giovedì 31 luglio 2014

Si svolge a Marradi in Provincia di Firenze nella Romagna Toscana la IX Convention di Azzurri’94 il movimento politico fondato nell’autunno del 2012 da Rodolfo Ridolfi per il ritorno a Forza Italia. Ecco quanto riceviamo e pubblichiamo: L’appuntamento di Marradi di sabato 9 agosto sarà il primo contributo di idee e di programmi per realizzare dopo quarantaquattro anni l’alternativa al regime delle giunte rosse. Fra i partecipanti gli on. Stefania Fuscagni  Massimo Palmizio ed il capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello. Gli azzurri di Marradi faranno gli onori di casa con Mauro Ridolfi il capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello. Come nel 2013 sarà Rodolfo Ridolfi il coordinatore di Azzurri ’94, già sindaco di Marradi e V.presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna ad introdurre i lavori della prima rilevante manifestazione di Forza Italia, cui parteciperanno anche, dirigenti eletti e militanti azzurri della Toscana e della Romagna. Momenti centrali della convention saranno gli interventi degli onorevoli Massimo Palmizio  e Stefania Fuscagni e   l’intervento telefonico dell’on Renato Brunetta presidente dei deputati di Forza Italia. Presentando l’iniziativa Rodolfo Ridolfi ha sottolineato come  Forza Italia ed il centrodestra devono tornare ad essere l’alternativa di governo democratico credibile che non sempre hanno saputo rappresentare e far percepire all’elettorato che negli ultimi anni ha finito per identificarsi nella opposizione fine a se stessa e tutta interna ad un sistema di valori e di programmi sostanzialmente comunisti e di sinistra quali quelli rappresentati dai cinque stelle. Ecco perché invece di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi elettorali e dei candidati alla successione dobbiamo affermare che le vere primarie del centro destra devono essere quelle delle idee e dei programmi insistendo ad esempio sull’occupazione, sui servizi sanitari, sulla scuola, sulla sicurezza non dimenticando mai  di sottolineare come nel momento di massima oppressione fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato di favori,  di esenzione fiscale e di elusione fiscale legalizzata di cui godono le coop rosse. In vista delle imminenti elezioni regionali i militanti di Forza Italia  e del centro destra, devono ritrovare una forte passione civile devono esprimere candidati capaci di parlare al cuore della gente, perché capaci di difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra identità culturale, civile e religiosa. Ciò che occorre sono scelte coraggiose, per  realizzare istituzioni al servizio della società civile e non delle burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società civile pronta ad assumersi maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo rigenerare la politica, perché abbiamo cuore e idee per riuscirci.

lunedì 28 luglio 2014

LA GRIGIA ESTATE DI RENZI. RIFORME E CRESCITA AL PALO

Ha promesso molto e combinato poco. E anche i poteri forti si sono stufati. Ora rischia di fare la fine di Monti. Dal nuovo Senato alla crisi economica, il premier non si aspettava un percorso così pieno di ostacoli. Chi gli batteva le mani è già pronto a brindare al fallimento
VITTORIO FELTRI: ECCO PERCHE’ MATTEO RENZI E’ A FINE CORSA
Il "bacio della morte" a Matteo RenziVittorio Feltri lo dà alla riga dieci del suo editoriale odierno su Il Giornale. Dove il fondatore di Libero paragona il premier in carica a Mario Monti. Roba da far toccare ferro e pure qualcos'altro anche a uno baldanzoso come l'ex sindaco di Firenze. Secondo Feltri, a soli cinque mesi dalla salita "al trono" dell'ex Rottamatore, il vento su Palazzo Chigi ha già cambiato direzione e il presidente del Consiglio si trova nei guai. La sua parabola, scrive l'editorialista, appare sempre più simile a quella percorsa dal bocconiano: lodi sperticate, "pennini intinti nella saliva" quando "salì" in politica (come piaque poi dire a lui), quando Napolitano gli conferì l'incarico. "Ecco il professore che cambierà i destini della sonnacchiosa Italia" ricorda Feltri, che continua: "Monti era considerato un dio maggiore, ma la luna di mile edurò appena sei mesi. All'improvviso, il popolo si accorse che il bocconiano , sprovvisto di bacchetta magica, era uno qualsiasi, non attrezzato a compiere miracoli. E principiò a mandarlo al diavolo". Poi, prosegue il fondatore di Libero, "fu la volta di Renzi. Che bel ragazzo, quanto è simpatico. Un grande comunicatore, svelto, deciso, abile a intortare l'uditorio. Lo volevano fare santo subito, come un Papa qualsiasi. Era febbraio. Siamo a fine luglio e il signorino ha già rotto l'anima a parecchia gente. L'ex sindaco di Firenze sarà mica un bluff? La domanda è sempre più pressante". Il suo problema "è che è convinto di avere in mano le leve del potere, mentre quelle leve non esistono più. Si sono mangiati ancche quelle, le hanno vendute alla Merkel o a De benedetti o a qualche banca. E così il premier, pur desiderando comandare, non riesce neppure a dirigere il proprio pisellino nella direzione giusta e fa la pipì fuori dal vaso".Segue, nell'editoriale, racconto delle tante promesse (e dei continui rinvii) fatte dal premier in questi cinque mesi, dalle riforme alla legge elettorale, dalla spending review all'abbassamento delle tasse, alla ripresa dell'occupazione. Ma è nelle ultime righe che Feltri rivela il perchè, secondo lui, Renzi potrebbe essere già a fine corsa: "Caro Renzi, sa perchè glielo dico (che lei è alle corde, ndr)? Ieri ho letto il fondo del Corriere della Sera scritto da Antonio Polito, in cui si afferma che lei non ha compreso un tubo. Se certe cose le dice il Corriere, significa che lassù, in alto, i padroni hanno il pollice verso. Si riguardi"

sabato 26 luglio 2014

LA GERMANIA SFORA I CONTI: SGAMATA LA MERKEL


Fate quel che dico, non fate quel che faccio. E’ secondo questo “schema collaudato” che la locomotiva d’Europa cerca di tenere tutti sono controllo. Un controllo a doppio filo che trova, proprio nella decisione con la quale Berlino mette le questioni sul tavolo, il suo punto di forza. Sì, perché dietro l’aspetto “duro e puro”, dietro i continui richiami ai Paesi membri affinché rispettino le stringenti regole economiche messe nero su bianco da Bruxelles, la Germania bara. E quel che è peggio è che nei palazzi che contano se ne sono accorti tutti. Ma tutti fingono di non saperlo. Un po’ come chi è seduto al tavolo da Poker con uno che nasconde tre assi nella manica, ma non dice nulla perché sa che lo stesso personaggio ha un revolver in tasca. Così, per paura di essere messi al muro dalle accuse della banca centrale tedesca, i responsabili economici degli altri Stati fanno finta di nulla e passano avanti. Ma se le leggi e le regole sono uguali per tutti lo devono essere anche per la Germania. Tanto più in questo caso, perché lo “sforamento” tedesco ha un solo e chiaro effetto: aumentare quel divario economico che la stessa Berlino poi chiede a tutti di ripianare. Il gatto che si morde la coda? Più cornuti e mazziati.  Ma che cosa succede? Tutto ha origine con la crisi economica. Non credendo ai loro occhi, davanti alla possibilità di introdurre nuove norme che potessero mantenere ancora più sotto controllo l’economia degli Stati, i funzionari di Bruxelles hanno dato vita al cosiddetto “Six Pack”, un sistema di norme di nuova generazione sugli “squilibri macroeconomici”.  Davanti a una situazione di

mercoledì 23 luglio 2014

ERRANI: BAZZONI “NON CONDANNIAMO L’UOMO, MA IL SUO GOVERNO È STATO UN FALLIMENTO TOTALE”


“Ribadiamo ancora, dopo il discorso di commiato dall’Assemblea del Presidente Errani, il rispetto per la sua scelta umana. Precisiamo comunque, a scanso di qualunque equivoco, di essere sempre garantisti, senza se e senza ma, e quindi di ritenere che nessuno può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Sia ben chiaro, però, che noi non anticipiamo la condanna all’uomo Errani per la sua vicenda processuale ma rivendichiamo con forza di averlo avversato come politico. Lascia infatti una Emilia-Romagna in piena crisi, con un tessuto economico in forte depressione, una tassazione che stritola famiglie e imprese, un servizio sanitario regionale in declino per qualità ed efficienza, superato abbondantemente da quello di almeno tre regioni confinanti, un tessuto sociale dove le distanze aumentano anziché diminuire. Il politico Errani ha fatto troppe scelte sbagliate, la sua Giunta avrebbe potuto mitigare maggiormente le conseguenze negative della crisi economica. Con Errani, comunque, l’equivoco ruolo della cooperazione, del suo conflitto di interessi con la sinistra, non si è mai voluto risolvere. Anzi, proprio lui ha cercato fino in fondo di salvaguardare i privilegi di quell’apparato. Non vi è neppure riuscito vista la devastante crisi che ha colpito tantissime cooperative. Un fallimento politico totale!!!”. Questo il commento del Presidente del Gruppo Forza Italia in Regione Emilia-Romagna, Gianguido Bazzoni, riguardo alle dimissioni di Errani formalizzate in Assemblea legislativa regionale.

PALMIZIO: ECCO LA SQUADRA AZZURRA DELL’EMILIA ROMAGNA. A RAVENNA: BRUNO FANTINELLI, BUON LAVORO


Palmizio, e' pronta la squadra dell'Emilia-Romagna'I criteri di scelta sono competenza, rinnovamento e dedizione' (ANSA) - BOLOGNA, 23 LUG - "Ci sono voluti sei mesi dalla mia nomina a Presidente regionale ma ora e' pronto il team di azzurri che nei prossimi mesi guidera' Forza Italia in Emilia Romagna, li ho conosciuti tutti personalmente e li ho valutati sul campo durante le scorse elezioni amministrative ed europee. I criteri di scelta sono quelli condivisi con il presidente Berlusconi: competenza, rinnovamento e dedizione. Il presidente ha gia' avvallato le mie scelte e spero quanto prima di poterli presentare personalmente". Lo annuncia l'on.Massimo Palmizio, presidente del Comitato regionale di Forza Italia. Al mio fianco in questa esperienza - spiega Palmizio - il Vice Presidente Vicario e' Fabio Callori, attuale vicesindaco di Caorso (Piacenza), dopo due mandati da Sindaco. Callori e' persona di comprovata esperienza e capacita' soprattutto in ambito amministrativo e sapra' essere un buon riferimento per tutti gli eletti e buon esempio per tutti. I 'Responsabili Provinciali' sono: Piacenza - Jonathan Papamarenghi - 30 anni - Sindaco al secondo mandato a Lugagnano Val D'Arda; Reggio Emilia - Gianluca Nicolini - 33 anni - Consigliere comunale a Correggio; Modena - Pier Giulio Giacobazzi - 34 anni - Consigliere Comunale a Formigine; Ferrara - Luca Cimarelli - 36 anni - ex coordinatore Provinciale Pdl; Bologna - Giuseppe Vicinelli - 51 anni - neo sindaco di Sant'Agata Bolognese; Ravenna - Bruno Fantinelli - 64 anni - ex responsabile organizzativo Pdl; Forli' Cesena - Fabrizio Ragni - 52 anni - capogruppo Forza Italia a Forli' e Marco Casali - 47 anni - consigliere comunale a Cesena; Rimini - Filippo Giorgetti - 35 anni - presidente del consiglio a Bellaria Igea Marina e Assessore nella scorsa legislatura. I neo Responsabili provinciali hanno, in questa prima fase, due

sabato 19 luglio 2014

BERLUSCONI ASSOLTO DALL’ACCUSA PIU’ INFAMANTE ARCHITETTATA NEI 53 PROCESSI CHE IN VENT’ANNI LO HANNO PERSEGUITATO


 “Anche noi abbracciamo con gioia il Presidente Berlusconi, così commenta il capogruppo regionale Gianguido Bazzoni, a nome di tutto il Gruppo assembleare di Forza Italia:- “vent’anni di persecuzione giudiziaria, inaugurata da Tonino di Pietro, che non è ancora finita, un accanimento senza precedenti, accuse le più infamanti che gli si potessero rivolgere. I Governi Berlusconi doveva essere eliminato ed è stato “fatto fuori” per lasciar posto ai predatori di questa povera Italia.
Sosteniamo anche noi con forza la linea del Capogruppo alla Camera dei Deputati On. Renato Brunetta che chiede al riguardo della caduta del Governo Berlusconi nel 2011 una commissione parlamentare di inchiesta.
Pur di far fuori Berlusconi dalla guida del Governo italiano avevano montato un caso mediatico-giudiziario enorme e squalificante per l’immagine della stessa Italia nel mondo; la vergognosa condanna in primo grado era grottesca e sostenuta dal nulla assoluto. L’obiettivo vero, come ormai tutti sanno e gli stessi leader internazionali affermano, era di cacciare Berlusconi dalla guida dell’Italia per far posto agli interessi tedeschi e delle grandi banche. Tutto si è puntualmente realizzato con Monti e Letta, prima, con Renzi poi, quasi come venisse svolto un copione preparato con cura. Hanno gettato l’Italia in un baratro da cui non potrà più uscire solo per interessi di casta ed ignavia di troppi italiani.
La Giustizia con la G maiuscola è stata ristabilita, troppo tardi. Noi abbiamo sempre avuto fiducia in quella magistratura che lavora sulle carte e sulle prove e non in quella che ha inseguito teoremi politici per sovvertire il volere del popolo. Noi continuano ad aver fiducia e a sostenere l’operato di quei magistrati che non inseguono le cronache politiche ma che in silenzio lavorano seriamente per il nostro Stato.”

giovedì 17 luglio 2014

BAZZONI: “LEGGE REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE E TUTELA DEI DIALETTI, UN SUCCESSO DELLA MIA INIZIATIVA”


Grande soddisfazione esprime il capogruppo di Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni, per l’approvazione in Assemblea Legislativa regionale della legge che si propone di tutelare e valorizzare i dialetti della regione e le culture popolari: -“sono veramente contento che la mia iniziativa del gennaio scorso, di presentare una risoluzione che chiedeva un intervento legislativo, abbia avuto successo con l’approvazione di una nuova legge regionale, cui il gruppo Forza Italia ha contribuito con il voto positivo.
Il testo della legge ripercorre in pieno quanto avevo proposto nella mia risoluzione, affidando nuovi compiti all’IBC (istituto regionale per i beni culturali ed ambientali) e prevedendo uno stanziamento annuale di fondi regionali.
Purtroppo su questo punto le proposte di Forza Italia, di stabilire una cifra doppia per il 2014 e di fissare già l’importo per i prossimi anni, non sono state accolte dal PD.
Ci impegneremo comunque per il futuro”- conclude Bazzoni:-“ a cercare di migliorare il sostegno della Regione sia in termini organizzativi che finanziari.”

giovedì 10 luglio 2014

GLI ZINGARI IN STAZIONE A BOLOGNA IMPORTUNANO I PASSEGGERI. INTERROGAZIONE DI BAZZONI IN REGIONE.


lLa stazione di Bologna è forse la più importante d’Italia, come raccordo nord-sud ed est-ovest, con arrivi e partenze di migliaia di passeggeri ad ogni ora del giorno;  recentemente si è rinnovata ed ampliata, comprendendo anche la modernissima stazione per i treni ad alta velocità; visto che tutti i giorni sono presenti presso tutti i binari innumerevoli personaggi con aspetto poco raccomandabile, che importunano i passeggeri con la richiesta di portare i bagagli, fare biglietti, agevolare la scelta del treno ecc. e che sono anche 5/6 per binario ; che questi personaggi scelgono con cura le proprie “vittime”, in genere persone anziane o turisti stranieri, facendosi consegnare abusivamente cifre anche consistenti e minacciando chi non accetta di farsi “spennare” o protesta per l’abuso; considerato che la stazione di Bologna è un po’ la porta e l’immagine della Regione Emilia-Romagna e che non è proprio una bella immagine che turisti e viaggiatori vengano accolti da zingari o rom che cercano di approfittarsi di loro, senza che venga messa in atto nessuna azione per far cessare questo spettacolo poco edificante; interroga la Giunta regionale per sapere se è al corrente di questa situazione da terzo mondo che ogni giorno si ripete in una regione che vorrebbe essere fra quelle più evolute e sviluppate d’Europa; se non ritiene che in nessuna città al di là del Brennero potrebbe essere tollerata una cosa del genere, né a Monaco, né a Salisburgo piuttosto che Lione o Basilea ecc. ;se non ritiene di intervenire, di concerto con il Comune, nei confronti delle autorità competenti per far cessare da subito questo scempio, allontanando dalla stazione (ed anche dalle nostre terre) tutti i malintenzionati. Gianguido Bazzoni

martedì 8 luglio 2014

DIMISSIONI ERRANI: BAZZONI (FORZA ITALIA), SCELTA TRAUMATICA, SIAMO PRONTI A CAMPAGNA ELETTORALE


“È sempre una scelta traumatica quando un amministratore decide di dimettersi dopo un pronunciamento non definitivo della magistratura. Noi siamo garantisti da sempre e non a corrente alternata come dimostra la nostra storia. Prendiamo comunque atto della volontà di Errani e siamo pronti ad affrontare la campagna elettorale per la prossima legislatura regionale”. Questo il commento alla condanna e ed alle conseguenti dimissioni di Vasco Errani da Presidente della Regione Emilia-Romagna da parte del capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea legislativa regionale Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni.

lunedì 7 luglio 2014

FORZA ITALIA SOSTENGA LE RIFORME IN MODO CONVINTO


"Da vent'anni ci impegniamo in solitudine per dare al nostro Paese istituzioni che garantiscano democrazia, efficienza e governabilità. Per la prima volta (ma meglio tardi che mai) riscontriamo la volontà di altre forze politiche di concorrere davvero a quel percorso di riforme che abbiamo lungamente auspicato. Ho invitato ed invito i nostri deputati e i nostri senatori a sostenere convintamente questo percorso, a cominciare dalla riforma che riguarda il Senato, che sarà seguita dalla discussione e approvazione della nuova legge elettorale e dalla riforma del Titolo V. Nel lungo cammino che ancora ci attende per modernizzare il nostro assetto istituzionale avremo modo di affrontare insieme queste riforme, di migliorarle e di ampliarne, ove possibile, gli ambiti e gli obiettivi.  Ribadisco che il nostro dialogo con le forze che compongono l'attuale maggioranza di governo è limitato al solo tema delle riforme istituzionali. Forza Italia resta infatti convintamente all'opposizione, non condividendo la politica economica e la politica sulla giustizia sino ad ora messe in atto da questo esecutivo." Silvio Berlusconi