mercoledì 30 dicembre 2015

SEDI E SPRECHI: L’INQUINAMENTO E L’UNIONE EUROPEA.


 Il pm1O e polveri  conosciute e forse anche sconosciate alla scienza stanno facendo morire molte Persone per crisi respiratorie. Targhe pari o dispari a seconda dei giorni stanno facendo impazzire i con concittadini delle grandi citta ma ... l'aria, la nebbia, sono comunque sempre le  stesse anche nelle campagne e nelle periferiei. Ogni giorno mi chiedo perché  qualcuno come il nostro Sindaco non organizza una bella  manifestazione contro la gestione, davvero paradossale, della Unione Europea. Le tre sedi degli uffici della Unione Europea sono qualcosa che personal mente ritengo non sia morale continuare a pagare. Si sono riuniti in Francia per prendere provvedimenti per salvare  il pianeta dall'inquinamento: bene, cominciamo ad eliminare la vergogna di  tre sedi per la Unione Europea: Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. Al di là  dei costi stimati (al ribasso) in un miliardo e quattrocento milioni l'anno che noi cittadini dobbiamo sborsare senza  alcun ritorno TROPPE SEDI benefico,  anzi questi signori con i loro traslochi di  persone, faldoni su tir, da Bruxelles a Strasburgo immettono nell'aria 19^mila tonnellate di C02. Il vezzo di trasferire  per quattro giorni al mese la sede comporta lo spostamento di 754 deputati con  i relativi assistenti, funzionari e tonnellate di pratiche trasportate su tir per 450 Km. Non sarebbe ora che almeno noi dicessimo basta a questa abitudine deleteria per l'ambiente di tutti e per i nostri portafogli? Vassalli, valvassori e valvassini sono ancora nello stesso ordine  della piramide di potere che ci vede sempre ultimi, senza voce in capitolo. La sovranità  del nostro Stato, che dovrebbe essere libero ed indipendente, non è che  un ricordo sbiadito dall'alterigia, dalla prepotenza di chi in Europa ci sovrasta  e ci schiaccia. Ma perché chi è al Governo permette tutto ciò?  Per l'Unione Europea noi italiani siamo sempre in  regime di infrazione per qualche motivo, ora coi migranti (eppure ci costano tanto!!!) e con il salvataggio delle banche. Ma, pensando alla nostra posizione  geografica, vien da pensare che siamo veramente bravissimi nell'accoglienza.  Altri europei come i danesi, ad esempio,  hanno pensato che se accolgono i siriani  questi devono dare loro tutti i gioielli  che posseggono. Se noi avessimo ventilato un'idea del genere saremmo finiti  alla gogna e additati da tutta l'Europa  come mostri. I tedeschi, i portoghesi  hanno salvato le loro banche come meglio credevano e nessuna infrazione è stata posta a loro carico. Ma, allora noi  siamo il bancomat dell'Unione Europea: fra multe e interessi sul debito ci spolpano e noi... sempre zittì.  Annadele Assirelli 

DOPO IL DISASTRO DELLE COOPERATIVE FRIULANE, INSABBIATO POLITICAMENTE E SUI GIORNALI DA RENZI E SERRACCHIANI, MOLTI TEMONO PER I RISPARMI INVESTITI – BANKITALIA COME AL SOLITO SI È SVEGLIATA TARDI E HA PERMESSO CHE UNICOOP TIRRENO RACCOGLIESSE 1,2 MLD TENENDO IN CASSA SOLO 200 MLN


Da un giorno all’altro, gli oltre 20mila soci prestatori delle Coop friulane hanno appreso di non poter ritirare le somme depositate nei cosiddetti “prestiti sociali”. Un deposito che molti soci considerano un “investimento”, piuttosto che un “finanziamento”. Ed è proprio questo l’equivoco di fondo che non consente ai soci di percepire i rischi…  Uno dei tonfi più recenti è stato quello di Cooperative Operaie e Coop Carnica in Friuli Venezia Giulia, travolte da un terremoto finanziario e giudiziario che ha fatto perdere a 20mila soci pensionati circa 130 milioni di euro di libretti e azioni.  In tutto nelle coop ci sono circa 15 miliardi di euro, di cui 12 solo nelle nove grandi cooperative di consumo, come riporta il Sole 24 ore

lunedì 21 dicembre 2015

LA RITIRATA DEL CALIFFO

Nel 2015 l'Isis ha perso il 14% dei suoi territori. Fondamentali i bombardamenti russi e l'avanzata dei peshmerga
Matteo Carnieletto  Fondato nel 2004, lo Stato islamico è entrato nella nostra quotidianità soltanto un anno fa, nel 2014, quando Jihadi John decapitò, il 19 settembre di quell'anno, il fotoreporter americano James Foley. L'Isis è stato a lungo tempo sottovalutato, come ha ammesso lo stesso Obama. Il 2015 ha rappresentato però un punto di svolta nella lotta contro i terroristi dell'Isis, soprattutto grazie all'intervento russo in Siria. Secondo quanto emerge da uno studio condotto dagli esperti del centro britannico di studi militari Ihs Jane's, nel corso di quest’anno lo Stato Islamico ha perso il 14% dei territori che controllava in Siria e in Iraq alla fine del 2014 pari a 12.800 chilometri quadrati. Allo Stato islamico, però, rimarrebbero ancora 78mila chilometri quadrati. Le zone in cui lo Stato islamico ha subito maggiori perdite sono quelle al confine siro-turco (dove i miliziani vengono martellati dalle bombe russe) e quelle dove sono attivi i peshmerga dell'Ypg. Qui sono stati colpiti i corridoi per i rifornimenti e le esportazioni clandestine di petrolio da parte dei terroristi. Un'altra perdita molto grave per lo Stato islamico potrebbe avvenire nel corso delle prossime ore. Secondo le informazioni diffuse dai media iracheni, infatti, l'esercito di Baghdad si starebbe preparando a liberare Mosul, la roccaforte dello Stato islamico. Sulla città delle bandiere nere sarebbero stati lanciati volantini per rassicurare la popolazione e annunciare la prossima liberazione. Sui fogli si invitavano gli abitanti a collaborare con le truppe regolari e ad allontanarsi da ogni obiettivo militare, che potrebbe essere colpito in qualsiasi momento.

domenica 20 dicembre 2015

ECCO LE DODICI DOMANDE A CUI LA BOSCHI NON HA RISPOSTO

Ci sono dei punti oscuri che il ministro per le Riforme non ha chiarito al paese e ai risparmiatori truffati
Domenico Ferrara - Il vestito era sobrio, la dialettica elegante, il discorso carismatico. I commenti nei confronti di Maria Elena Boschi si sprecano e sono per la maggior parte un profluvio di complimenti e lusinghe. Al netto di tutto questo - ché alla fine estetica, prossemica e retorica dovrebbero contare meno della sostanza - ci sono dei punti oscuri che il ministro per le Riforme non ha chiarito in Aula e al paese. Omissioni volute o no che sarà pure il caso di elencare e far presenti, non sia mai che possano trovare una risposta chiara non tanto per la stampa quanto per i poveri risparmiatori che al momento non si trovano un euro in tasca.
  1. Come mai suo padre nonostante sia stato sanzionato dalla Banca d'Italia come membro del Cda ha ottenuto la nomina di vicepresidente, tra l'altro tre mesi dopo il suo insediamento al governo?
  2. Chi ha inserito nel decreto e perché un comma che rende complicato agire nei confronti dei vertici dell'istituto di credito e quindi nei confronti anche di suo padre?
  3. Perché ha detto che suo padre è stato eletto nel 2014 e non ha ricordato che invece è entrato nel cda della banca nel 2011?
  4. Come dimostrano alcuni documenti pubblicati da Libero, lei è interventua sulla stesura del decreto. Perché non si è fatta da parte?
  5. Perché non ha chiarito se era presente o meno nei Cdm che hanno varrato i decreti sulle banche?
  6. Perché ha partecipato al Consiglio del 10 settembre, quello che ha incardinato i decreti legislativi di ricezione della direttiva europea sul bail-in che inasprito le condizioni per avviare l'azione di responsabilità per gli amministratori di banche in risoluzione tra i quali suo padre?
  7. Perché ha partecipato alla conferenza dei capigruppo finalizzata a calendarizzare alla Camera il decreto popolari?
  8. Come mai si è passati dal ddl al decreto d'urgenza sul Salva Banche? Che fretta c'era?
  9. È normale che il ministero dell'Economia e il governo non fossero al corrente del dissesto economico in cui versava Banca Etruria sebbene il decreto Salva Banche sia stato varato 18 giorni prima del suo commissariamento?
  10. Perché non ha detto nulla sul procuratore di Arezzo Roberto Rossi consulente del governo e titolare dell'inchiesta su banca Etruria?
  11. Come mai non ha detto nulla su Giuseppe Fanfani, membro del Csm che ha autorizzato l’incarico del procuratore Rossi nonché titolare ad Arezzo dello studio che da sempre difende Banca Etruria?
  12. Perché, come ricorda Gian Maria De Francesco sul Giornale, non ha detto nulla in merito a “operazioni con parti correlate”, cioè debiti e soprattutto crediti di Etruria con gli amministratori, loro parenti e società collegate (eccezion fatta per il mutuo ipotecario concesso al fratello di cui non è stato reso noto l'importo)?. Sarebbe stato interessante saperlo poiché il salvataggio della banca ha evitato la liquidazione che avrebbe imposto il rientro dei fidi. E questo, sì, sarebbe stato conflitto di interessi

giovedì 17 dicembre 2015

DEBITO PUBBLICO A 2.212MILIARDI DI EURO. RECORD RENZI

Paolo Savelli - Ottobre 2015, debito pubblico a 2.212 miliardi di Euro...ad agosto era di 2.192 miliardi a luglio di 2.185. In 4 mesi l'aumento è stato di 27 miliardi. Tutto questo a fronte dell'incremento delle entrate tributarie e di una congiuntura economica di ripresa internazionale che ha abbattuto anche il famigerato SPREAD che tanto contribuì, alzandosi all'improvviso, alla caduta di Berlusconi, perché, ricorderete, il debito pubblico italiano era insostenibile e i mercati ci punivano. E per salvare l'Italia ci volevano Monti e l'Austerità e poi Letta e infine Renzi, quest'ultimo perché era #lavoltabuona...e sapete a quanto ammontava il debito pubblico quando il famigerato Silvio Berlusconi si dimise? 1.904 miliardi.

mercoledì 16 dicembre 2015

IL CORDINATORE REGIONALE DI FORZA ITALIA: “FI ESCA DALL’ISOLAMENTO”. MA I REPONSABILI NON SONO PALMIZIO E FANTINELLI, CHI SONO GLI ALTRI CHE NESSUNO CONOSCE, FINALMENTE LI CONOSCEREMO?





Il parlamentare azzurro alla Dire: "A Ravenna Forza Italia risulta isolata, da sola. Se entro metà gennaio le cose non cambieranno, dovrò intervenire personalmente"
Massimo Palmizio, parlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia avverte la compagine locale del partito: "Forza Italia esca dall'angolo e torni protagonista nello scacchiere pre-elettorale di Ravenna. Altrimenti dovrò intervenire personalmente".  Palmizio è infatti abbastanza preoccupato dalla situazione che si va delineando in città con l'asse tra Lega nord e Lista per Ravenna, e l'alleanza tra Fratelli d'Italia e la Pigna. In questo schema "Forza Italia risulta isolata, da sola... E allora- spiega Palmizio – Coordinatore regionale dal 5.1.14- parlando alla 'Dire'- se entro metà gennaio le cose non cambieranno, se permanesse questo isolamento, allora dovrò intervenire personalmente e trovare io una soluzione". FINALMENTE  CONOSCEREMO I RESPONSABILI PROVINCIALI DI FORZA ITALIA, VISTO CHE DAI SITI DI FORZA ITALIA I RESPONSABILI SONO SOLO PALMIZIO E FANTINELLI, CHI SONO GLI ALTRI RESPONSABILI CHE DEBBONO INTERVENIRE O  SONO SOLO LORO DUE???








martedì 15 dicembre 2015

LEOPOLDA, UNA NOIA MORTALE. UNA INCREDIBBILE FOTO: RICORDATE BERLUSCONI,FACEVA SCANDALO ORA TUTTI ZITTI


Alla Leopolda, la kermesse del renzismo, ci si annoia. E pure parecchio. Tra chiacchiere e grandi discorsi, il rischio è quello di addormentarsi. E tale rischio pare averlo corso niente meno che il promotore, nonché premier, nonché segretario del Pd, mister Matteo Renzi. Guardatelo in questa foto rilanciata su Twitter da Nonleggerlo: in primo piano uno sfocato Graziano Delrio, e sullo sfondo, ben a fuoco, ecco Renzi. Occhi chiusi e bocca spalancata. Sta dormendo...?


lunedì 14 dicembre 2015

BANCHE, BERLUSCONI: “RISCHIAMO UN’ALTRA CRISI COME QUELLA LEHMAN BROTHERS”


Berlusconi lancia l'allarme: "Dal caso banche c’è il pericolo di un crollo di fiducia con conseguenze imprevedibili, una spirale negativa". Di fronte al "nemico" del terrorismo "Renzi non si assume nessuna responsabilità e ciò significa non comprendere nulla dell’attuale situazione".

Lo afferma Silvio Berlusconi in collegamento con il I Congresso dei Popolari per L’Italia e sottolineando come "utin ha ragione: serve l’intervento di una coalizione tra Europa, Cina, Usa, Paesi arabi e con il coordinamento dell’Onu", altrimenti "non si potrà mai vincere questa sfida globale". Berlusconi affronta diversi temi durante il suo intervento. Uno su tutti quello sulla sicurezza. Gli italiani da tempo devono fare i conti con furti e violenze all'interno delle loro case. Ladri e banditi hanno riempito le cronache delle ultime settimane. Qualcuno ha anche provato a difendersi sparando come nel caso di Sicignano, il pensionato che ha ucciso un ladro. "Nessuno deve poter condannare chi si difende come può. Se uno è costretto a sparare per difendersi in casa, la colpa è dell’aggressore ma anche dello Stato. Serve introdurre in maniera chiara il diritto alla difesa in casa propria, come negli Usa". Poi Berlusconi affronta il tema delle banche che hanno polverizzato i risparmi degli obbligazionisti: "Dal caso banche c’è il pericolo di un crollo di fiducia con conseguenze imprevedibili, una spirale negativa che potrebbe somigliare in piccolo a quella generata dal fallimento della Lehman Brothers". Infine Berlusconi ha parlato anche dei prossimi appuntamenti elettorali. Per le amministrative, Berlusconi vuole riunire i moderati: "L’unità dei moderati è condizione per vincere, per battere la sinistra, per evitare all’Italia uno scenario da incubo: la scelta tra Renzi e Grillo, ovvero tra la prepotenza e il nulla e tra l’incapacità e la follia. Che Dio ci scampi da tale scelta". Infine l'appello: "Per cambiare l’Italia bisogna essere uniti, e noi vinceremo insieme a cominciare dalle prossime amministrative, dove il vostro contributo di idee e di lavoro sarà molto importante. Con voi dobbiamo lavorare per ridare seria motivazione ai troppi italiani delusi da questa politica, sono più della metà degli elettori", spiega il leader FI ribadendo l’obiettivo di "una grande crociata per libertà e democrazia".



venerdì 11 dicembre 2015

PILLOLE di Vincenzo Galassini “BANCHE, STEPRA?”

Le banche delle regioni rosse Emilia, Toscana, Marche dopo il crac finanziario sono state salvate direttamente o indirettamente dal governo Renzi, chi rimarrà incastrato, come sempre sono i clienti con i loro risparmi, non entro nel merito della questione giuridica, certamente i veri responsabili come sempre non ne risponderanno davanti alla magistratura.
Una riflessione nasce pensando quanto capitato e sta capitando in provincia di Ravenna con STEPRA, ha creato un buco finanziario di oltre 30 milioni, sanato dalle banche locali e nazionali su richiesta del potere della sinistra locale. Nessun cliente rimarrà incastrato, ma le notevolissime risorse impegnate saranno tolte al credito delle imprese e famiglie ravennati. Nessun responsabile politico locale paga, auspico solo che le banche salvatrici, anche locali, nel tempo non abbiano bisogno di essere salvate, le citate in precedenza dal governo, direttamente o indirettamente.
Così succede nelle rosse regioni i responsabili amministrativi e politici si salvano sempre e si santificano. Povera Ravenna, povera Italia. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

lunedì 7 dicembre 2015

OPPOSIZIONE AL REGIME E PER IL FILOTTO DI AMMINISTRATIVE E REFERENDUM


A proposito di tivù. Ieri Berlusconi con un'intervista al Tg5 ha mostrato di essere pronto a una campagna che è destinata a consentirci di tornare ad essere il primo partito italiano. Insomma, per cambiare l'Italia: “Forza Italia deve arrivare oltre il 20% e il centrodestra deve essere unito”.
I contenuti politici toccati dal nostro leader hanno indicato i capitoli prioritari della nostra futura azione. Opposizione al regime: “Ma di quale democrazia parliamo? In 20 anni abbiamo subito 4 colpi di Stato... Abbiamo un premier che si regge sul voto di senatori eletti dal centrodestra, che hanno tradito i loro elettori. Abbiamo un premier che si è cambiato la costituzione ed è andato al governo senza la legittimazione popolare. Si tratta di un vero e proprio regime, che Renzi ha pensato per se stesso”.
Dalle amministrative al referendum confirmativo. Con le prime “si decide il futuro delle nostre maggiori città, con il referendum, invece, si decide il futuro di tutti noi... sono due occasioni per far capire a Renzi, che gli italiani non accettano di non essere una democrazia”.
Sul sistema bancario e sulla mancata vigilanza di Banca d’Italia: “Si poteva fare di più e si deve fare di più. Ci sono 20.000 cittadini che hanno investito i loro risparmi nelle cosiddette obbligazioni subordinate. I direttori li hanno portati ad investire ed ora si trovano improvvisamente senza nulla non è ammissibile. Il governo e Bankitalia dovevano vigilare dare l'allarme per tempo. Se non si interverrà c'è un danno incalcolabile, vedremo il venir meno la fiducia dei risparmiatori nelle banche con la vendita e, il governo deve intervenire al più

venerdì 4 dicembre 2015

AUGURI AL PRESIDENTE E RALLEGRAMENTI A BRUNETTA CONFERMATO CAPO GRUPPO ALLA CAMERA. RAFFORZARE IL MATTINALE


Auguri al Presidente per la salute e a Brunetta confermato capo gruppo alla Camera. Entrambi mantengano in vita, se non rafforzarlo, l’unico canale di forza Italia per avere notizie aggiornate giornalmente. Grazie verament. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Ravenna Forza Italia



mercoledì 2 dicembre 2015

SI AL PRESEPE E ALL’ALBERO DI NATALE: UN ESEMPIO CHE DOVREBBERO SEGUIRE I SINDACI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

Il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, in occasione del Consiglio comunale. "Sono arrabbiato perché, come ci ha riferito una mamma, qualcuno ha proibito di allestire il presepe mentre per l'albero di Natale sarà fatto uno strappo alla regola, il presepe  rappresenta la famiglia ed identifica i valori della nostra cultura europea che ha i suoi fondamenti nei principi giudaico cristiani. Auspico che in tutte le scuole, non solo nei nidi, presidi e insegnanti, salvaguardino i simboli che sono alla base della nostra tradizione, della nostra cultura e della nostra nazione; principi che hanno ispirato e che ispirano i valori della pace, della fratellanza e della democrazia di cui questo mondo ha sempre più bisogno". Il sindaco ha  precisato che non si tratta di una crociata nei confronti di alcuna religione o fede: "È importante adoperarci tutti, al di là della propria personale posizione e sensibilità, per tutelare i valori della nostra comunità. Nessuno deve sentirsi offeso da questo invito e non è obiettivo di questa iniziativa mettere in pericolo l'integrazione e l'espressione religiosa, ma non c'è integrazione fino a quando non c'è il rispetto delle tradizioni e dei valori del paese in cui vivi"