croce su un simbolo dov’era ben visibile il suo nome. Dunque è stata ottemperata per lui anche la scelta della preferenza; 3) Così abbiamo il paradosso, che è un’infamia, di una espulsione dal Senato dell’unico senatore che avrebbe avuto a tutti gli effetti diritto di restarvi. Una decisione presa da gente che stava seduta lì senza legittimità; 4) Oltretutto, applicando retroattivamente e perciò contro l’art. 65 della Costituzione una legge a sua volta approvata da un Parlamento senza i crismi della legalità.
Non stiamo scherzando, non è un gioco. Questa è la realtà reale, se si purifica l’aria dal golpe che ancora ieri Silvio Berlusconi ha denunciato presentando il libro di Bruno Vespa. Un doppio golpe, un colpo di stato al quadrato.  Il primo coincide con la sentenza della Cassazione a marchio Esposito.
Il secondo Putsch sta nel voto di decadenza di un Senato ora moralmente decaduto, che ha negato la libertà a dieci milioni di persone.

giovedì 5 dicembre 2013

CONVENTION “FORZA SILVIO FORZA ITALIA” GIOVEDI 12 DICEMBRE A FAENZA: AZZURRI DEL ‘94 CON SILVIO BERLUSCONI


Faenza (Ravenna)-Giovedì 12 dicembre ore 20,00 Hotel Cavallino Via Forlivese 185 48018, Faenza Intervengono: Rodolfo Ridolfi Coordinatore di Azzurri ’94 Gianguido Bazzoni Presidente Gruppo Regionale Forza Italia Liborio Cataliotti- Capogruppo F.I. Comune di Reggio Emilia, Adolfo Morandi Capogruppo F.I. Comune di Modena, Luciano Tancini capogruppo F.I. Consiglio Provinciale Ferrara, Werner Argelati Piacenza Wanda Burnacci consigliere comunale F.I. (Forlì) Gabriella Bianchi Pezzuto F.I. Rimini, Giampaolo Bettamio, Vincenzo Galassini capogruppo F.I. Consiglio Provinciale Ravenna, Stefania Fuscagni Portavoce dell’opposizione Regione Toscana Massimo Palmizio Deputato di Forza Italia
Conclude: Lia Sartori Europarlamentare di Forza Italia. E’ previsto l’intervento telefonico di Renato Brunetta Presidente del Gruppo Parlamentare Forza Italia
Sono stati inoltre invitati: Remigio Ceroni senatore (Marche), Paolo Bettini (Pesaro) on. Antonino Foti (Calabria) Lucia Tanti capogruppo F.I. consiglio provinciale Arezzo, Fabio Garagnani ex deputato, Luca Finotti Capogruppo Provincia di Bologna, Alberto Vecchi consigliere regionale, , Max Camurani consigliere provinciale Forza Italia, Fausto Fontanesi Consigliere comunale di Gualtieri (Reggio Emilia), Cinzia Camorali consigliere regionale Paolo Buzzi Capogruppo Comune di Parma, Francesca Gambarini Presidente Consiglio comunale Fidenza (Parma), Antonio Agogliati ex senatore Werner Argelati, Frassinelli Michele V.Sindaco Bobbio(Piacenza) , , Marco Mattarelli Consigliere Comunale di Cento (Ferrara) Luca Bartolini consigliere regionale, Gian Giacomo Pezzano (Forlì), Gianni Ottaviani, Bruno Boni consigliere comunale Tredozio, Cesarino Soldati, Daniele La Bruna, Marco Pupita, Sabrina Angeli, Alessandro Letta, Luigi Lega Baldini (Rimini) Angela Labanca V. Presidente dell’Associazione “Marco Biagi”, Alberto Ancarani consiglio Comunale Ravenna, Raffaella Ridolfi capogruppo F.I. consiglio comunale Faenza, Luciano Spada, Riccardo Minardi, Bruno Fantinelli (Faenza) Paolo Savelli, Vincenzo Galassini Capogruppo in Consiglio provinciale (Ravenna), Cesare Bedeschi, Primo Costa, Donatella Donati, Angela Scardovi (Lugo), Francesco Zannoni (Bagnacavallo), Antonella Brini (Massa Lombarda), Tiziana Caletti, Marco Bertozzi, Gheo Francesconi, Loris Vioni (Russi), Vincenzo Valenti (Riolo Terme), Stefano Gaudenzi (Alfonsine), Stefano Foschini (Cotignola), Michele Montanari (Casola Val Senio), Mauro Ridolfi Marradi (Firenze), Enzo Minardi, Saele Giberti (Castelbolognese) e tutti i fondatori di Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi.
Costo della cena € 20 Prenotazioni: 346/6829146- 347/4309838- per i media 335396752 berlusconiani94@gmail.com -pdlfantinelli@gmail.com- vincenzo.galassini@gmail.com

martedì 3 dicembre 2013

FORZA ITALIA BERLUSCONI: “AL VIA NUOVA FASE ORGANIZZATIVA, COMITATI IN OGNI REGIONE”


“Parte da oggi la nuova fase organizzativa di Forza Italia con un occhio di riguardo al territorio. In ogni regione si avvierà una fase costituente che prevede la formazione di un comitato composto da tutti i parlamentari nazionali ed europei eletti nelle stesse regioni. A questi comitati saranno chiamati a partecipare, inoltre, i principali esponenti del partito eletti negli enti locali e personalità di spicco della società civile, del mondo del lavoro e dell'impresa”. Nella  riunione di oggi: si ritrovano con Berlusconi e i presidenti dei gruppi Brunetta e Romani, i parlamentari. Ieri abbiamo descritto la struttura del partito-movimento come un tridente, nel senso del forcone impugnato dal popolo per battere la crisi e liberare i territori occupati indebitamente da forze ideologiche e da caste senza legittimazione democratica. Gli eletti sono il dente destro del forcone. Gli eletti del movimento (non solo i parlamentari, ma dovunque ci sia un’assemblea rappresentativa) sono espressione della punta centrale e decisiva: quella del movimento-movimento. I Club di Forza Silvio. L’asse che congiunge il popolo dei militanti e simpatizzanti a Berlusconi. L’unità duale di leader e base. A sua volta, da quel nocciolo incandescente del movimento-movimento deriva il movimento-partito, Forza Italia, come cabina di regia, qualcosa di snello ed efficace, organizzazione il cui scopo non è ingrandire se stessa, ma servire al movimento-movimento e con ciò all’Italia. Avendo per leader Silvio Berlusconi. Al diavolo la decadenza. Decaduti sono gli altri.


sabato 30 novembre 2013

BAZZONI: BERLUSCONI, LA DECADENZA COME ULTIMO SFREGIO


Sulla decadenza di Silvio Berlusconi, votata ieri dal Senato della Repubblica, registriamo questa dichiarazione di Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo assembleare Forza Italia PDL in Regione Emilia-Romagna. "Berlusconi andava sfregiato era l'unica soluzione per dare in pasto il nemico a quel popolo che è stato alimentato di odio antiberlusconiano per ben vent'anni da parte della sinistra. Ho sentito un giornalista del Fatto Quotidiano che sosteneva che i manifestanti di Forza Italia erano delusi perché il loro leader non gli aveva dato il sangue dei traditori, chi aveva necessità di sangue è la sinistra e ne ha fatto abbondantemente sfoggio. Questa presunta vittoria alla sinistra si ritorcerà contro e finirà per rimpinguare l'elenco delle tante batoste che gli ha riservato il popolo italiano in questi vent'anni." "Dopo vent'anni di guerra di una Magistratura politicizzata la sinistra ha sacrificato sull'altare dell'ipocrisia la coscienza di un paese, lo stato di diritto, l'imparzialità del Presidente della Repubblica, la tripartizione dei poteri. L'antiberlusconismo per la sinistra è la continuazione dell'accanimento a non pacificare questo paese dal dopo guerra ad oggi. Tra qualche anno all'ANPI si affiancherà l'ANABI (Associazione nazionale antiberlusconiani combattenti) e l'astio di una parte di popolo che per meri fini di partigianeria continuerà ad essere soggiogato dagli idoli sinistri di turno. Ieri non hanno fatto decadere il Senatore Silvio Berlusconi hanno ucciso la politica tutta, incapaci di batterlo con i voti, con la via democratica. - conclude il Presidente del Gruppo assembleare Forza Italia PDL in Regione Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni - Se fossi un onorevole Senatore del PD sarei preoccupato innanzitutto per la mia coscienza umana, politica e democratica e poi anche per i futuri esiti elettorali. Rispetto ai figli dell'odio a cinque stelle: che il diritto abbia pietà di loro"



SONDAGGI: “DOPO LA DECADENZA 600MILA VOTI IN PIU’”


Nell'immediato la decadenza fa bene a Silvio Berlusconi. Almeno in termini di voti. Da  un sondaggio realizzato per il sito "Affari Italiani" da Coesis Researche, che ha declinato la giornata della decadenza di Silvio in chiave elettorale, emerge chiarissimo questo dato. . "Nell'immediato penso che Forza Italia salirà di circa due punti percentuali, ovvero 600mila voti", spiega Alessandro Amadori, numero uno dell'Istututo. Un aumento di voti che Berlusconi dovrebbe "sfruttare" questo risultato nell'immediato perché sul lungo periodo invece "il dato è più incerto, può essere uno straordinario motivo di successo oppure una catastrofe. Se se la gioca bene Berlusconi può rinascere ed essere come Lazzaro o come l'Araba Fenice: il potenziale è notevole, se invece si mette in posizione depressiva è perduto. O riparte con una seconda giovinezza o è il declino definitivo", ha detto ad Affari Italiani Amadori.  Il discorso in piazza - Durante il suo intervento di ieri, d'altrone Silvio Berlusconi ha fatto un discorso chiarissimo. Ha detto sostanzialmente che non ha nessuna intenzione di mettersi da parte, e ha praticamente parlato come se già fosse in campagna elettorale. Ha in mente le elezioni europee della prossima settimana, prima di tutto. E poi un ritorno alle urne. Non potrà candidarsi direttamente, dopo la decadenza per sei anni non potrà più fare politica in Parlamento ma potrà farla come leader. Ha dato appuntamento ai suoi per il prossimo otto dficembre, per festeggiare la nascita dei primi mille club di Forza Italia e per assistere alla vittoria di Renzi. Berlusconi è convinto che sarà lui, il sindaco di Firenze, a staccare la spina infatti ha detto ai suoi: "Tenetevi pronti a una nuova campagna elettorale in primavera". Sul palco ha già anticipato quelli che saranno i temi del suo programma: i temi economici, l'elezione diretta del capo dello Stato.


giovedì 28 novembre 2013

Al diavolo la decadenza BERLUSCONI: “Riconquistiamo l’Italia!”


Mentre il Senato decreta la sottomissione della volontà popolare alla magistratura politicizzata, il Presidente, dinanzi a migliaia di “soldati della democrazia”, rilancia la battaglia per la libertà e la prosperità del nostro Paese.
Comincia oggi la nostra campagna elettorale per restituire la sovranità al popolo.
 CENTRODESTRA IN VANTAGGIO SU TUTTI I SONDAGGI SUL CENTROSINISTRA. ECCO LA RISPOSTA DEGLI ITALIANI ALLA DECADENZA.




mercoledì 27 novembre 2013

FORZA ITALIA DI RAVENNA, A ROMA PER BERLUSCONI


Mentre il senato voterà  dalle 19, gli azzurri manifesteranno sottto casa dell’ex premier, Che attenderà il verdetto a Porta a porta. Forza Berlusconi siamo tutti con te.



martedì 26 novembre 2013

LA BOTTEGA OSCURA DEL QUIRINALE. PERCHE’ NON SI PUO’ ACCETTARE LA PERSECUZIONE DI UN LEADER INNOCENTE


Mercoledì. Lo sappiamo bene. È una data che abbiamo stampata nella mente. Momento di suprema ingiustizia ma anche di sdegno e di affetto, di protesta e di riscossa. Ma prima di mercoledì c’è stata la domenica.È stata la domenica del nostro sconcerto ma anche della chiarezza. Si è alzato il velo sulle menzogne che sono state la trama opaca del gioco politico di questi anni. Una trama, da ieri è evidente, che ha avuto un protagonista verso cui abbiamo sempre portato rispetto, ed in cambio ha risposto negando il ruolo di alta figura super-partes. Abbiamo usato la parola “trama”. In senso neutro, come si dice di un tessuto. La sequenza di date del “grande imbroglio” parla da sé. È una storia che abbiamo già raccontata. Ora siamo in grado di dire che è stata una trama nel senso negativo: ieri si è reso palese il regista del film. Il presidente Napolitano ha dimostrato ieri di essere un uomo di parte. E non semplicemente di una parte ideologica, come indicava peraltro la sua storia indimenticabile (dal sostegno ai carri armati ungheresi nel 1956 al tardivo ripensamento senza sanzione ma anzi con promozione, fino ai vertici dello Stato); non di una parte ideologica, dicevamo, bensì di una fazione di potere politicamente e giudiziariamente attiva, con un disegno sul Paese, che era ed è quello di tenere lontano dalle leve di governo qualunque cosa odorasse di alternativa autentica alla sinistra e al dominio tedesco dell’Europa. Cioè Berlusconi e i suoi. Non ci stupisce la vocazione di Giorgio Napolitano. Il comunismo italiano ha sempre avuto la sua capitale nella “Terza Roma”, come gli ortodossi chiamano Mosca. Ora non è più l’Urss, ma un sistema di poteri forti che passano da Bruxelles a Berlino fino a certi snodi del potere italiano con Banca d’Italia e grandi banche insieme al loro quotidiano di riferimento, che sappiamo tutti qual è.

sabato 23 novembre 2013

BAZZONI (FORZA ITALIA): “ABOLIRE IMU TERRENI E FABBRICATI AGRICOLI”


Il Presidente del Gruppo Forza Italia – PDL in Regione Emilia-Romagna, Gianguido Bazzoni, ha sottoscritto, insieme a tutti membri del Gruppo, una risoluzione (primo firmatario Andrea Leoni), per chiedere alla Giunta di assumere urgenti iniziative per sensibilizzare e sollecitare il Governo nazionale in sede di Conferenza Stato-Regioni e il Parlamento, affinché sia mantenuto l’impegno di abolire definitivamente l’Imu sui terreni e i fabbricati strumentali all’attività agricola. Tale tassazione, si rileva nel documento, si andrebbe ad aggiungere al grande peso della burocrazia sulle attività agricole che un recente studio ha fatto emergere come siano ben due i giorni alla settimana (per un totale di 100 giorni all’anno) che gli imprenditori del settore agricolo devono dedicare agli adempimenti burocratici. Per i consiglieri Berlusconiani l’ipotesi in discussione di reintroduzione dell’IMU sui terreni e i fabbricati strumentali all’attività agricola avrebbe effetti pratici rovinosi sull’intero comparto agricolo nazionale, ma particolarmente disastrosi in Emilia Romagna in virtù del fatto che il settore agricolo è portatore di grandi eccellenze (dati record di 38 DOP e 24 IGT in questa regione). Inoltre, va considerato che le imprese agricole sono costrette ad affrontare un difficile momento di crisi, aggravato, in alcune parti del territorio regionale, dalle conseguenze pesanti del terremoto e degli avversi eventi meteorologici di quest’anno. Per questi motivi sarebbe ingiusto imporre loro una tassa che colpisce direttamente i fattori di produzione.



venerdì 22 novembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

BAZZONI: SULL’AUSL UNICA DELLA ROMAGNA ABBIAMO ESPRESSO UN NO RAGIONATO


AUSL unica della Romagna: è un no soppesato basato sulla effettiva applicazione della Legge. Questo in sintesi la posizione espressa da Gianguido Bazzoni di Forza Italia. "Abbiamo analizzato a fondo l'articolato della Legge regionale di istituzione della Ausl unica della Romagna. - sostiene Bazzoni - Ci siamo confrontati con diversi attori del sistema sanitario ed abbiamo evidenziato con i nostri emendamenti le criticità e le parti non omogenee di questa legge. Abbiamo indicato la debolezza di un progetto che non ha una totale aderenza con la legge regionale 29/2004 e come questa situazione creasse problemi di governance e di tenuta del modello sanitario emiliano romagnolo." "Rispetto alla governance abbiamo da sempre sostenuto la necessità di mantenere in testa ai Sindaci la responsabilità e l'effettiva autonomia di governo della Conferenza sociale e sanitaria, senza istituzionalizzare l'organo Presidenza, il documento dei Sindaci firmato proprio il 18 novembre indica che le nostre sollecitazioni erano più che mai opportune. - continua Bazzoni - Rispetto alla questione di estendere questo modello sanitario anche all'Emilia riteniamo che se veramente la Giunta è convinta che questa sia una possibilità di miglioramento, efficientamento e risparmio non si capisce perché debba trattare i territori della Regione in maniera difforme. Ci è stato chiesto di votare una legge di questa portata senza nessuna indicazione sul progetto, sui costi o sui risparmi. Abbiamo chiesto di colmare un gap strategico legato alla presenza dell'Università, di un territorio così vasto, che ad oggi ne determina un fattore di forte debolezza, chiedendo la clinicizzazione di alcuni reparti di eccellenza presenti in Romagna per i corsi universitari. Abbiamo condiviso la scelta sull'IRST e ci aspettavamo una maggiore apertura nei confronti del settore privato accreditato che già fornisce il 25% dei servizi sanitari con un costo pari al 15% del bilancio sanitario". "Ci hanno risposto solo dei no e hanno dimostrato di non tenere in alcun interesse le nostre sollecitazioni, il nostro contributo, nel solito atteggiamento di chiusura. Oggi che si è fatta la Legge speriamo almeno che la Giunta individui un Direttore generale che sia un leader, un innovatore, altrimenti rischiamo che il servizio sanitario in Romagna rimanga impantanato nel caos per almeno tre anni." Così si conclude la nota di Gianguido Bazzoni.


ANCARANI, BAZZONI E RIDOLFI: PER NOI SAVELLI RIMANE IL MIGLIOR CANDIDATO DA CONTRAPPORRE AL PD E AI SUOI ALLEATI A CERVIA



 La decisione dell’amico Paolo Savelli di lasciare il consiglio comunale di Cervia e di non assumere incarichi nel partito ci ha profondamente addolorato e lo abbiamo in ogni modo invitato a tornare sui suoi passi. Prendiamo atto che la sua scelta appare irrevocabile, ma rinnoviamo a Paolo i nostri sentimenti di stima personale e politica oltre all’enorme rammarico per il venir meno di una risorsa preziosa e onesta non solo per il nostro movimento ma anche per il mondo politico cervese e provinciale. In questa direzione gli rivolgiamo nuovamente un appello: accetti di essere il candidato sindaco di un’ampia coalizione contro il PD e i suoi alleati, svincolato da logiche di propria appartenenza politica e di riflessi nazionali. Forza Italia ritiene che Paolo rappresenterebbe la migliore delle opzioni possibili.



mercoledì 20 novembre 2013

AUSL UNICA DELLA ROMAGNA EMENDAMENTO PER LA CLINICIZZAZIONE DI ALCUNI REPARTI ROMAGNOLI DI ECCELLENZA PER I CORSI UNIVERSITARI


In vista della discussione generale sulla proposta di legge di istituzione della AUSL della Romagna oggi in aula, abbiamo ripresentato assieme ai colleghi Bartolini e Lombardi  un emendamento che prevede la clinicizzazione di alcuni reparti di eccellenza presenti in Romagna per i corsi universitari. Un obiettivo importante che speriamo l’Assemblea sappia cogliere per colmare un gap strategico di un territorio così vasto che ad oggi ne determina un fattore di debolezza. Queste le dichiarazione del Presidente del Gruppo assembleare PDL Forza Italia in Regione Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni.

CAMBIO DI DENOMINAZIONE PER IL GRUPPO PDL IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Regione Emilia-Romagna Gruppo assembleare Forza Italia-PdL

Oggi, 19 novembre 2013, approfittando di una pausa durante i lavori dell’Assemblea legislativa regionale, il Presidente del gruppo, Bazzoni, ha riunito i consiglieri per decidere il cambiamento del nome secondo le indicazioni scaturite al Consiglio nazionale di sabato 16 scorso, che ha deliberato la rinascita di Forza Italia.
Il gruppo, secondo la proposta di Bazzoni, ha deciso assumere la denominazione di: “Gruppo Forza Italia-PdL”, che verrà comunicato alla Presidenza dell’Assemblea regionale.

SPESE REGIONE, BAZZONI: “ SE I REVISORI CI AVESSERO FERMATO…..”


Il nuovo capogruppo: «Fatto ciò che ritenevamo giusto, c'era chi doveva controllare e ha dato l'ok»

BOLOGNA - «Noi abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto fare». Il capogruppo del Pdl-Forza Italia alla Regione Emilia-Romagna, Gian Guido Bazzoni, rompe il silenzio sull'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei gruppi in viale Aldo Moro. E a proposito delle varie «spese pazze» che stanno emergendo dall'inchiesta, assicura che i consiglieri berlusconiani hanno fatto ciò che era considerato giusto. «Giusto nel senso che avevamo revisori dei conti che controllavano, avevamo un ufficio di presidenza che controllava. Se ci avessero detto che certe cose non si possono fare non sarebbero state fatte». A parte questo, Bazzoni (capogruppo solo da pochi mesi, in sostituzione di Luigi Villani) ribadisce che i berlusconiani risponderanno ai magistrati quando verranno convocati. «Noi aspettiamo, se ci chiameranno, le domande che ci vorranno fare». Quindi massimo «riserbo» sui casi specifici, perchè «ci sono persone che stanno lavorando e non vogliamo dire parole in più. Se siamo preoccupati? No».

martedì 19 novembre 2013

RITRATTO DI BERLUSCONI. E’ LUI AD AVERE IN MANO TUTTO. SACRIFICIO E GENEROSITA’


Silvio Berlusconi è il nostro unico leader nella nuova Forza Italia, è il nostro unico leader dal '94, da quando ha deciso di scendere in campo per salvare l'Italia dai comunisti riuscendo a creare dal nulla, ma con una lucida capacità di visione, un movimento politico che è il protagonista della scena politica del nostro Paese da quasi vent'anni. Un movimento politico che ha raggruppato anime e sensibilitá diverse: cattolici, laici, riformisti e moderati. Tutti insieme, come in una grande famiglia, si sono sempre confrontati e hanno dialogato trovando la sintesi nell'autorità e nell'autorevolezza del 'Pater familias', il Presidente Berlusconi. Ora, se nel Consiglio Nazionale di sabato, nel giorno voluto per celebrare e festeggiare il ritorno a Forza Italia, Berlusconi con la grandissima generosità che tutti gli riconoscono ha detto di essere addolorato per la scissione politica, senza pronunciare alcuna parola negativa nei confronti di chi se ne è andato dal partito, non significa affatto che sia stato tiepido. Anzi. Con grande spirito di sacrificio ha chiesto a tutti di non fare dichiarazioni contro Alfano e chi lo ha seguito, ma ha sottolineato con forza come fosse impossibile "sedere allo stesso tavolo in Consiglio dei ministri con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito". Forza Italia sarà la casa di tutti i moderati e liberali sotto la guida unica di Silvio Berlusconi, il deus ex machina di tutto, l'unico leader che è riuscito e riuscirà ancora una volta a cambiare l'Italia. Da dove viene l'instabilità? Noi siamo chiari e netti. Il Pd si contorce tra il "nì" del forse sì forse no, e il "né-né" di chi rimanda a un altro momento le scelte forti sull'economia. Il fatto è che questo è un governo di minoranze (minoranze del Pd, minoranze di Scelta Civica, minoranze del centro-destra). E ha davanti a sé un tempo molto minorato, che in italiano si dice minimo, quasi nullo.
Berlusconi, “su mia decadenza nuovo Cn era cosa logica”. Silvio Berlusconi legge la postilla che aveva proposto di aggiungere al documento dell’ufficio di presidenza per convincere Alfano e i suoi ad aderire: “‘Per quanto riguarda la possibile decadenza del presidente Berlusconi dal Senato, mentre si chiede un rinvio del voto anche in esito alle procedure in corso, ogni decisione viene rimessa a un nuovo Consiglio nazionale previa convocazione dell’ufficio di presidenza. Mi pare fosse cosa “assolutamente logica”.
Berlusconi, “no alleati con chi mi vuole uccidere”. “E’ molto difficile essere alleati in Parlamento e sedere allo stesso tavolo in Cdm con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito”.
Berlusconi, “non abbiamo numeri per far cadere governo”. “Dopo la decisione di 23 nostri senatori il 2 ottobre non eravamo e non siamo piu’ in grado di far cadere il governo. Anche perché sono venuti fuori 20 nomi di componenti del M5S che hanno garantito il sostegno al governo. Noi al massimo ci saremmo messi fuori”.
Berlusconi, “ho appreso notizia strappo con dolore”. “Potete immaginare, visto che la missione dal 94 ad oggi era quella di unire, il dolore con cui ho appreso la comunicazione e questa notte non ho dormito”.


sabato 16 novembre 2013

IL CONSIGLIO NAZIONALE PDL DECRETA LA RINASCITA DI FORZA ITALIA!!. GIOIA E FELICITA’ DEI DELEGATI RAVENNATI CHE HANNO ADERITO A NOME DEI MIGLIAIA DI SIMPATIZZANTI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

Battafarano, Ridolfi, Ancarani, Bazzoni e Galassini 
al consiglio nazionale per il ritorno di FORZA ITALIA     

Con 623 voti a favore zero astenuti e contrari il Consiglio nazionale del Pdl al 75%, come da dichiarazione dell' On Renato Brunetta, al quale era affidata la Presidenza del seggio, decreta la definitiva rinascita di Forza Italia. Compatta per il ritorno a Forza Italia la delegazione Ravennate
Sono cinque i rappresentanti della provincia di Ravenna che hanno potuto contribuire con il loro voto alla sospensione del Popolo della Libertà come partito e al ritorno ai valori e allo spirito di Forza Italia alla presenza del Presidente Berlusconi.
Al pala congressi di Roma Eur e' infatti andato in scena l'ultimo consiglio nazionale del Pdl che ha così sancito la reviviscenza dello Statuto di Forza Italia e la restituzione della leadership piena a Silvio Berlusconi. La provincia di Ravenna era rappresentata dal coordinatore provinciale Alberto Ancarani, dal consigliere regionale Gianguido Bazzoni, dal coordinatore comunale di Ravenna Franco Battafarano, dal capogruppo provinciale Forza Italia Vincenzo Galassini edal coordinatore di azzurri 94 Rodolfo Ridolfi. La mozione per il ritorno a Forza Italia e' stata approvata all'unanimità. L'organizzazione del partito, come ha detto Berlusconi, sarà delegata sul territorio ai parlamentari, consiglieri regionali ed eletti e vedrà il ritorno dei club che non saranno più i club di Forza Italia ma i Club Forza Silvio

venerdì 15 novembre 2013

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI

Cari Amici,
domani per il nostro movimento politico è un giorno importante.
E’ il giorno in cui insieme sanciremo il ritorno a Forza Italia. E’ l’arrivo di un cammino che abbiamo deciso insieme nei mesi passati. Dietro di me, nella foto di famiglia, quel 19 settembre, meno di due mesi fa, mentre inauguravamo la nuova sede del partito, c’erano tutti i dirigenti del nostro grande movimento.
Questa è solo la prima tappa del cammino intrapreso. Da domani tutti dovremo impegnarci a rilanciare davvero il centro-destra italiano, la parte politica in cui si riconosce la maggioranza dei cittadini di questo Paese.
Dovremo lavorare insieme per rilanciare i valori profondi in cui crediamo, quelli che ci hanno tenuto insieme per venti difficili anni. L’efficienza coniugata con l’equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà, insomma l’orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore.
Nel mio ultimo video-messaggio ho invitato tutti gli italiani che condividono i nostri valori a scendere in campo con noi, convinto che questa sia davvero l’ultima chiamata, l’ultima chance prima che la nostra Italia precipiti nel baratro della crisi e della ingiustizia.
Ora vi chiedo: dopo lo spettacolo che la nostra classe dirigente ha offerto in queste ultimi giorni, perché un padre di famiglia, una donna, un giovane dovrebbe raccogliere questo appello. Perché i moderati italiani dovrebbero unirsi a noi, quando fossimo noi i primi a dividerci.
In questi giorni ho ascoltato le ragioni di tutti. Con la pazienza che tutti mi riconoscono ho cercato di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione.
Domani dal palco del Consiglio Nazionale ripeterò quello che ho già detto più e più volte, fino allo sfinimento. Forza Italia è la casa di tutti, di coloro che hanno contribuito a fondarla, di coloro che si sono spesi per farla crescere, di quelli che vi hanno aderito o decideranno, spero, di aderirvi nel prossimo futuro. E’ la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. E’ la casa di chi antepone l’amore all’odio, di chi non coltiva l’invidia e la maldicenza, di tutti coloro che all’egoismo e ai piccoli, talvolta meschini, interessi personali antepongono sempre il bene comune.
Su questi valori, venti anni fa, ho fondato Forza Italia. Non cambierò io, non cambierà Forza Italia. Se così non fosse, se Forza Italia diventasse qualcosa di diverso, di piccolo e meschino, se diventasse preda di una oligarchia, se rischiasse una deriva estremista, sarei io che l’ho fondata a non riconoscermi più in questo progetto. Domani dal palco ripeterò ancora una volta le ragioni per cui è indispensabile restare uniti e lottare insieme, noi moderati per unire i moderati.
Domani sarà l’occasione per confrontarci e discutere. Come si fa in ogni famiglia. Ognuno porterà le sue idee. Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo al disegno comune. Con civiltà, senza pregiudizi, senza retro pensieri. 
Domani sarà il momento del confronto, davanti ai nostri elettori, perché a loro, ricordiamolo sempre, dobbiamo la nostra lealtà e a loro dobbiamo garantire il nostro impegno. Ho sentito parlare di raccolte di firme tra i nostri parlamentari: le uniche firme che a me interessano sono quelle di milioni di donne e di uomini che hanno creduto e credono in noi. E che nelle urne ci hanno concesso la loro fiducia.
E dopo aver parlato e ascoltato decideremo insieme il nostro futuro. Ognuno, dopo aver parlato ed ascoltato, sarà libero di fare le sue scelte. Ricordandosi della responsabilità che il voto di milioni di persone ci ha affidato e che a loro e solo a loro ognuno di noi è chiamato a rispondere del proprio operato.
Chi non si riconosce più nei valori del nostro movimento è libero di andarsene. Ma chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese. Perché ora più che mai, in questo momento buio per l’economia e per la giustizia, ora più che mai tutti insieme dobbiamo difendere la nostra libertà, dobbiamo batterci con Forza Italia, perché siamo convinti che la difesa della libertà è la missione più alta, più nobile e più entusiasmante che ci sia.
E’ questa la missione principale per poter costruire il nostro Paese come un Paese dove nessuno possa temere se va al Governo il suo avversario politico, un Paese dove lo Stato e le sue istituzioni siano sentite come la casa di tutti e non invece come un nemico, come un nemico che è in agguato, un Paese dove lo Stato attraverso lo strumento fiscale non espropri i cittadini dei risparmi e dei beni che con il loro lavoro e i loro sacrifici sono riusciti a conquistarsi, un Paese dove non ci siano giudici che usino i loro poteri per eliminare gli avversari politici.
Questa è la missione che ci siamo dati a partire dal 1994, la missione per cui siano scesi in campo, la missione per cui abbiamo lottato in questi venti anni sconfiggendo il pericolo di una definitiva presa del Governo da parte di una sinistra che non ha mai rinnegato la sua ideologia e la sua storia.

Sono felice ed entusiasta di partecipare al Consiglio Nazionale personalmente ma in particolare in nome dei tantissimi amici di Forza Italia dei  18 Comuni della Provincia di Ravenna.

   Ora più che mai, tutti insiemi, siamo impegnati per difendere la nostra libertà e batterci per. Silvio e Forza Italia. Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna FORZA ITALIA