martedì 31 marzo 2015

DALLA FRANCIA LEZIONE BIS


 Premiata la coalizione di centrodestra. Le Pen trionfante, ma a quota zero. In Italia si traduce in una conferma dell’esperienza berlusconiana dal ’94 ad oggi: alleanza di centrodestra con un ‘no’ secco alla sinistra e all'estremismo. La Lega scelga la vittoria o l'inconsistenza narcisistica
La lezione francese bis è ancora più chiara della prima, di quindici giorni fa. Ci sono ragioni evidenti per riconoscere una simmetria con la nostra situazione politica. Dunque è una ripetizione molto istruttiva. Ed è iniezione di coraggio per chi non si arrende al dominio incontrastato ed accettato fatalisticamente della sinistra. A essere sconfitta è la sinistra al governo, trionfatore Hollande nel 2012 alle presidenziali, è membro eminente del Partito socialista europeo, tale quale Renzi, di cui è alleatissimo. Ci sono voluti tre anni perché risultasse chiara agli elettori l’incompetenza della sinistra a risolvere i problemi economici e di sicurezza oltre che di prestigio internazionale della Francia. Il fenomeno della destra del Front National di , Marine Le Pen manti europeista e francamente incline all’estremismo solitario, ne esce confortato dal risultato percentuale, ma è nullo in termini pratici. Zero. Guardiamo a casa nostra. governa da poco più di un anno. Questa è la differenza Renzi non da poco che spiega la differenza di consenso tra Hollande e Renzi.
Quest’ultimo si regge ancora su una bolla mediatica  che finora gli ha vellicato le guance, ma che si sta sgonfiando. Si può battere anche ora, si può battere soprattutto nella prospettiva delle future elezioni politiche: ma occorre sapergli opporre un’alternativa credibile, che sul modello francese deve veder prevalere il modello criticamente europeista, decisamente alternativo alle politiche di forti tasse e spese a pioggia della sinistra.
Il nostro centrodestra, sviluppatosi con l’inizio della seconda Repubblica, ha come motore e catalizzatore Silvio Berlusconi e la sua Forza Italia (che al tempo includeva il centro di Casini), qualcosa di assolutamente nuovo ed insieme erede del bagaglio culturale liberale, cattolico e socialista. Berlusconi ha potuto federare in modo vincente e (poi ), grazie a una sintesi LegaMsiAn dove l’elemento dominante era la “rivoluzione liberale” e moderata.

lunedì 30 marzo 2015

BERLUSCONI ALLA RISCOSSA

“Noi maggioranza di buon senso contro gli estremismI”. Italia irrilevante in Europa, semestre Renzi senza risultati
Intervento telefonico del Presidente SILVIO BERLUSCONI alla convention “Roma, l’Italia e l’Europa che vogliamo” organizzata da ANTONIO TAJANI
BERLUSCONI, NOI MAGGIORANZA BUONSENSO CONTRO ESTREMISMI
“Noi rappresentiamo quella maggioranza di buonsenso e tranquilla, ma coraggiosa non siamo portatori ne' di estremismi e disfattismi”. Lo afferma Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con la convention di Tajani. L'ex premier critica “I partiti che fanno della protesta e dello sfascio i loro portabandiera”.
BERLUSCONI, ITALIA IN UE IRRILEVANTE, SEMESTRE SENZA RISULTATI
“Siamo irrilevanti in Europa, il semestre si e' chiuso senza risultati e il nostro commissario, l'Alto rappresentate per la politica estera e' escluso dalle trattative”. Lo afferma Silvio Berlusconi alla convention di Tajani a Roma. “Tutti noi - prosegue l'ex capo del governo in una breve telefonata alla convention di Tajani - da membri del Ppe sentiamo il dovere di contribuire ai cambiamenti che si impongono per realizzare il sogno di mezzo miliardo di cittadini europei. Siamo consapevoli che l'Europa oggi non e' quella immaginata dai padri fondatori della nostra famiglia politica, oggi l'Italia e' l'ultimo vagone di un treno che marcia a rilento e sul binario sbagliato basta prendere atto dell'attuale ininfluenza dell'Italia nella politica internazionale”.
BERLUSCONI, NO AI PARTITI DELLA PROTESTA E DELL'ESTREMISMO
Silvio Berlusconi si scaglia contro i “partiti che fanno della protesta, dell'estremismo, dello sfascio e dell'antieuropeismo la loro bandiera”. L'ex premier, in una telefonata alla convention di Forza Italia all'Ergife, trasmessa da Tgcom24, spiega che Forza Italia rappresenta “quella maggioranza di buon senso e tranquilla, ma coraggiosa, che non e' portatrice di estremismi e disfattismi. Tutti noi, da membri convinti del Ppe sentiamo il dovere di contribuire ai cambiamenti che si impongono per realizzare i sogni del futuro di mezzo miliardo di persone, tutti consapevoli che oggi l'Ue non e' quella immaginata dai nostri padri fondatori”.
BERLUSCONI: NO DEMOCRAZIA MA OPPRESSIONE GIUDIZIARIA E FISCALE
“Dopo tre governi non eletti dal popolo ci troviamo di fronte a una non democrazia, che ci sottopone a una oppressione giudiziaria, fiscale e burocratica e che porta a dire al 51 per cento degli italiani che preferirebbero cambiare paese, ma noi no, noi vogliamo non cambiare paese ma cambiare il Paese e non vogliamo arrenderci a questa situazione”.
BERLUSCONI, TERRORISTI CI MINACCIANO, DA ROMA-UE NO RISPOSTE
“I terroristi ci minacciano senza che da Roma e Bruxelles sia partita una risposta. Le minacce non sono contro di noi, ma contro l'occidente e la nostra civilta' occorre cambiare passo e direzione



29 marzo 2015



domenica 29 marzo 2015

200.000 ACCESSI…………AL BLOG FORZA ITALIA PROVINCIA DI RAVENNA!!!! GRAZIE A TUTT


Benvenuto. Sei in uno spazio di proposta politica prevalentemente dedicato alla Provincia di Ravenna. vincenzo.galassini@gmail.com Tel. 347 4309838 - Ogni contributo è ben accetto.

“Il sito pdl ravenna poi Forza Italia della Provincia di Ravenna, attivo da cinque anni, ha registrato 200mila accessi. Il sito, fornisce notizie sulla provincia di Ravenna e i suoi abitanti nella visione di Forza Italia non vuol dire che abbia raggiunto la perfezione, penso sia ancor più importante  raccogliere le proposte per miglioralo” Un blog per chi crede fermamente nel nostro presidente Berlusconi fin dal 1994 e specie ora, ma crediamo in Lui  ancora in campo per difendere la democrazia. Grazie Presidente, Grazie amici del blog….Vincenzo Galassini 



sabato 28 marzo 2015

UOMO SOLO AL COMANDO

Al caos del mondo, oggi non solo insanguinato dalle guerre, ma ingarbugliato da alleanze contraddittorie, con l'unico dato certo dell'avanzata di un Islam totalitario nelle sue varie sigle e scimitarre, fa da riscontro la marcia apparentemente ormai sicura di un uomo solo al comando, il cui nome è noto. Cominciamo subito a dire che finché avremo fiato e un po’ di cervello, resisteremo e chiameremo senza preclusioni ad unirsi a noi chiunque non sia ancora incantato e rimbambito dal “cazzaro” (come lo chiama affettuosamente Giuliano Ferrara per offrirsi ad Aladino Renzi come suo genio).
Il blitz e la blindatura – Il mondo in fiamme, l'Isis galoppa e si prende Libia e Yemen. Renzi vorrebbe prendersi l'Italia con il blitz dell'Italicum 2.0. La deriva autoritaria è oggi riconosciuta da molti insospettabili. Ma la accolgono fatalisticamente. Eppure chi è troppo sicuro di sé, inciampa...
Certezze e scommesse – A Renzi manca una grande qualità per essere anche in senso machiavellico il Principe pigliatutto. Non ha il senso del fragile assetto del mondo, dell'impossibilità umana di controllare tutti i fattori. Il Duca Valentino inciampò in un disturbo intestinale, esistendo l'Imodium, oggi sono più probabili incidenti parlamentari. Esagerata confidenza nella cedevolezza di Alfano. Sottovalutazione della capacità federativa e di mobilitazione popolare di Silvio Berlusconi. Dunque. La certezza è che Renzi vuol prendersi tutto. La nostra scommessa è che non ce la farà.

venerdì 27 marzo 2015

FUMO NEGLI OCCHI E POTERE INFINITO AI MAGISTRATI. QUESTA L’ANTICORRUZIONE RIDICOLA DEL GOVERNO. MA ORMAI SE CRITICHI SEI FUORI DALA CONSESSO CIVILE


Come un assurdo pesce d’aprile, arriverà la prossima settimana il voto finale del Senato sul ddl anticorruzione, che ha iniziato ieri, con la discussione generale, il suo iter in Aula. Un provvedimento a dir poco stravagante, rispetto al quale Forza Italia, con il Presidente della Commissione Giustizia , si è detta Nitto Palma fortemente contraria.  Si tratta di un testo che manca di un progetto complessivo.  Il Presidente Palma punta il dito contro l’impianto del ddl: “In che cosa si risolve questa legge? In un semplice, anche scarsamente fantasioso inasprimento delle sanzioni.
Di fronte all’emergenza della cronaca, il governo risponde aumentando le pene, dimenticandosi però, ad esempio, che lo scandalo dell’Expò, lo scandalo del Mose, lo scandalo di Mafia capitale, lo scandalo recente dei grandi appalti sono nati in un momento in cui, dopo la legge Severino, si era addivenuti esattamente ad un inasprimento sanzionatorio, e senza porre alcuna riflessione al fatto che, a fronte di 7.500 detenuti in Germania per fatti contro la pubblica amministrazione, in Italia ve ne sono solo 230”.
Il Presidente della Commissione Giustizia continua, dicendo: “Se sono solo 230 le persone detenute in carcere, a fronte di un fenomeno corruttivo così ampiamente percepito, debbo ritenere che o non è esatta la percezione, ovvero che le indagini non sono particolarmente efficaci”.
Della serie errare è umano ma perseverare è diabolico, quando basterebbe analizzare meglio i dati per capire che certamente non è questa la strada giusta.  , sulla giustizia, ha già ampiamente dimostrato di usare due Renzi pesi e due misure.


mercoledì 25 marzo 2015

IL GOLPE 2011 C’E’ STATO, L’EX PREMIER SPAGNOLO LUIS ZAPATERO: “PRESSIONI DA USA, UE E FMI SUL BERLUSCONI E TREMONTI, VOLEVANO CAMBIARE GOVERNO


Il golpe del 2011 contro Silvio Berlusconi? C'è stato. A ribadirlo è un insospettabile, non certo tacciabile di simpatie per il leader di Forza Italia: José Luis Zapatero, socialista e all'epoca dei fatti premier della Spagna. Anche lui era presente all'ormai famigerato G20 di Cannes, dove secondo varie ricostruzioni si sarebbero consumate le trame per cambiare guida a Palazzo Chigi, passando dal Cavaliere al professore Mario Monti, decisamente più incline a far rispettare i diktat dell'Ue al nostro Paese.  La cena ristretta e le pressioni sul Cav - Dopo le rivelazioni assai rumorose dell'ex capo del Tesoro americano Tim Geithner, di un esperto analista internazionale come Edward Luttwak e i succulenti indizi disseminati dalle interviste di Alan Friedman, arrivano dunque anche le parole pesanti di Zapatero. "Berlusconi e Tremonti subirono pressioni fortissime affinché accettassero il salvataggio del Fmi - ha spiegato a La Stampa -. Gli Usa e i sostenitori dell'austerità volevano decidere al posto dell'Italia, sostituirsi al suo governo". Cosa che poi che poi puntualmente è accaduta, con le dimissioni di Berlusconi a novembre. Come ricorda Giuliano Ferrara sul Foglio, è pur vero che siamo in un'epoca in cui la sovranità nazionale spesso non è illimitata e deve fare i conti con le esigenze degli alleati e del contesto internazionale (in questo caso, l'Unione europea). Ma è altrettanto vero che a risolvere i problemi, o perlomeno a tentare di farlo, deve essere un governo regolarmente eletto (come fu quello del Cavaliere, a differenza di quanto capitato poi con Monti e pure Letta e Renzi) e con ancora pieni strumenti nelle proprie mani. Già nella sua autobiografia El Dilema, l'ex premier spagnolo aveva ricordato quella cena ristretta con Obama, Fmi e vertici Ue per pianificare "il martellamento" ai danni di Berlusconi, per spingerlo ad accettare lo stesso trattamento riservato alla Grecia. Nulla di nuovo, insomma, ma un altro inquietante tassello per disegnare il mosaico di quei mesi di tensione e pressioni, a cui si deve aggiungere la questione (ancora non del tutto chiara) dell'innalzamento esagerato dello spread e il declassamento dell'Italia ad opera delle agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch su cui sta indagando la Procura di Trani. Brunetta: "Renzi, cosa aspetti?"  -"Di cosa c’è ancora bisogno per avere una Commissione d'inchiesta sui fatti oscuri che nell'estate-autunno del 2011 portarono alle dimissioni dell'ultimo governo eletto dai cittadini: il governo Berlusconi?", è la domanda di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. Brunetta, all'epoca ministro della Funzione pubblica, torna ad alzare la voce: "Abbiamo chiesto la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del 2011, e da mesi il Pd non ne vuol sentire parlare. Un atteggiamento  inaccettabile. Che ne pensa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella?".

martedì 24 marzo 2015

JOBS ACT


I decreti che mancano? Mancano i soldi. Come volevasi dimostrare. I numeri delle assunzioni e dei nuovi contratti sono poca roba, ma sempre insostenibili per le casse dello Stato. E' la solita politica del parolaio Renzi. Ci vorrebbero davvero i tagli alle spese. Non li farà mai per timore di perdere consensi



venerdì 20 marzo 2015

TUNISI. QUATTRO MORTI SONO POCHI PER SMUOVERE IL GOVERNO RENZI. L’ISIS NON SPAVENTA “IL BOMBA”


Diciassette morti e una quarantina di feriti. E’ questo il bilancio, “definitivo” assicura il premier tunisino Habib Essid di un sanguinoso attacco al museo del Bardo di Tunisi per mano di una cellula jihadista molto probabilmente collegata all’Is. Fra le vittime anche quattro turisti italiani (più di una decina invece sono rimasti feriti in modo più o meno grave) sono rimasti feriti nell’attentato compiuto oggi a Tunisi da un commando terrorista, molto probabilmente collegato Qualche ora fa – ha ricordato Renzi – un attentato la cui matrice è facilmente riconducibile a un determinato tipo di minacce ha provocato la morte di alcune persone e il ferimento di altri, in un luogo simbolico, un museo, un luogo di cultura di un paese islamico moderato, a poca distanza da un altro luogo simbolico, un Parlamento. Prima di tutto il pensiero va alle vittime, alle loro famiglie, ai feriti. Non siamo nelle condizioni di ufficializzare il numero dei morti e degli italiani coinvolti. Laddove si cerca di aggredire le istituzioni democratiche (??????), la cultura, la moderazione – ha detto Renzi – in qualche misura si colpisce ciascuno di noi. Diamo il nostro convinto sostegno al governo tunisino, affinche’ possa uscire da questa situazione. L’Italia è e sarà al suo fianco”.
E intanto continuiamo a traghettarli a nostre spese e portarceli in casa, mantenendoli e lasciandoli in libertà a commettere crimini che poi restano impuniti. La nostra politica sull’immigrazione non si cambia.
Continua così Renzi con ‘sto mare nostrum de noantri.



giovedì 19 marzo 2015

BERLUSCONI : ISRAELE PARTE ESSENZIALE DEL NOSTRO MONDO


"Il successo di Benjamin Netanyahu alle elezioni in Israele è per noi un'ottima notizia. Premia il coraggio e la determinazione del premier israeliano nel difendere le ragioni della sicurezza del suo paese contro il terrorismo e i pericoli dell'estremismo islamico. Ma premia anche la sua politica economica liberale, che ha fatto di Israele il 'paese delle start up', favorendo la crescita economica e tecnologica dello Stato ebraico". Lo scrive in una nota il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Mi congratulo con il Primo Ministro e con tutto il popolo israeliano, di tutte le opinioni politiche e di tutte le appartenenze etniche e religiose - aggiunge Berlusconi - che ieri ha vissuto una grande giornata di democrazia e di libertà. Ci piace confermare ancora una volta che Israele è parte essenziale del nostro mondo, del mondo occidentale, e la sua sicurezza è per noi una assoluta priorità"



mercoledì 18 marzo 2015

BERLUSCONI NON POTEVA NON SAPERE. RENZI PUO’ NON SAPERE NE’ CAPIRE UN C..ZO.


Ercole Incalza, storico dirigente del ministero dei Lavori pubblici, è stato arrestato. Quattro persone sono finite in carcere o ai domiciliari: oltre a Incalza, l’imprenditore Stefano Perotti, il presidente di Centostazioni spa (Gruppo Fs) Francesco Cavallo e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza, questi ultimi due ai domiciliari.
Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i lavori coinvolti, le principali nuove tratte ferroviarie italiane, in particolare l’Alta velocità, il Palazzo Italia di Expo, l’autostrada Orte-Mestre.
Agli indagati dell’operazione “Sistema”, 51 in tutto (tra loro Rocco Girlanda, sottosegretario alle Infrastrutture nel governo Letta), vengono contestati i reati di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la Pubblica amministrazione. Le perquisizioni hanno toccato la Struttura di missione per le Grandi Opere presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e gli uffici di diverse società, tra cui Rfi (Rete Ferroviaria Italiana, controllata da Ferrovie dello Stato), Anas international Enterprise, Ferrovie del Sud Est Srl, Consorzio Autostrada Civitavecchia- Orte-Mestre, Autostrada regionale Cispadana Spa, Autorità portuale Nord Sardegna.
A Berlusconi non sarebbe stato concesso di ‘non sapere’ della corruzione all’interno del suo governo, mentre al Ministro Lupi e a Renzi è permesso di ‘non sapere’ anche questo centesimo caso che sta esplodendo nel suo governo.



martedì 17 marzo 2015

BRUNETTA INCONTRA COMITATO ‘NO IMU’ : FI IN CAMPO, RIPRISTINARE L’ ESENZIONE


Il presidente dei deputati di Forza Italia, , ha incontrato Renato Brunettaquesta mattina, presso gli uffici del gruppo parlamentare a Montecitorio, una delegazione, guidata da Giulio Marini (già senatore di Forza Italia e deputato Pdl, nonché ex sindaco di Viterbo), di amministratori locali e rappresentanti delle associazioni del comparto agricoltura, giunti a Roma per la manifestazione “No Imu Agricola”. La protesta delle associazioni in merito al nuovo sistema dell'imposta municipale sui terreni agricoli interviene nel giorno in cui il ddl di conversione del decreto-legge recante “misure urgenti in materia di esenzione Imu” approda in Aula alla Camera.  Agricoltori e allevatori di tutta l'Italia protestano giustamente in tutte le piazze contro quella che è una vera e propria patrimoniale sui possedimenti agricoli. La materia è di rilevante drammaticità per l'intero Paese, ed è stata trattata con spregiudicatezza dal governo che, con incompetenza, ha deciso di vessare gli agricoltori, con conseguente crollo del mercato immobiliare e agricolo, incidendo sui futuri equilibri del settore (tra l’altro solo per reperire circa 350 milioni utili a coprire gli oneri del “famoso” bonus degli 80 euro).
“Nei passaggi che negli ultimi mesi hanno riguardato l’Imu agricola – ha sottolineato Renato BrunettaForza Italiasi è sempre espressa a favore della totale esenzione per i terreni agricoli. Giudichiamo questa tassa inaccettabile. Fino a quando eravamo in maggioranza abbiamo sempre scongiurato questo rischio. Poi chi è arrivato ha deciso diversamente. Per quanto ci riguarda l’impegno continua e abbiamo le carte in regola per far sentire la nostra voce. Al momento il governo sembra miope e molto probabilmente andrà avanti per la propria strada.
Faremo battaglia in Aula a Montecitorio e comunque concentreremo la nostra azione politico-parlamentare anche in futuri provvedimenti. Abbiamo un grande obiettivo da raggiungere: ripristinare la totale esenzione dell'Imu per il settore agricolo”.



lunedì 16 marzo 2015

ORA IL PARLAMENTO FACCIA LUCE SUL COMPLOTTO. COSI’ IL CAVALIERE HA SCONFITTO LA TENAGLIA POLITICO-GIUDIZIARIA


Nessun grande vecchio, nessun burattinaio, ma solo interessi, politici ed economici, da parte dei soliti poteri forti e marci, da parte delle solite forze politiche ideologicamente e intrinsecamente golpiste, che non disdegnano di usare la magistratura e le potenze straniere per far fuori gli avversari. Un’antica e perversa tradizione italica.
Che cosa è successo al nostro paese dal 2009 in poi? I fatti li conosciamo. Si è passati dal massimo consenso di un presidente del Consiglio nell’Italia repubblicana (25 aprile 2009, Berlusconi in Abruzzo dopo il terremoto dell’Aquila, a Onna), allo scatenamento di campagne di stampa scandalistiche, seguite e attorcigliate ad attacchi giudiziari. Il tutto coronato da un assalto della speculazione internazionale al debito sovrano del nostro Paese. Una vera e propria morsa, da non lasciare scampo.
Fatti seguiti dall’imposizione di dimissioni al presidente legittimo Silvio Berlusconi, incolpato della piega drammatica degli eventi passati sotto la categoria “spread”, sostituito da un uomo non eletto da nessuno, fossero pure i vicini di ballatoio, alla presidenza del Consiglio, Mario Monti.
Quindi elezioni nel febbraio 2013, grazie alla reazione di Berlusconi. Poi ancora altri due capi del governo promossi da Giorgio Napolitano senza che fossero indicati dagli elettori: Enrico Letta e Matteo Renzi. Mentre il leader riconosciuto dei moderati veniva prima condannato in un processo farsa e poi estromesso dal Senato. 8

LA SPECULAZIONE MEDIATICO-GIUDIZIARIA
Che tutto tendesse a eliminare Silvio Berlusconi, creando una specie di Comitato di Liberazione Continentale contro di lui, era già percepibile nell’autunno del 1994. Ma conosciamo tutti la storia di vent’anni e di una cinquantina di processi e più.
Ripartiamo allora da una data precisa, il 25 aprile 2009, per capire che un modo per far fuori Berlusconi bisognava in tutti i modi trovarlo. E con tutti i mezzi. Costi quel che costi. Berlusconi riscuote troppo consenso, e la sinistra questo non glielo perdona. Non glielo perdonerà mai.
Quel 25 aprile del 2009 avevamo conquistato il cuore degli italiani, anzi più in là. Berlusconi, con la sua capacità di azione e di organizzazione, dinanzi alla tragedia del terremoto dell’Aquila e dell’Abruzzo, aveva capovolto troppi luoghi comuni in patria e all’estero per passarla liscia.
BERLUSCONI RISCUOTE TROPPO CONSENSO: BISOGNA FARLO FUORI. 25 APRILE 2009



sabato 14 marzo 2015

RICOMINCIA LA RISCOSSA


Basta Palazzo, torniamo tra la gente! Via il gesso, e tutela di ideali e interessi dell’Italia migliore. Il ceto medio siamo noi. Berlusconi il giovane. Perché questa sentenza cambia tutto. I minimizzatori e i riduzionisti esprimono la paura non del ritorno ma del nuovo. Opposizione dura e alternativa di popolo. Alleanza competitiva nel centrodestra. Uniti si vince CAMBIATO TUTTO.

giovedì 12 marzo 2015

OGGI E’ UNA BELLA GIORNATA. ORA DI NUOVO IN CAMPO CON FORZA ITALIA


Finalmente la verità. Oggi è una bella giornata per la politica, per la giustizia, per lo stato di diritto.
Non avendo mai avuto nulla da rimproverarmi, ero certo che le mie ragioni sarebbero state riconosciute. Rimane però il rammarico per una vicenda che ha fatto innumerevoli danni non solo a me, alla mia famiglia e alle altre persone innocenti coinvolte, ma a tutti gli italiani, alla vita pubblica del nostro paese e alla nostra immagine nel mondo. Ringrazio gli avvocati che mi hanno assistito, le persone care, i miei amici e collaboratori che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto in questi anni. Ringrazio i leader politici di tutto il mondo, e i milioni di italiani di tutte le fedi politiche, che mi hanno testimoniato stima e rispetto e che non hanno creduto al fango che è stato gettato addosso alla mia persona ma anche alle istituzioni della Repubblica.  Ringrazio naturalmente i magistrati che hanno fatto il loro dovere senza farsi condizionare dalle pressioni mediatiche e dagli interessi di parte. Quello che in altri paesi sarebbe scontato in Italia è una prova di coraggio e di indipendenza che merita rispetto e ammirazione.
Ora, archiviata anche questa triste pagina, sono di nuovo in campo per costruire, con Forza Italia e con il centrodestra, un’Italia migliore, più giusta e più libera.



mercoledì 11 marzo 2015

PROCESSO RUBY, PERSECUZIONE SENZA PROVE: LA CASSAZIONE CONFERMA L’ASSOLUZIONE DI SILVIO BERLUSCONI.


Cinque anni di inchieste e di processi, che hanno trascinato Berlusconi sul banco degli imputati con accuse pesanti, e hanno trasformato il bunga bunga in una barzelletta mondiale: ma tutto era su reati mai commessi e che esistevano solo nelle tesi d’accusa della Procura di Milano
Silvio Berlusconi resta assolto dal processo Ruby. La Sesta sezione della Cassazione ha deciso di confermare la sentenza che nel luglio scorso assolse il Cavaliere con formula piena nel processo di appello per il caso Ruby. Nell'ultima arringa, il Procuratore generale della Cassazione, Edoardo Scardaccione, ha chiesto di annullare interamente la sentenza del secondo grado. Secondo il magistrato, Berlusconi sarebbe stato colpevole sia del reato di concussione ai danni del capo di gabinetto della questura di Milano, Piero Ostuni, sia del reato di utilizzo della prostituzione minorile, a proposito del rapporti con Ruby.
Il secondo grado - I giudici del tribunale di Milano avevano assolto Silvio Berlusconi dall'accusa di concussione e prostituzione minorile per i quali i pm avevano chiesto in tutto sei anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. A proposito della telefonata in questura, per i giudici non c'è stato reato di concussione perché l'allora presidente del Consiglio non minacciò i funzionari che trattenevano Ruby nè ha provato a corromperli. Per quanto riguarda invece l'accusa di prostituzione minorile, per quanto certo che ci furono "atti di natura sessuale retribuiti" tra il padrone di casa di Arcore e Ruby, secondo i giudici non è stato provato che Berlusconi conoscesse la vera età della ragazza.


sabato 7 marzo 2015

LA BOLLA DI RENZI


Renzi ha voluto dimostrare una volta di più di quale pasta politica sia fatto. Una pasta di sapone, buona per gonfiare le bolle. I suoi consensi sono fondati sul lavaggio e il tinteggio delle coscienze costruito grazie a un accompagnamento mediatico da paggetti al matrimonio della principessa Sissi. Tutto questo è concentrato nell’intervista data all’“Espresso”. Dice: “stiamo facendo un grandissimo lavoro”. I risultati? Boh. Non ci sono. Il risultato di un anno secondo Renzi è ancora Renzi, che vuole riformare il Partito democratico, diventare più bravo nel narrare se stesso come re di questo Paese pieno di draghi che vuole sconfiggere.



mercoledì 4 marzo 2015

CENTRALITÀ DI FORZA ITALIA

 Verrà il 9 marzo e tornerà la centralità di Forza Italia. Riprendere l’iniziativa politica di idee di presenza con la ritrovata libertà di Silvio Berlusconi. Questa è la sola prospettiva di rinascita per l’Italia. La Lega ottimo, indispensabile alleato. Fondersi in Partito della Nazione di destra con la Lega significherebbe oggi essere ospiti di Salvini-Casa Pound. E lasciare la partita della politica ai due Mattei. No, grazie
In questo momento la politica di Forza Italia, a fidarsi dei politologi, sembra essersi ridotta alla chimica, o forse all’alchimia. Un frullato di alleanze, aggiungi questo, togli quello. Versiamo il nostro vino in un bicchiere nuovo. Ecc. Non funziona così. La nostra essenza rivoluzionaria e moderata, impressa da Silvio Berlusconialla sua creatura sin dal 1994, è anzitutto una sorgente in sé e per sé di vita politica nuova. Prima è venuta l’iniziativa politica: le alleanze sono state determinate dalla forza attrattiva di una proposta.
Oggi “Il Giornale” ha lanciato, per la penna sempre interessante del vicedirettore , nella posizione principe Salvatore Tramontano dell’editoriale, un’idea. Un Partito della Nazione di destra. Un patto (che nel titolo diventa Berlusconi-Salvini) che Salvini-Berlusconi consenta a entrambi di levarsi la rispettiva casacca e di dotarne di una nuova la loro squadra.



lunedì 2 marzo 2015

MISTER HYDE. NOI NON CAMBIEREMO PELLE E CUORE PER SEGUIRLO

Economia – E' ufficiale. L'Istat certifica il crollo del Pil italiano e l'aumento delle tasse di Renzi-Padoan. Siamo sotto il reddito dell'anno 2000, e il 2014 ha visto un ulteriore incremento della pressione fiscale, salita nel 2014 al nuovo record del 43,5%. Alla base di tutto la crisi dell'edilizia indotta dall'ideologia che punisce il ceto medio
A Trani il processo del secolo – La Commissione di inchiesta parlamentare sui fatti dell’estate-autunno del 2011 è ormai ineludibile. Si è aperto il vaso di Pandora, dalle carte del processo di Trani sono emersi troppi dati oscuri e inquietanti. Rischia di essere il processo del secolo
Perché governo e Mef non si sono costituiti parte civile? – I 2,5 miliardi sono la punta dell’iceberg. Calcolando i costi dello spread e l’impoverimento delle famiglie parliamo di danni di centinaia di miliardiE di fronte a tutto ciò, governo e Tesoro non ritengono di costituirsi parte civile? Renzi e Padoan, devono spiegare perché non l’hanno fatto.
. La politica non è l’arte di fare promesse  Della Lega fa' ciò che vuoi, ma la spina dorsale del centrodestra non è in tuo potere scalpellarla a tuo gusto. Non si regala all'estrema destra l’identità di un Popolo che si riconosce nei valori liberali e cristiani. Cavalcare la rabbia, caro Salvini, paga. Lo sappiamo. Ma ti sei mai chiesto quale moneta andresti a riscuotere? Ti sei mai chiesto quale tasso di interesse dovresti pagare? L’esperienza di Tsipras parla chiaro: se prometti la rivoluzione e ti pieghi al primo diktat fai la fine del parolaio. La politica non è l’arte di fare promesse, ma di mantenerle.
Salvini, è tempo di decidere – Ora spetta a te, Salvini. Sta a te scegliere da quale parte della storia stare. Sta a te decidere se ripercorrere la strada battuta da tutti i leader passati e presenti della sinistra o se invece riprendere la rotta insieme. Sta a te scegliere se chiuderti dietro i tuoi veti o marciare uniti verso il recupero dei nostri voti di sempre. Il tempo di decidere è venuto, Salvini.

domenica 1 marzo 2015

MATTEO IL LEGHISTA TORNI SE STESSO, RINUNCI AL RUOLO DI MISTER HYDE. NOI NON CAMBIEREMO PELLE E CUORE PER SEGUIRLO

Caro Matteo Salvini, che hai dato a Renzi del servo sciocco dell'Europa, non fare il servo del servo, e alleati con noi, riconoscendo il ruolo federativo di Berlusconi. Perché con l'estremismo e la violenza del linguaggio si tradiscono i moderati e si dà in mano l'Italia alla sinistra per chissà quanto tempo. Le nostre proposte costruttive nelle interviste di Toti e Gelmini. Intanto a Trani si svela come Monti fu complice passivo e beneficiario politico della rapina di 2,5 miliardi di euro da parte della banca americana proprietaria dell'agenzia che ci declassò manipolando il mercato, e Renzi non ha voluto costituirsi come parte civile

Non ci scandalizza il linguaggio, Grillo ci ha abituati ai vaffa. Ma proprio questa parentela nei metodi. Il raschiare la rabbia, farne una spuma e pensare che in questo modo si possa aggregare la gente perbene di questo Paese, che ripudia lo statalismo, che non sopporta Renzi il parolaio, e vuole mandarlo via ma non a costo di cambiare il proprio dna per adeguarlo all'estremismo lepenista. Non è così importante Renzi da indurci a cambiare pelle e cuore.
Ci ripensi Matteo Salvini. Sappiamo che non è così. Come dice Giovanni Toti ritorni stabilmente nella persona che abbiamo imparato ad apprezzare, e cioè il dottor Matteo Jekyll rinunciando alla trasmutazione in mister Hyde.
Salvini con la Lega aderisca con Berlusconi al Comitato di liberazione nazionale da Renzi e dai suoi cari. Maurizio Belpietro su “Libero” ha esposto il piano di lungo periodo del Matteo bis. Punta a un bipartitismo.  Non vuole alleanze, ma cannibalizzare le formazioni storiche del centrodestra, dichiarando morto Berlusconi e Forza Italia, obbligandola nel frattempo a cedere ai suoi veti.
Questo piano prevede la sconfitta, gioca al tanto peggio tanto meglio. Significa sacrificare e regalare al renzismo le regioni e poi l'Italia, così che gli italiani soffrano molto, e diventino estremisti per poi scoprire in Salvini il Salvatore.
La politica per noi è un'altra cosa, non è il cinismo di mandare un popolo a patire il rigore della sinistra così diventa meglio conquistabile.
Anche come calcolo machiavellico è sbagliato. Il potere logora chi non ce l'ha, e il combinato disposto di Italicum 2.0 e riforma costituzionale, rischia di cementare gli assetti di potere per un sacco di anni, fino alla rovina dell'Italia e oltre.
Caro Matteo, che hai dato a Renzi del servo sciocco dell'Europa, non fare il servo del servo, e alleati con noi, accettando il ruolo federativo di Berlusconi.
ROMA, LA PIAZZA DI SALVINI VISTA DALL’ALTO

Piazza del Popolo vista dall'alto e tra la gente nelle ore della manifestazione della Lega.
30.000 per la questura ......eravamo così tanti che la piazza che ci era stata assegnata era troppo piccola per tenerci tutti……