giovedì 30 aprile 2015

NO AL FASCISMO RENZIANO




L'aria che si respira è carica di tensione e impone un supplemento di coraggio.
È un dovere morale di ogni forza politica sana andare oltre la cortina fumogena della e denunciare, condannando, le retorica renziana forzature che stanno immiserendo il ruolo del Parlamento. Il tutto reso più amaro da un imbarazzante silenzio che giunge, sempre più assordante, dal Colle più alto di Roma. Il renzismo, a differenza del berlusconismo, non un è costrutto mediatico.
Non è frutto dell'immaginazione o dell'illusione creata ad arte da certa intellighenzia progressista, tradottasi poi in aggressione giudiziaria e denigrazione politica.
No, il renzismo è pura occupazione del potere. Disprezzo delle regole basilari del dialogo, prevaricazione e intransigenza con chi non allinea il proprio pensiero a quello del Capo. Non ci sono spazi di manovra, chi è d'intralcio viene defenestrato. Tanto dal partito, quanto nelle Commissioni parlamentari. La regole è chiara: non bisogna disturbare il manovratore.
Ecco, allora, la necessità e urgenza dell'instaurazione di un Clnr, . La libertà come Comitato di liberazione nazionale dal renzismo risposta all'assolutismo, il diniego dell'intolleranza e della ‘violenza’ delle Istituzioni a fondamento della democrazia.
È tempo che le donne e gli uomini liberi e forti facciano fronte comune e si schierino dalla parte della libertà. Forza Italia è in prima linea, impegnata a costruire un'alternativa autenticamente democratica e vincente.


mercoledì 29 aprile 2015

NO AL FASCISMO RENZIANO


Brunetta: Non consentiremo il fascismo renziano. Faremo di tutto per impedirlo, dentro e fuori questa Aula. Non consentiremo che questa Aula sia ridotta a un bivacco di manipoli renziani”. Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta dopo che il governo ha posto la fiducia sull'Italicum. Ricordando che la legge Acerbo era stata approvata con la fiducia dal fascismo, Brunetta ha sottolineato che “il governo la pone contro il Pd”, che “governa grazie a un premio di maggioranza dichiarato incostituzionale”. “Renzi solo con suoi parlamentari abusivi– “Non c'era ragione di mettere la fiducia, non c'era ostruzionismo, non c'era un numero esorbitante di emendamenti. Renzi vuole mettere la fiducia per coartare la libertà di voto del suo stesso partito” e “mi meraviglio molto che quel che rimane del Pd possa accettare una violenza di questo tipo” ha aggiunto Brunetta. Ma “non consentiremo che quest'Aula diventi un bivacco di manipoli renziani” dice Brunetta. “Renzi ha detto in tutti i modi che le regole si cambiavano insieme e non a colpi di maggioranza. Ora si ritrova solo, con i suoi parlamentari abusivi, a decidere a colpi di maggioranza per uccidere la democrazia in questo Paese”



martedì 28 aprile 2015

FORZA ITALIA, MARINA BERLUSCONI IL NUOVO LEADER: QUELL’ULTIMO INDIZIO FA PENSARE ALLA DISCESA IN CAMPO


Da LIBERO - "Da qui al 2018 - spiega ai suoi Silvio Berlusconi - dobbiamo trovare un federatore. Il centrodestra oggi è spappolato, abbiamo tre anni per ricostruirlo". Ci crede, il Cavaliere, che compulsa i sondaggi e aggiunge: "Renzi è attorno al 32% come consenso personale, io ho il 23 per cento. Lui è sempre in televisione, io no. Non possiamo che migliorare". Di sicuro, Berlusconi, sta pensando a un rinnovamento del partito. Volti freschi, facce nuove con cui stravolgere le prossime liste elettorali, nel momento in cui dovranno essere compilate. In questo contesto si fa un gran parlare anche del nuovo coordinatore del partito. Due i nomi in lizza. Il primo, nonché più probabile, è quello di Antonio Tajani, che nel frattempo - in tandem con il "formattatore" Alessandro Cattaneo - sta lavorando alla ricerca delle nuove leve azzurre, di giovani brillanti per il rilancio del partito. Su Tajani, per inciso, si è espresso anche il sempre informatissimo Luigi Bisignani, che in tv, a Virus, ha confermato che sarà lui il prossimo coordinatore nazionale di Forza Italia. La contendente, e anche questo è noto, è Mara Carfagna. Tajani e Carfagna, due figure di primissimo piano con una grande esperienza politica, che potrebbero anche ambire alla leadership di Forza Italia. Prepotente ritorno - Il partito, però, starebbe pensando di imporre l'inderogabile limite di tre mandati: una circostanza che, per la leadership, escluderebbe tanto Mara quanto Antonio. Ed è dunque in questo contesto che ritorna con prepotenza il nome di Marina Berlusconi. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato lei in prima persona, con l'"uscita da premier" di giovedì scorso, quando ha sparato ad alzo zero contro il governo di Matteo Renzi. Una dichiarazione il cui tempismo ha destato qualche sospetto: ci sta pensando davvero? E nonostante le smentite di rito (in verità arrivate in passato, e non in quest'ultima circostanza) la possibilità che l'impegno politico di Marina possa diventare realtà, oggi, forse, è più forte di ieri.
Legittimo sospetto - E il fatto che l'impegno politico possa diventare realtà viene in un qualche certo modo confermato da un piccolo e significativo indizio che arriva anche da Il Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi, che quando si vocifera sulla candidatura di Marina ci va sempre coi piedi di piombo. Eppure, in calce a un articolo firmato da Fabrizio De Feo, si legge: "A detta di molti la presidente di Fininveste e Mondadori potrebbe essere l'unica con l'appeal necessario a regalare nuovo smalto al partito e rilanciare il centrodestra". Un messaggio? Una richiesta? Oppure un'anticipazione di ciò che sarà?



domenica 26 aprile 2015

25 APRILE, PANSA ATTACCA RETORICA E FALSITA’ DELLA RESISTENZA


Giampaolo Pansa si arrabbia, ma pure si diverte. In realtà, non ci sta a guardare silente la marea montante di conformismo celebrativo in atto in prossimità di quest’altro 25 aprile. Tutta la sinistra strombazza. La sinistra comunista di ieri (residui), quella intellettuale e radical-chic (altri residui), quella acchiappatutto di Renzi e dei suoi supporter (un fiume in piena): tutti li a celebrare. A sorridere e ricordare e pure cantare (tipo la Boldrini). Ancora oggi stanno così: abbarbicati ad una data che è ormai una zattera. Zattera galleggiante in un mare di menzogne, di omissioni e di falsità raccontate per decenni. Un intero paginone di “Libero” serve perciò appena all’ottantenne giornalista e scrittore piemontese per ribadire quanto già spiegato nei suoi scritti più famosi e controversi sul tema: “Il Sangue dei Vinti” e “La Grande Bugia“. Scritti che ne hanno decretato una sorta di ostracismo, naturalmente democratico (non sia mai!) dal consesso dei resistenti in servizio permanente effettivo. E ciò semplicemente, per aver detto la verità sui crimini e sulle ottuse violenze pianificate con cieca obbedienza durante quella primavera di sangue di 70 anni fa.

Le falsità della Resistenza: Così incrocia di nuovo la penna, Giampaolo Pansa contro quello che definisce “un mare di retorica, uno tsunami strapieno anche di bugie dettate dall’opportunismo politico”. E che sia davvero così, ci vuol poco a capirlo, nota lo scrittore di Casale Monferrato. Basta dare un’occhiata, rileva, ai giornali di questi giorni: “È da un decennio che studio e scrivo della nostra guerra civile. Ma non avevo mai visto il serraglio di oggi. Una fiera dove tutto si confonde. Dove imperano le menzogne, le reticenze, le pagliacciate, le caricature. È vero che siamo una nazione in declino e che ha perso la dignità di se stessa. Però il troppo è troppo.” Così eccolo a snocciolare, per esempio, tutta una serie di fatti, di eventi, di verità che stridono e non poco con la elegiaca e romantica visione della Resistenza in onda in queste ore a reti unificate. Un servizio che Pansa probabilmente sente di dover rendere anzitutto alla sua coscienza di uomo libero, ma anche a tutti noi. Noi che non ci sogniamo neppure di sorbirci la sbobba nauseante delle “radiose giornate”.

 



venerdì 24 aprile 2015

BERLUSCONI DIXIT


 Il suo j’accuse contro Renzi, malato di bulimia di potere. Non riuscirà a realizzare la sua piccola dittatura. Non voteremo mai questa legge elettorale. Novità future per Forza Italia, con Bush... Come aiutare i profughi: aiutarli sul campo, distribuirli in Europa, no al blocco navale
RENZI: “Renzi è malato di bulimia di potere, con le sue riforme combinate sta creando una piccola dittatura. Su Renzi non esagero, ma conosco gli uomini: gli stavamo apprestando un aiuto per consentirgli un regime”.
RENZI: “Renzi non è stato scelto dagli italiani e alle europee ha preso il 40% del 20% dei votanti. Al massimo è stato eletto alla provincia di Firenze...”.
GOVERNO: “Questo governo ha fallito, tutti gli indicatori economici sono peggiorati. Hanno fallito sulla politica estera, sulla disoccupazione, sull'immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto, sulla Libia, sull'immigrazione e sulla Russia”.
L. ELETTORALE: “L'Italicum è una legge autoritaria. Non possiamo consentire a Renzi di prendere il potere totale con 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l'opposizione. Noi avevamo proposto l'elezione diretta almeno chi vince è legittimato dal popolo e ci sarebbero solo due partiti”.
ITALICUM: “Non possiamo votare questa legge elettorale. Il patto del Nazareno e' decaduto per colpa loro, dopo la richiesta da parte loro di 17 cambi di patto dall'inizio quando hanno mancato la parola anche sul capo dello stato abbiamo capito che era così”.
GOVERNO: “Siamo un Paese a democrazia sospesa: siamo al terzo governo non eletto”.
FORZA ITALIA: “Noi siamo ancora qui e faremo il partito repubblicano sul modello americano: il partito dei moderati. Ho chiesto aiuto a Bush, e verrà”.
FORZA ITALIA: “Tornerò pienamente in campo solo quando mi verrà restituita la piena dignità perché solo io so ciò a cui sono stato sottoposto”.
FORZA ITALIA: “Andrò in televisione e farò comizi ma solo al chiuso perché all'aperto qualcuno può attentare alla mia vita”.
FORZA ITALIA: “Il partito va rinnovato, ma senza gettare a mare nessuno, non appartiene al mio modo di fare, non l'ho mai fatto”.
FORZA ITALIA: “Vi presento Andrea, da oggi si occuperà della presenza in tv di deputati e senatori... la Bergamini, visti i tanti impegni, mi ha chiesto di trovarle un aiuto su questo”.
IMMIGRAZIONE: “Servono 10-12 mila soldati a pattugliare le coste libiche con l'aiuto della comunità internazionale. Serve poi la distruzione delle imbarcazioni degli scafisti, aiuti umanitari sul posto alle popolazioni in difficoltà e poi e' necessario redistribuire gli immigrati che arrivano tra tutti i paesi europei. Il blocco navale sarebbe controproducente”.
REGIONALI: “Per le Regionali sarò in campo e anche tutti voi dovrete andare a sostenere i nostri eroici Candidati, soprattutto Liguria, Puglia e Campania”.
REGIONALI: “Tutti dovranno impegnarsi per sostenere i nostri eroici candidati alle regionali”.
POPOLARITA': “Oggi il gradimento di Renzi è al 37,8% e sta sei ore la settimana in tivù. Nel 2009 il mio gradimento personale era arrivato al 75,3%, il più alto per un leader politico eletto di un paese democratico, anche grazie al Milan. Come presidente del club rossonero ero e resto tra i leader più conosciuti in Cina e Giappone”.


22 aprile 2015

PS.  Della Redazione: SILVIO SEI UN GRANDE…….

giovedì 23 aprile 2015

BERLUSCONI: “MATTEO RENZI E’ MALATO DI BULIMIA DI POTERE”


Sono lontanissimi i giorni del Patto del Nazareno. Nel momento di massima convulsione all'interno del Pd sull'Italicum, con lo scontro sempre più violento tra minoranza e premier, contro Matteo Renzi entra a gamba tesa anche Silvio Berlusconi. "Questo governo ha fallito", esordisce il Cav nel corso della riunione del gruppo di Forza Italia, sottolineando poi come tutti gli indicatori economici siano peggiorati. E ancora: "Hanno fallito sull'economia, sulla politica estera, sulla disoccupazione, sull'immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto, sulla Libia, sull'immigrazione e sulla Russia". Poi, appunto, si passa all'Italicum, la riforma elettorale che ha ricevuto oggi il primo sì della Camera e che sarà in Aula da lunedì. Per Berlusconi si tratta di "una legge autoritaria". Proprio come il premier, che governa "senza avere i numeri". Il leader di Forza Italia poi ci va giù durissimo: "Non possiamo consentire a Renzi di prendere il potere totale con il 30% dei voti attraverso una legge che di fatto con lo sbarramento al 3% polverizza l'opposizione". E ancora: "Noi avevamo proposto l'elezione diretta, almeno chi vince è legittimato dal popolo e ci sarebbero solo due partiti. Renzi - conclude, durissimo - è malato di bulimia di potere". Berlusconi ha ribadito come l'Italia sia "un Paese a democrazia sospesa. Siamo al terzo governo non eletto". Infine, ha concluso: "Forza Italia c'è. Noi siamo ancora qui e faremo il partito repubblicano sul modello americano, il partito dei moderati".


mercoledì 22 aprile 2015

BASTA COSÌ. ORA INSIEME


Insieme nell’affrontare la tragedia di oggi e per evitare quelle future. Insieme, in una coesione nazionale di alto spessore umano e politico, oppure Renzi farà fiasco in Europa. E in Italia, agendo da “uomo solo al comando”, non combinerà altro che pasticci propagandistici, in un’alternanza di cuore dolce e azioni armate, senza un’apparente sintesi coerente ed efficace. Insieme. Questa è la proposta di Silvio Berlusconi. Il premier venga in Parlamento, si faccia dare un mandato forte, che esprima l’unità di forze e uomini di buona volontà. E Bruxelles non potrà più dire di no




martedì 21 aprile 2015

ENRICO LETTA (NON) SI DIMETTERA’ FRA 5 MESI. E INTANTO INSEGNA IN FRANCIA CON STIPENDIO DEL NOSTRO PARLAMENTO


Mi dimetto dal Parlamento. Non dalla politica, non dal Pd. Da questo Parlamento.
A poco più di un anno dalla fine del suo governo,
Enrico Letta annuncia il suo addio al Parlamento che prima gli ha dato la fiducia da premier, poi gliel’ha tolta.
L’annuncio delle dimissioni dal 1 settembre, fatto nel corso di un’intervista a Che tempo che fa è solo una ‘
marchetta‘ per il suo nuovo libro, anche perchè nel frattempo deve votare contro Renzi, e fino a Settembre … c’è temp

Non prenderò la pensione da parlamentare“, sottolinea. Ma solo perchè non ha ancora l’età, che sia ben chiaro. Non rinuncia alla pensione, solo è troppo giovane, come non ha rinunciato allo stipendio da parlamentare nell’ultimo anno mentre insegnava in Francia e percepiva lo stipendio da parlamentare nonostante le assenze quasi totali. Fosse un cittadino normale sarebbe indagato subito.

lunedì 20 aprile 2015

LUTTO E RABBIA

Dolore, angoscia, vergogna. Non è una tragedia, ma una strage. Non ci si può più limitare ad appelli all'Europa degli egoismi. Occorre agire per stroncare sulla costa i preparativi di invasione e di morte. Agiamo noi e le spese detraiamole dal nostro contributo a Bruxelles


sabato 18 aprile 2015

MEDIASET, LA CASSAZIONE SMENTISCE LA CONDANNA DI BERLUSCONI: DUE PESI E DUE MISURE?


In un caso analogo a quello del Cav, la suprema corte sostiene che non si può condannare un contribuente solo in base alla presunzione di colpevolezza
Colpo di scena nel processo Mediaset. Secondo quanto racconta il quotidiano Libero, in un caso simile a quello che ha visto Silvio Berlusconi condannato per la vicenda Mediaset, la Cassazione smentisce sé stessa.  Per i giudici della Corte di Cassazione il fondatore di Forza Italia "fu l'artefice di una frode fiscale ai danni dell'erario e per questo fu costretto non solo a lasciare il suo seggio da senatore, ma anche a risarcire l'agenzia delle entrate". Ma adesso le toghe smentiscono la loro stessa sentenza di condanna.
Infatti in una sentenza del 20 maggio 2014, cioè emessa dieci mesi dopo quella pronunciata contro Berlusconi, la suprema corte si rimangia tutto, sostenendo che non si può condannare un contribuente solo in base alla presunzione di colpevolezza. Per stabilire che ha frodato il fisco ci vuole ben altro, ad esempio un atto fondamentale, ossia che l'accusato abbia materialmente partecipato alla frode compiendo l'atto finale: la dichiarazione dei redditi”.
Ecco i punti della sentenza che smentiscono le toghe: “I reati di dichiarazione fraudolenta hanno natura istantanea e si consumano soltanto con la presentazione della dichiarazione annuale. Ancor più esplicita: i reati di frode non possono essere provati dalla mera condotta di utilizzazione, ma da un comportamento successivo e distinto, quale la presentazione della dichiarazione, alla quale in base alla disciplina in vigore non deve essere allegata alcuna documentazione probatoria". La Cassazione dunque assolvendo nel maggio scorso un imputato di frode fiscale, nega dunque la rilevanza penale delle violazioni "a monte" della dichiarazione e lo fa facendosi forte di una serie di pronunciamenti passati.


ELEZIONI REGIONALI: UN SOGNO?


Abbiamo l’opportunità di ribaltare pronostici infausti, che ci davano sconfitti per 7 a 0. E se invece conquistassimo la Campania e il Veneto? Avremmo un 5 a 2 che non comporterebbe alcuno stravolgimento dello status quo pre-Renzi, e quindi nessuna vittoria per il Pd. E se a queste si aggiungesse la Liguria che vede nei sondaggi Toti a pari merito con Paita? Sarebbe un 4 a 3 e quindi una grande vittoria per noi. Se poi la Puglia non si disunisse otterremo un 3 a 4 che comporterebbe inevitabilmente le dimissioni di Renzi. Possiamo sognare, dobbiamo crederci. Uniti si vince!

mercoledì 15 aprile 2015

MAFIA: CORTE DI STRASBURGO, CONTRADA NON ANDAVA CONDANNATO


Inevitabili dopo la sentenza della corte Europea dei diritti dell’uomo sul caso di Bruno Contrada le reazioni del centrodestra.”Va scarcerato Marcello Dell’Utri. Dopo la amara solidarietà che è doveroso esprimere a un servitore dello Stato come Bruno Contrada, immediatamente il pensiero va a chi è detenuto per un’analoga applicazione retroattiva della legge” dice Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che restituisce l’onore a Contrada, dopo dieci anni di ingiusta carcerazione, stabilisce un principio elementare: non si può condannare un uomo che avrebbe commesso un reato prima che questo esistesse – spiega – Scrive la Corte di Strasburgo, che ‘il reato di concorso esterno in associazione mafiosa è stato il risultato di un’evoluzione della giurisprudenza iniziata verso la fine degli anni ’80 e consolidatasi nel 1994 e che quindi la legge non era sufficientemente chiara e prevedibile per Bruno Contrada nel momento in cui avrebbe commesso i fatti contestatigli. Ora la Corte di Cassazione ha assolto pienamente il senatore Marcello Dell’Utri per i fatti successivi al 1992. Esiste un giudice a Berlino! L’Italia provveda subito a eliminare i torti di un uso distorto del diritto – conclude – Si liberi Dell’Utri. E il capo dello Stato provveda ad anticipare con la grazia il perpetuarsi di ingiuste sofferenze e un’altra umiliazione a Strasburgo” “Nessuno può essere punito per un fatto che non costituiva reato al momento della sua commissione. È l’articolo 25 della Costituzione Italiana, è un diritto individuale dell’uomo. Eppure in Italia non vale, non è valso per Bruno Contrada,

martedì 14 aprile 2015

LA COOP FORAGGIAVA IL PD E ANCHE RENZI-




Eccolo, il contributo della Cpl alla cena di finanziamento di Matteo Renzi, quella organizzata all’Eur, a Roma, lo scorso 7 novembre. Una goccia nel mare di «elargizioni liberali» che Cpl Concordia distribuiva a politici, Una goccia nel mare di «elargizioni liberali» che Cpl Concordia distribuiva a politici, fondazioni e associazioni. Una rete odorosa di denari, destinati in buona parte al Pd, con cui il colosso delle coop consolidava consenso e presenza sul territorio. Della cena «renziana» aveva parlato già il dg estero della Coop, Fabrizio Tondelli. Interrogato il 15 gennaio, aveva messo a verbale d’aver espresso il proprio disaccordo a quel contributo «perché non trovavo alcuna utilità», aggiungendo che poi il Cda «per motivi commerciali e di opportunità» aveva dato il placet. Tra gli atti dell’inchiesta napoletana salta fuori proprio il verbale di quel cda del 30 ottobre 2014, presieduto dall’allora numero uno della Cpl, Roberto Casari, arrestato la scorsa settimana, e che nel suo ultimo interrogatorio in carcere ha spiegato ai pm che avrebbe «scommesso che Renzi avrebbe recuperato come Commissario europeo, e non rottamato, Massimo D’Alema».

domenica 12 aprile 2015

NON E’ VERO


Renzi dice che non ci saranno  tagli, non è vero. Ci saranno, li farà dopo le elezioni. Renzi dice che non ci saranno tasse, non è vero. Le metteranno i Comuni, le Regioni, le metterà lo stesso Stato centrale, sempre dopo le elezioni. Renzi dice che disinnescherà le clausole di salvaguardia previste dalla legge di stabilità, non è vero. Sono ancora lì pronte per scattare

giovedì 9 aprile 2015

IL PERICOLO: L’ITALICUM


Non chiamiamolo più Italicum: è il Florentinum. Una legge elettorale tradita e ora su misura per consentire a Renzi di vestire in fretta i panni dell’uomo solo al comando. Una soluzione che con la democrazia occidentale, fatta di pesi e contrappesi, non c’entra nulla. E che lo pone in continuità con le scelte fatte da un certo Mussolini nel 1923


mercoledì 8 aprile 2015

VOTA PD E DISTRUGGI L’ITALIA. 4000 CLANDESTINI SBARCATI NELLE ULTIME ORE


A Porto Empedocle sono sbarcati 365 migranti tratti in salvo nel Canale di Sicilia dai pattugliatori della Guardia costiera. “Lo Stato è distratto – ha commentato il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto – mancano i presidi minimali per l’emergenza immigrati”. Nelle ultime 36 ore sono più di 4000 gli immigrati soccorsi nel Canale di Sicilia provenienti da paesi dell’Africa sub sahariana, da Libia e Siria. Altri gruppi sono sbarcati ad . Alle operazioni hanno preso parte Guardia costiera, Guardia di Finanza e navi mercantili.

venerdì 3 aprile 2015

DITTATURA DEBOLE


 Il rimpasto di governo tutto in casa del premier prefigura il futuro e conferma lo strapotere di Renzi. Che con l'Italicum sarà ufficializzato. Ci opporremo con ogni forza. La vicenda di Ischia. Il Pd è corrotto, e per mascherare la faccenda si intesta una legge sulla corruzione demagogica e incostituzionale. È populismo giudiziario. Ma il cortocircuito è prossimo
In che mondo siamo? Gli manca un pelo, l'approvazione dell'Italicum, per dar modo a Renzi di proclamare il migliore dei mondi possibili. Non per il nostro popolo, non per la democrazia, ma per lui, per Matteo Renzi.
Siamo in un periodo di transizione precipitosa. Renzi dopo aver stracciato gli accordi del Nazareno, sta forzando i tempi per raggrumare in sé qualsiasi tipo di potere.
Siamo al penultimo stadio del processo di Manca poco al democratura. traguardo. Si frappone a questo risultato Forza Italia e quelle opposizioni che non intendono in alcun modo avallare una legge elettorale che in combinato disposto con un monocameralismo di fatto, consegnerebbe a un uomo solo – indovina chi? – il sistema Italia. Già ora si capisce come si sta muovendo.



giovedì 2 aprile 2015

MOBILITA’, LICENZIAMENTO E DIVIETO DI CUMULO FRA STIPENDI E PENSIONI PER GLI STATALI. PER QUESTO FU LICENZIATO COTTARELLI


Si era creato uno strano mistero sui documenti di lavoro «secretati» degli esperti della Commissione Cottarelli.
Ecco alcune proposte di Cottarelli per una vera spending review che hanno indotto Renzi a licenziarlo in tronco:
-       eliminazione degli affitti pubblici non necessari (300 milioni), taglio degli affitti utili (250 milioni). Cospicuo è il risparmio previsto nell’acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione a tutti i livelli: ben 1,8 miliardi l’anno a regime. – per il personale del pubblico impiego si propone di potenziare la mobilità rendendola obbligatoria e d’ufficio, e facendo perdere il posto a chi si rifiuta. Sempre nel pubblico impiego si parla di «logiche di mercato», e di rendere «fisiologico» anche il licenziamento individuale.
-       – si propone di bloccare il cumulo tra pensioni e retribuzioni pagate dai contribuenti a tutti coloro che svolgano incarichi di governo, istituzionali centrali o locali o cariche di aziende pubbliche. O lo stipendio, o la pensione
-       riduzione del 20% del numero di assessori e consiglieri e l’eliminazione dell’indennità di fine mandato dei sindaci, oltre al taglio degli emolumenti.

Renzi : il peggio del peggio.

mercoledì 1 aprile 2015



Sostieni Forza Italia! – Assegnare il 2xmille dell’Irpef al nostro movimento è la cosa più semplice, gratuita e necessaria per fare politica da protagonisti. Qui conta la capacità di convinzione e la mobilitazione diffusa. L’appello di Berlusconi. Salviamo dall’ingordigia dello Stato di oppressione fiscale una briciola da versare a Forza Italia che ce ne farà risparmiare molti di più abbattendo le tasse.