mercoledì 30 settembre 2015

BUON COMPLEANNO PRESIDENTE!

Perché 79 sono pochi per uno come lui. Quello che accade all’Onu e in Europa gli dà
ragione su tutto.
(E non dimentichiamo che a 90 anni Napolitano guida ancora Pd e Italia)

martedì 29 settembre 2015

BERLUSCONI C’E’


Il suo ritorno sconvolgerà il teatrino della politica, riportando l’Italia al centro del monto. E questo statista
la sola chance per l’Italia, mentre Renzi si sgonfia all’Onu. Più che mai    del nostro leader per mettere in
atto il Cantiere con il centrodestra e i tavoli delle candidature. Uniti si vince

domenica 27 settembre 2015

DELL’UNITÀ PER LA VITTORIA


La leadership di Silvio Berlusconi, indiscussa e indiscutibile, è il punto di partenza per costruire la coalizione del futuro. Il centrodestra unito vince contro il Partito democratico di Renzi. Lavorare da subito per costruire l’alternativa a questo governo delle chiacchiere e delle tasse. Cantiere delle idee e dei programmi e riflessione comune sulle candidature per le elezioni amministrative della primavera 2016. Uniti si vince, Berlusconi leader

venerdì 25 settembre 2015

VOLKSWAGEN, SCANDALO MONDIAL. E LA MERKEò SAPEVA DELLE TRUFFE


Lo scandalo Volkswagen si allarga a macchia d’olio in tutto il mondo, trascinando con sè anche il governo della Cancelliera Angela Merkel. Nel giorno delle prime ammissioni, con la conta salatissima sul numero dei veicoli diesel truccati che arriva a ben 11 milioni di auto (una cifra enorme, superiore alle immatricolazioni di un anno della casa di Wolfsburg), il dieselgate travolge Berlino. Secondo le rivelazioni fatte in serata dal sito online Die Welt, «la tecnica di manipolazione dei gas di scarico dei motori Volkswagen era nota a Berlino e a Bruxelles da lungo tempo».
«La Volkswagen – ha scritto il Die Welt – era sinonimo di solidità. Era il fiore all’occhiello dell’ingegneria tedesca. Dallo scorso fine settimana questa immagine è rovinata». E il senso dell’impatto sulla solida Berlino è tutto nelle parole del Der Tagesspiegel : «Scandalo è una parola troppo debole per descrivere quello che è successo, questa truffa danneggia il marchio Germania».

martedì 22 settembre 2015

Le Camere, il luogo della rappresentanza democratica, Con Renzi è cambiato tutto. Il Parlamento è diventato un luogo di ratifica di quanto deciso fuori dalle istituzioni della nostra Repubblica. In questo anno e mezzo l’ombelico del mondo renziano è diventato il Nazareno, il club del Partito democratico. Un luogo privato trasformato in modo inaccettabile nella terza Camera di questo nostro disgraziato Paese. Il Presidente del Consiglio (si fa per dire) e segretario del Pd sfrutta così la maggioranza, avuta in direzione attraverso primarie farsa, e bypassa il Parlamento riducendo al lumicino i sacrosanti diritti delle opposizioni ed anche delle altre componenti del suo governo che, evidentemente, preferiscono tacere e accettare queste violenze anziché mettere in bilico una cadrega conquistata e mantenuta con tanta fatica. A proposito del cosiddetto Presidente del Consiglio. Ieri durante la direzione del Partito democratico, il premier ha attaccato frontalmente e con una violenza inaudita il Presidente del Senato sull’emendabilità o meno dell’articolo 2 del ddl Boschi. Renzi ha detto, testualmente, rivolgendosi ai suoi parlamentari: “se il Presidente Grasso apre alla modifica dell’articolo 2 dopo la doppia conforme, credo che occorrerà una riunione comune di Camera e Senato, perché saremmo davanti ad un fatto inedito”.
Due bestialità in una frase sola. Un’eventuale ennesima riunione dei gruppi Pd sulla riforma costituzionale (vedi prima parte di questo pezzo, e il Parlamento???), ed un attacco senza precedenti alla libertà della seconda carica dello Stato.  La scorsa settimana Renzi aveva sguinzagliato contro Grasso la Presidente Finocchiaro (ligia e pronta come un soldatino di piombo), in questa occasione il premier bypassa ogni decenza istituzionale e colpisce a testa bassa il Presidente di Palazzo Madama. Inaccettabile. Questo tipo di comportamento la dice lunga sulla natura eversiva dell’uomo.
Ha fatto altro il Presidente del Consiglio. Ha provato ad ammaliare la sua minoranza con lo zuccherino della designazione dei futuri senatori. Facciamo un appello alla minoranza dem (ma l’appello più che altro dovrebbero farselo da soli): non vi fate fregare ancora una volta, occhio Bersani & Co., se ci cascate anche stavolta sparite per sempre…
La posizione di Forza Italia è chiara e limpida: modificare l’articolo 2 con l’elezione diretta dei senatori, e parallelamente mettere mano all’Italicum con il premio di maggioranza alla coalizione più votata e non più alla lista. O così o niente. Altre strade non sono per noi percorribili! Faremo opposizione dura e convinta

CRONACA DI RISCOSSA: INTERVENTO DI BERLUSCONI

Dall’ intervento di Berlusconi la freschezza nuova di Forza Italia, motore dell'alternativa vincente al renzismo
RIFORME: BERLUSCONI, QUELLA DEL SENATO È AUTORITARIA
“La riforma del Senato è una riforma autoritaria che sottrae ai cittadini la possibilità di votare e questo in una democrazia non è mai una buona cosa. Ma non ci meravigliamo, cosa vogliamo aspettarci da una maggioranza che non ha vinto le elezioni e da un premier che non è mai stato candidato e non è stato eletto. Quella delle riforme è una disillusione: doveva nascere la terza Repubblica invece tutto si è risolto in una disputa all'interno del Pd" tra maggioranza e minoranza, in una resa dei conti all'interno del partito, una sorta di pre-congresso del Pd su riforme che appartengono a tutti i cittadini. Quindi, non ci siamo pentiti di esserci chiamati fuori, un anno fa, da questo teatrino”.
MIGRANTI: BERLUSCONI, COLPIRE A CUORE CAUSE, ESTIRPARE ISIS
“Siamo addolorati da come l'Europa non riesca a prendere alcuna decisione opportuna al riguardo: bisogna colpire al cuore le cause di questa immigrazione. C'è solo un modo per farlo: estirpare il cancro dell'Isis, mettere fine alla guerra in Siria e mettere a posto la situazione libica. Tutto questo si può fare solo con una grande coalizione che, sotto la bandiera dell'Onu, metta insieme Usa, Europa, Nato, Russia, fino alla Cina”.
ELEZIONI: BERLUSCONI, METTEREMO IN CAMPO CROCIATA DEMOCRAZIA
“In vista di nuove tornate elettorali metteremo in campo una crociata di democrazia per far tornare le persone a votare e consentire a Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega di raggiungere una forte maggioranza che permetta di sconfiggere la sinistra alle prossime elezioni. La sinistra ha sempre preferito le manovre di Palazzo e ha fatto cadere il nostro governo, l'ultimo governo eletto dai cittadini. Non deve meravigliarci il fatto che, di fronte a questa cattiva politica siano in aumento gli

venerdì 18 settembre 2015

APPELLO AL CETO MEDIO

Destinate il vostro due per mille a Forza Italia entro il 30 settembre!
PASSAPAROLA!
Ti ricordiamo di indicare la quota del 2x1000 Irpef in favore di Forza Italia (codice identificativo F15 su mod. Unico). Passaparola ai Tuoi elettori, iscritti, militanti, amici. La procedura è semplice e trasparente. Tutte le info sono presenti sul nostro sito www.forzaitalia.it. Grazie. Un caro saluto.

giovedì 17 settembre 2015

Vincenzo Galassini - Andrea Vitali (a cura)
FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA
Gli Anni d'Oro  1980-1995
Introduzione di Franco Cardini
 Interventi di Carlo Lucarelli, Massimo Montanari, Paolo Aldo Rossi, Giordano Berti, Achille Olivieri, Leonardo Scarpa, Antonia Torchi e numerosi altri.
Carta Bianca Editore, Faenza, 2015
cm. 21 x 21 - pp. 288 con oltre 100 foto a colori


mercoledì 16 settembre 2015

PRATICA DI MARE


 La soluzione all’emergenza immigrazione e alla minaccia terroristica è un ritorno allo spirito di Pratica di Mare. Berlusconi statista, Renzi prenda esempio
Trascriviamo da ‘la Repubblica’:  “Con la firma da parte dei 19 paesi membri della Nato e della Russia della Dichiarazione di Roma, le porte dell'Alleanza atlantica si sono aperte all'ex potenza comunista. I capi di Stato e di governo dell'Alleanza e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno in questo modo messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo”.
(2 maggio 2002)  • Pratica di Mare fu un successo di Berlusconi statista. Il suo lavoro da premier è stato soprattutto far incontrare, far ragionare, cogliere il meglio delle persone, e mostrare che hanno un compito di pace per il bene dei loro popoli. Berlusconi è stato da sempre tra i più accesi sostenitori della necessità di instaurare rapporti più stretti tra la Federazione russa e l’Unione europea.
Oggi la gran parte dei problemi dinanzi alla minaccia terroristica nascono dall’aver considerato la Federazione russa come avversari se non addirittura nemici. Sbagliato, sbagliatissimo.
La storia di Pratica di Mare nasce dal contrasto a questa idea, nel solco di De Gasperi.
Nel 1994 fu così Berlusconi a iniziare i passi di avvicinamento di Mosca all’Occidente intero. L’occasione per consentire a questo grande Paese europeo di entrare a far parte della comunità degli stati
liberi, Berlusconi se la giocò nel luglio del 1994. Invitò a Napoli, come Presidente di quel vertice dei big, Boris Eltsin. Fu un grande passo di amicizia quel G7+1. Clinton apprezzò. Eltsin invitò al Cremlino Berlusconi in ottobre.
• I rapporti con Putin prediligono questa opzione, che è tutto meno che personalistica. Da lì il G8 di Genova nel luglio del 2001, con la Federazione russa per la prima volta a pieno titolo.
• Da lì, soprattutto, l’incontro storico di PRATICA DI MARE (28 maggio 2002) nel vertice della NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono all’ex-potenza sovietica e si costruì una partnership tra Nato e Federazione russa:
i Capi di Stato e di governo dei 19 paesi membri dell’Alleanza (per l’Italia Berlusconi) e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della Guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo.
• Fu un accordo storico che ha rafforzato la costruzione della difesa comune europea, sancendo la nascita del “Consiglio a 20” con l’ingresso della Federazione russa nel vertice NATO attraverso la firma della Dichiarazione di Roma sugli interventi comuni tra i quali il contrasto al terrorismo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa.



martedì 15 settembre 2015

CAOS MERKEL


 Inno alla Boria. La squilibrio tedesco ora perseguita i profughi. Non basta l’accoglienza. Il voltafaccia della Merkel, non può essere lei il leader europeo. Renzi se ci sei, battile un colpo in testa. Lo spirito di Pratica di Mare che ancora oggi Berlusconi persegue, unica soluzione strategica. Gli intellettuali e i giornaloni avevano già cominciato a lucidarle la medaglia del Nobel per la pace. Angela Merkel aveva detto la parola magica: “la Germania accoglie i profughi siriani”. Aggiunse: “Senza limiti”. Proprio così.
Arrivate e vi sistemiamo. Adesso, che succede? Contrordine: bloccate le frontiere, Schengen sospesa, stazione di Monaco chiusa. Neanche la Germania ce la fa, con la forza della sua organizzazione e la generosità tirata in faccia al resto dell’Europa, per esprimere la propria superiorità morale oltre che economica.
Come la mettiamo? I siriani annegati con i loro bambini sul gommone al largo di Lesbo forse dovrebbero pesare un po’ (tanto) sulla coscienza tedesca. Non si illude la gente, non si gioca con la bontà se non si è in grado di programmarne e poi sopportarne il peso. I profughi dovrebbero proporre un class action contro chi li ha imbrogliati spingendoli a passi devastanti. Renzi, sempre servile verso la Merkel, se c’è dovrebbe batterle un colpo (metaforico) in testa. Non diciamo di darle della “bestia”, ma dell’irresponsabile senz’altro, e chiederle ora di farsi carico del problema che ella stessa, con quelle dichiarazioni stentoree, ha creato: una nuova cortina di ferro morale, tra l’Est europeo, abitato dai cattivi, mentre la Merkel sarebbe capofila dei buoni e degli umani, insieme con Renzi.
L’Inno alla Gioia andrebbe oggi sostituito con l’Inno alla Boria.
“Il diritto di asilo non ha limiti” disse. Che utopia presuntuosa. Che caos spaventoso ha generato questa supponenza sborona.
Dopo questo contrordine merkeliano diventa evidente a tutti che l’accoglienza non risolve il problema. Finché non si blocca la macchina islamica che produce profughi, siamo destinati a essere trascinati in una crisi sociale senza uscita. Se l’accoglienza dei profughi (e il respingimento dei migranti economici) non è accompagnata dalla volontà politica di organizzare una grande coalizione per annichilire lo Stato Islamico per passare subito all’azione, la morte ci arriverà in casa.
Lo Stato Islamico non ha nessuna intenzione di fermarsi: ha ambizioni geopolitiche totalitarie.
Ci indebolisce spedendoci profughi che non siamo in grado di accogliere dignitosamente nella loro immensa massa, sospinge masse di africani dopo averli accalappiati con la promessa del Bengodi, e intanto organizza piani terroristici micidiali. Oggi l’Europa pare aver deciso di agire contro gli scafisti organizzando la distruzione dei navigli spesso trasformatisi in trappole mortali. Alla buon’ora. Adesso che le difficoltà estreme non riguardano solo Italia, Grecia e Malta, si agisce.
E’ qualcosa, ma è ancora poco.



lunedì 14 settembre 2015

LA MISERIA DI RENZI, LA GRANDEZZA DI BERLUSCONI



 La differenza di proposta politica ed esistenziale tra centrosinistra e centrodestra oggi si mostra nella sua essenza, grazie al paragone tra gli atti dei due leader. Renzi va a New York per se stesso e per rubare la coppa alle tenniste. Berlusconi va a Yalta per l'Italia e per la pace. Per affrontare la tragedia dei profughi non basta l'accoglienza, occorre annichilire lo Stato Islamico. E senza alleanza tra Stati Uniti d'America, Europa e Federazione Russa, la sconfitta è certa. Chi attacca il nostro leader merita la medaglia al valore del Califfo
RENZI IN DIFFICOLTA' GIOCA LA CARTA DELLA PROPAGANDA PIU' SFACCIATA, E VA A NEW YORK A RUBARE LA COPPA ALLE NOSTRE RAGAZZE
IL MOTTO DEL GIGLIO CARNIVORO: “DOV'E' LA FESTA?”. GIA' CHE ERA IN AMERICA POTEVA FARE UN SALTO DALL'AMICO OBAMA A CONVINCERLO AD IMPEGNARSI PER LA LIBIA. FIGURIAMOCI Nel momento in cui i sondaggi lo vedono sotto nel consenso elettorale (siamo avanti noi del centrodestra), quando il 73 per cento degli italiani (sondaggio Pagnoncelli) vuole l'elezione diretta del Senato e lui si ostina nel no, mentre gli mancano 40 voti a Palazzo Madama per far passare la sua riforma costituzionale; intanto lui che fa? Vola e va. Dov'è la festa, che la rubo? Ogni volta che il Re si rivela nudo al popolo, ecco che cerca di fingersi ricoperto di manti di seta turchese. Ma l'incantesimo funziona cinque minuti, perché la realtà è spietata. Anche se il potere mediatico coopera a occultarla, poi casca giù tutto. La cosa si è fatta chiara con il viaggio a 4 New York. Non sono i centocinquantamila o duecentomila euro costati ai contribuenti (anche questo conta, peraltro), ma il tempo rubato a qualcosa di più importante. La coppa la vincono comunque le tenniste, sono loro che lavorano. Ma la pace è un lavoro che tocca al governo e soprattutto al presidente del Consiglio, e gli aerei di Stato servirebbero a correre a Bruxelles, o a cercare alleanze a Parigi e Madrid, magari persino per fare un'improvvisata alla Merkel; oppure, visto che era a New York, un salto a Washington, a bussare alla Casa Bianca da Obama, in combinato disposto con l'azione per la pace di Berlusconi nella Federazione Russa, da Putin. Figuriamoci, ahinoi.
BERLUSCONI OVVERO LA CONSAPEVOLEZZA DELLO STATISTA, CHE VUOLE COSTRUIRE LA COALIZIONE CONTRO LA SORGENTE DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA. ANNICCHILIRE L'ISIS

giovedì 10 settembre 2015

LO STATISTA E IL RAGAZZINO



Il nostro leader si occupa della guerra che rischia di travolgerci, il fiorentino di salvarsi la ghirba con manovre con la sua minoranza. Visto dall’alto il mondo appare in drammatico sommovimento. Il punto di ebollizione dei conflitti si è spostato da Oriente verso il Mediterraneo. E L’Italia per ragioni geopolitiche è, insieme con la Grecia, la più coinvolta tra i Paesi d’Europa. Per questo uno statista fa come Berlusconi, e va in Russia, per stabilire ponti di dialogo e spingere il gigante euro-asiatico a impegnarsi nella stabilizzazione di quella parte del Pianeta Terra in cui per storia e geografia siamo immersi. E che oggi è in subbuglio e ci minaccia di guerra in due sensi: con il terrorismo e con l’indirizzare verso le nostre coste miriadi di profughi e migranti economici ad uso della nostra destabilizzazione economica, politica e sociale. Buon lavoro, Presidente Berlusconi. Questo fa uno statista, e invece Renzi che fa? A Roma si occupa di un problema abbastanza minore, cioè di se stesso. E’ in un mare di guai.
Altro che ‘sabotatori’ Una notizia: a Renzi gira malissimo. Ha deciso che l’articolo 2 della riforma del bicameralismo è la sua linea del Piave. Resiste lì. Ma se non accetta di trattare su questo, sta fresco, sarà appeso nella stanza dei salmoni affumicati. A Renzi, se ha a cuore questa nostra Italia, conviene cambiare e accettare le trasformazioni proposte da Forza Italia, o si troverà contro – salvo ignobili compravendite – la maggioranza assoluta dei senatori, 176 su 320. Un avvertimento: se il Pd crede di sistemare tutto con pateracchi in casa propria, gli faremo vedere i sorci verdi. Altro che “sabotatori” come ora dice di noi il buon Gotor.
Urge cambiamento rapido di governo… Renzi in Europa è inesistente, non si sta occupando dei nostri interessi nazionali in questo ambito, si è accoccolato ai piedi della Merkel, che fa i propri affari a discapito nostro. A Renzi questo sta bene, purché la Regina del IVIl Mattinale – 09/09/2015 4
Reich gli sganci il piatto di lenticchie di qualche decimale di flessibilità. Eppure questo voto di scambio con la Merkel oltre a danneggiare l’Italia non risolve le grane del Fiorentino. Infatti questo concentrarsi sulle proprie questioni di potere gli sta andando malissimo. Andasse male solo a lui e alla sua carriera, reggeremmo il colpo; il fatto è che sta portando alla malora la nostra democrazia. Urge un cambiamento rapido di governo.

martedì 8 settembre 2015

CON QUESTE RIFORME RISCHIO REGIME

Il rischio di regime che denuncia Berlusconi come possibile, lo stiamo già sperimentando. E i quattro golpe succedutisi dal 2011 e l’attuale situazione di illegalità della maggioranza parlamentare indossano tranquillamente la maschera della democrazia per la complicità inestricabile di potere politico, finanziario, mediatico e giudiziario. Berlusconi non gioca con i tatticismi, pratica la parresia, la sincerità. Lo si legga con attenzione. Berlusconi non si rassegna a che tanti astenuti siano così delusi dalla politica al punto da rinunciare a qualsiasi forma di partecipazione. Ritiene che questa sia una ferita alla democrazia. Non è solo questione di vincere o perdere al voto, la questione al cuore delle sue preoccupazioni. Si tratta di far circolare di nuovo, specie nel ceto medio avvilito, la linfa della speranza. E non con le fanfaluche, ma con programmi chiari. Meno tasse, più prosperità; più ceto medio, meno povertà; più coinvolgimento della Russia, meno terrorismo islamico. Brunetta – Mostra come la questione delle questioni la si colga solo guardando il mondo uscendo dal pollaio delle chiacchiere di Renzi. È questa Europa a egemonia tedesca la sorgente prima dei problemi. Renzi ha detto contento: “Non siamo più un problema per l’Europa”. Sarebbe interessante e auspicabile anche che l’Europa non fosse un problema per noi. Ed invece lo è.
Ci si avvia all’instaurazione di un sistema in cui la democrazia è sottratta al popolo. Dopo quattro golpe ora siamo in mano a un governo che si regge su una maggioranza illegittima. La nostra proposta per fermare l’avanzata dell’Isis e la conseguente ondata di profughi: una coalizione internazionale con Russia e Usa sotto egida Onu

EUROPA FUCK YOU

L’Europa una volta fingeva di non vedere gli sbarchi di clandestini in Italia.
Dopo ci hanno dato qualche spicciolo per il disturbo e i costi di Mare Nostrum.
Dopo ci hanno inviato anche le navi a supporto della missione Triton, navi che ci scaricano orde di Africani da 90 chili quasi tutti giovani uomini dicendo che scappano dalla guerra (ma le mogli mamme e figli le hanno lasciate in mezzo alla guerra come dei vigliacchi?).
Ora che vedono l’Italia preda di stupri, violenze, furti, delinquenza, mercato del lavoro distrutto senza più diritti e mercato dell’imprenditoria straniera totalmente evasore delle tasse, il tutto grazie a questi clandestini che nonostante un buonismo cieco e idiota vogliono solo invadere con la forza il nostro sistema sociale e religioso, ora l’EUROPA vorrebbe chiudere le frontiere??
Ora l’EUROPA vorrebbe sospendere il trattato di Schengen sulla libera circolazione dentro la Ue???
Quindi tutta Europa, secondo i politici e i giornalisti di sinistra, è governata da fascisti???
O forse quei governi sono più attenti alla sopravvivenza dei propri popoli?
Ma se non si fermano gli sbarchi in Italia e si bloccano le frontiere per andare in Europa, allora quel miliardo di africani sono destinati a invadere ogni singolo Comune Italiano con la loro arroganza, col loro razzismo verso la nostra religione e la nostra storia??

venerdì 4 settembre 2015

EUROPA FUCK YOU

L’Europa una volta fingeva di non vedere gli sbarchi di clandestini in Italia.
Dopo ci hanno dato qualche spicciolo per il disturbo e i costi di Mare Nostrum.
Dopo ci hanno inviato anche le navi a supporto della missione Triton, navi che ci scaricano orde di Africani da 90 chili quasi tutti giovani uomini dicendo che scappano dalla guerra (ma le mogli mamme e figli le hanno lasciate in mezzo alla guerra come dei vigliacchi?).
Ora che vedono l’Italia preda di stupri, violenze, furti, delinquenza, mercato del lavoro distrutto senza più diritti e mercato dell’imprenditoria straniera totalmente evasore delle tasse, il tutto grazie a questi clandestini che nonostante un buonismo cieco e idiota vogliono solo invadere con la forza il nostro sistema sociale e religioso, ora l’EUROPA vorrebbe chiudere le frontiere??
Ora l’EUROPA vorrebbe sospendere il trattato di Schengen sulla libera circolazione dentro la Ue???
Quindi tutta Europa, secondo i politici e i giornalisti di sinistra, è governata da fascisti???
O forse quei governi sono più attenti alla sopravvivenza dei proipri popoli?
Ma se non si fermano gli sbarchi in Italia e si bloccano le frontiere per andare in Europa, allora quel miliardo di africani sono destinati a invadere ogni singolo Comune Italiano con la loro arroganza, col loro razzismo verso la nostra religione e la nostra storia??

giovedì 3 settembre 2015

UNITA’ E OPPOSIZIONE

Dall’incontro con Berlusconi in Sardegna emerge una linea chiara e forte, altro che oscillazione, ma una sola voce. Nessun accordo solitario o scambio d’altro genere. Ci muoviamo di concerto con l’opposizione. Renzi accetti le nostre proposte su elettività diretta dei senatori e per il premio di coalizione, o diciamo di no alla riforma costituzionale. Ed essa allora, sia che passi sia che non passi, cascherà in testa al premier. Il Cantiere di idee, programmi, riforme e il tavolo delle regole e delle candidature per l’unità del centrodestra. Le nostre posizioni su unioni civili e immigrazione. Di concerto con Lega e chi ci sta . DALLA CERTOSA IL SÌ SENZA SE E SENZA MA A QUANTO STABILITO DAL CONSIGLIO NAZIONALE: LA LOTTA CONTRO IL “RISCHIO DI REGIME AUTORITARIO”
L incontro di lavoro in Sardegna di Silvio Berlusconi con i capigruppo di Camera e Senato, e i dirigenti Bergamini, Rossi e Toti, una volta di più ha reso palese che Forza Italia ha una sola voce, quella del suo Presidente. La filosofia che emerge dalle dichiarazioni e dalle interviste è limpida e non dà pretesti a ricami sfruttati per divaricare una unità che emergerà subito nelle scelte parlamentari e nelle iniziative politiche. La linea arci-confermata è quella vidimata dal voto unanime del Consiglio nazionale del 4 agosto. Opposizione senza aggettivi a questo governo dei fallimenti. No secco alla riforma costituzionale del bicameralismo e del Titolo V, poiché il combinato disposto di questi proposti cambiamenti della Carta fondamentale con lItalicum, comporta un giudizio incompatibile con una qualsiasi forma di assenso o di 3 posizione conciliante, tipo uscire dallAula o simili: infatti “L'Italia è a grave rischio di regime”.
Non siamo per il no aprioristico, sia chiaro. Poniamo condizioni in funzione del bene prezioso della democrazia senza il pericolo di “autocrazia” (Scalfari) sullo sfondo: “Noi proponiamo la revisione della riforma del bicameralismo paritario con lelettività dei Senatori e, per quanto riguarda la Legge elettorale, lattribuzione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista”. Punto e a capo.
LO SFALDAMENTO DEL PD RENDE ESSENZIALE PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA L’UNITA’ VINCENTE DEL CENTRODESTRA
Opposizione dunque. Nessuna oscillazione, ma per rimanere in rima: assoluta determinazione