Si svolge a Marradi in
Provincia di Firenze nella Romagna Toscana la IX Convention di Azzurri’94 il
movimento politico fondato nell’autunno del 2012 da Rodolfo Ridolfi per il
ritorno a Forza Italia. Ecco quanto riceviamo e pubblichiamo: L’appuntamento di
Marradi di sabato 9 agosto sarà il primo contributo di idee e di programmi per
realizzare dopo quarantaquattro anni l’alternativa al regime delle giunte
rosse. Fra i partecipanti gli on. Stefania Fuscagni Massimo Palmizio ed
il capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello. Gli azzurri
di Marradi faranno gli onori di casa con Mauro Ridolfi il capogruppo di Forza
Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello. Come nel 2013 sarà Rodolfo Ridolfi
il coordinatore di Azzurri ’94, già sindaco di Marradi e V.presidente del
Consiglio regionale dell’Emilia Romagna ad introdurre i lavori della prima
rilevante manifestazione di Forza Italia, cui parteciperanno anche, dirigenti
eletti e militanti azzurri della Toscana e della Romagna. Momenti centrali
della convention saranno gli interventi degli onorevoli Massimo Palmizio
e Stefania Fuscagni e l’intervento telefonico dell’on Renato
Brunetta presidente dei deputati di Forza Italia. Presentando l’iniziativa
Rodolfo Ridolfi ha sottolineato come Forza Italia ed il centrodestra
devono tornare ad essere l’alternativa di governo democratico credibile che non
sempre hanno saputo rappresentare e far percepire all’elettorato che negli
ultimi anni ha finito per identificarsi nella opposizione fine a se stessa e
tutta interna ad un sistema di valori e di programmi sostanzialmente comunisti
e di sinistra quali quelli rappresentati dai cinque stelle. Ecco perché invece
di concentrarci sull’alchimia dei meccanismi elettorali e dei candidati alla
successione dobbiamo affermare che le vere primarie del centro destra devono
essere quelle delle idee e dei programmi insistendo ad esempio
sull’occupazione, sui servizi sanitari, sulla scuola, sulla sicurezza non
dimenticando mai di sottolineare come nel momento di massima oppressione
fiscale per le famiglie e per le imprese sia intollerabile lo stato di
favori, di esenzione fiscale e di elusione fiscale legalizzata di cui
godono le coop rosse. In vista delle imminenti elezioni regionali i militanti
di Forza Italia e del centro destra, devono ritrovare una forte passione
civile devono esprimere candidati capaci di parlare al cuore della gente,
perché capaci di difendere la persona, la sua dignità, la vita umana, la nostra
identità culturale, civile e religiosa. Ciò che occorre sono scelte coraggiose,
per realizzare istituzioni al servizio della società civile e non delle
burocrazie che vi lavorano, perché, nonostante tutto, c’è una società civile
pronta ad assumersi maggiori responsabilità. Possiamo e dobbiamo rigenerare la
politica, perché abbiamo cuore e idee per riuscirci.
giovedì 31 luglio 2014
lunedì 28 luglio 2014
LA GRIGIA ESTATE DI RENZI. RIFORME E CRESCITA AL PALO
Ha promesso molto e combinato poco. E anche i poteri forti si sono stufati. Ora rischia di fare la fine di Monti. Dal nuovo Senato alla crisi economica, il premier non si aspettava un percorso così pieno di ostacoli. Chi gli batteva le mani è già pronto a brindare al fallimento
VITTORIO FELTRI: ECCO PERCHE’ MATTEO RENZI E’ A FINE CORSA
Il "bacio della morte" a Matteo Renzi, Vittorio Feltri lo dà alla riga dieci del suo editoriale odierno su Il Giornale. Dove il fondatore di Libero paragona il premier in carica a Mario Monti. Roba da far toccare ferro e pure qualcos'altro anche a uno baldanzoso come l'ex sindaco di Firenze. Secondo Feltri, a soli cinque mesi dalla salita "al trono" dell'ex Rottamatore, il vento su Palazzo Chigi ha già cambiato direzione e il presidente del Consiglio si trova nei guai. La sua parabola, scrive l'editorialista, appare sempre più simile a quella percorsa dal bocconiano: lodi sperticate, "pennini intinti nella saliva" quando "salì" in politica (come piaque poi dire a lui), quando Napolitano gli conferì l'incarico. "Ecco il professore che cambierà i destini della sonnacchiosa Italia" ricorda Feltri, che continua: "Monti era considerato un dio maggiore, ma la luna di mile edurò appena sei mesi. All'improvviso, il popolo si accorse che il bocconiano , sprovvisto di bacchetta magica, era uno qualsiasi, non attrezzato a compiere miracoli. E principiò a mandarlo al diavolo". Poi, prosegue il fondatore di Libero, "fu la volta di Renzi. Che bel ragazzo, quanto è simpatico. Un grande comunicatore, svelto, deciso, abile a intortare l'uditorio. Lo volevano fare santo subito, come un Papa qualsiasi. Era febbraio. Siamo a fine luglio e il signorino ha già rotto l'anima a parecchia gente. L'ex sindaco di Firenze sarà mica un bluff? La domanda è sempre più pressante". Il suo problema "è che è convinto di avere in mano le leve del potere, mentre quelle leve non esistono più. Si sono mangiati ancche quelle, le hanno vendute alla Merkel o a De benedetti o a qualche banca. E così il premier, pur desiderando comandare, non riesce neppure a dirigere il proprio pisellino nella direzione giusta e fa la pipì fuori dal vaso".Segue, nell'editoriale, racconto delle tante promesse (e dei continui rinvii) fatte dal premier in questi cinque mesi, dalle riforme alla legge elettorale, dalla spending review all'abbassamento delle tasse, alla ripresa dell'occupazione. Ma è nelle ultime righe che Feltri rivela il perchè, secondo lui, Renzi potrebbe essere già a fine corsa: "Caro Renzi, sa perchè glielo dico (che lei è alle corde, ndr)? Ieri ho letto il fondo del Corriere della Sera scritto da Antonio Polito, in cui si afferma che lei non ha compreso un tubo. Se certe cose le dice il Corriere, significa che lassù, in alto, i padroni hanno il pollice verso. Si riguardi"
sabato 26 luglio 2014
LA GERMANIA SFORA I CONTI: SGAMATA LA MERKEL
Fate quel che dico, non
fate quel che faccio. E’ secondo questo “schema collaudato” che la locomotiva d’Europa cerca
di tenere tutti sono controllo. Un controllo a doppio filo che trova, proprio
nella decisione con la quale Berlino mette le questioni sul tavolo, il suo punto
di forza. Sì, perché dietro l’aspetto “duro e puro”, dietro i continui richiami
ai Paesi membri affinché rispettino le stringenti regole economiche messe nero
su bianco da Bruxelles, la
Germania bara. E quel che è peggio è che nei palazzi che
contano se ne sono accorti tutti. Ma tutti fingono di non saperlo. Un po’ come chi è seduto al tavolo da Poker con uno che nasconde tre assi
nella manica, ma non dice nulla perché sa che lo stesso personaggio ha un
revolver in tasca. Così, per paura di essere messi al muro
dalle accuse della banca centrale tedesca, i responsabili economici degli altri
Stati fanno finta di nulla
e passano avanti. Ma se le leggi e le regole sono uguali per tutti lo devono
essere anche per la Germania. Tanto più in questo caso, perché lo “sforamento” tedesco ha un solo
e chiaro effetto: aumentare quel divario economico che la stessa Berlino poi
chiede a tutti di ripianare. Il gatto che si morde la coda? Più cornuti e
mazziati. Ma che cosa succede? Tutto ha
origine con la crisi economica.
Non credendo ai loro occhi, davanti alla possibilità di introdurre nuove norme
che potessero mantenere ancora più sotto controllo l’economia degli Stati, i
funzionari di Bruxelles hanno dato vita al cosiddetto “Six Pack”, un sistema di
norme di nuova generazione sugli “squilibri
macroeconomici”. Davanti
a una situazione di
mercoledì 23 luglio 2014
ERRANI: BAZZONI “NON CONDANNIAMO L’UOMO, MA IL SUO GOVERNO È STATO UN FALLIMENTO TOTALE”
“Ribadiamo ancora, dopo il discorso di
commiato dall’Assemblea del Presidente Errani, il rispetto per la sua scelta
umana. Precisiamo comunque, a scanso di qualunque equivoco, di essere sempre
garantisti, senza se e senza ma, e quindi di ritenere che nessuno può essere
considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Sia ben chiaro, però, che noi
non anticipiamo la condanna all’uomo Errani per la sua vicenda processuale ma
rivendichiamo con forza di averlo avversato come politico. Lascia infatti una
Emilia-Romagna in piena crisi, con un tessuto economico in forte depressione,
una tassazione che stritola famiglie e imprese, un servizio sanitario regionale
in declino per qualità ed efficienza, superato abbondantemente da quello di almeno
tre regioni confinanti, un tessuto sociale dove le distanze aumentano anziché
diminuire. Il politico Errani ha fatto troppe scelte sbagliate, la sua Giunta
avrebbe potuto mitigare maggiormente le conseguenze negative della crisi
economica. Con Errani, comunque, l’equivoco ruolo della cooperazione, del suo
conflitto di interessi con la sinistra, non si è mai voluto risolvere. Anzi,
proprio lui ha cercato fino in fondo di salvaguardare i privilegi di
quell’apparato. Non vi è neppure riuscito vista la devastante crisi che ha
colpito tantissime cooperative. Un fallimento politico totale!!!”. Questo il
commento del Presidente del Gruppo Forza Italia in Regione Emilia-Romagna,
Gianguido Bazzoni, riguardo alle dimissioni di Errani formalizzate in Assemblea
legislativa regionale.
PALMIZIO: ECCO LA SQUADRA AZZURRA DELL’EMILIA ROMAGNA. A RAVENNA: BRUNO FANTINELLI, BUON LAVORO
Palmizio, e' pronta la
squadra dell'Emilia-Romagna'I criteri di scelta sono competenza, rinnovamento e
dedizione' (ANSA) - BOLOGNA, 23 LUG - "Ci sono voluti sei mesi dalla mia
nomina a Presidente regionale ma ora e' pronto il team di azzurri che nei
prossimi mesi guidera' Forza Italia in Emilia Romagna, li ho conosciuti tutti
personalmente e li ho valutati sul campo durante le scorse elezioni
amministrative ed europee. I criteri di scelta sono quelli condivisi con il
presidente Berlusconi: competenza, rinnovamento e dedizione. Il presidente ha
gia' avvallato le mie scelte e spero quanto prima di poterli presentare
personalmente". Lo annuncia l'on.Massimo Palmizio, presidente del Comitato
regionale di Forza Italia. Al mio fianco in questa esperienza - spiega Palmizio
- il Vice Presidente Vicario e' Fabio Callori, attuale vicesindaco di Caorso
(Piacenza), dopo due mandati da Sindaco. Callori e' persona di comprovata
esperienza e capacita' soprattutto in ambito amministrativo e sapra' essere un
buon riferimento per tutti gli eletti e buon esempio per tutti. I 'Responsabili
Provinciali' sono: Piacenza - Jonathan Papamarenghi - 30 anni - Sindaco al
secondo mandato a Lugagnano Val D'Arda; Reggio Emilia - Gianluca Nicolini - 33
anni - Consigliere comunale a Correggio; Modena - Pier Giulio Giacobazzi - 34
anni - Consigliere Comunale a Formigine; Ferrara - Luca Cimarelli - 36 anni -
ex coordinatore Provinciale Pdl; Bologna - Giuseppe Vicinelli - 51 anni - neo
sindaco di Sant'Agata Bolognese; Ravenna - Bruno
Fantinelli - 64 anni - ex responsabile organizzativo Pdl; Forli' Cesena -
Fabrizio Ragni - 52 anni - capogruppo Forza Italia a Forli' e Marco Casali - 47
anni - consigliere comunale a Cesena; Rimini - Filippo Giorgetti - 35 anni -
presidente del consiglio a Bellaria Igea Marina e Assessore nella scorsa
legislatura. I neo Responsabili provinciali hanno, in questa prima fase, due
sabato 19 luglio 2014
BERLUSCONI ASSOLTO DALL’ACCUSA PIU’ INFAMANTE ARCHITETTATA NEI 53 PROCESSI CHE IN VENT’ANNI LO HANNO PERSEGUITATO
“Anche noi abbracciamo con gioia
il Presidente Berlusconi, così commenta il capogruppo regionale Gianguido
Bazzoni, a nome di tutto il Gruppo assembleare di Forza Italia:- “vent’anni
di persecuzione giudiziaria, inaugurata da Tonino di Pietro, che non è ancora
finita, un accanimento senza precedenti, accuse le più infamanti che gli si
potessero rivolgere. I Governi Berlusconi doveva essere eliminato ed è stato
“fatto fuori” per lasciar posto ai predatori di questa povera Italia.
Sosteniamo anche noi con forza la
linea del Capogruppo alla Camera dei Deputati On. Renato Brunetta che chiede al
riguardo della caduta del Governo Berlusconi nel 2011 una commissione
parlamentare di inchiesta.
Pur di
far fuori Berlusconi dalla guida del Governo italiano avevano montato un caso
mediatico-giudiziario enorme e squalificante per l’immagine della stessa Italia
nel mondo; la vergognosa condanna in primo grado era grottesca e sostenuta dal
nulla assoluto. L’obiettivo vero, come ormai tutti sanno e gli stessi leader
internazionali affermano, era di cacciare Berlusconi dalla guida dell’Italia
per far posto agli interessi tedeschi e delle grandi banche. Tutto si è
puntualmente realizzato con Monti e Letta, prima, con Renzi poi, quasi come
venisse svolto un copione preparato con cura. Hanno gettato l’Italia in un
baratro da cui non potrà più uscire solo per interessi di casta ed ignavia di
troppi italiani.
La
Giustizia con la G maiuscola è stata ristabilita, troppo tardi. Noi abbiamo
sempre avuto fiducia in quella magistratura che lavora sulle carte e sulle
prove e non in quella che ha inseguito teoremi politici per sovvertire il
volere del popolo. Noi continuano ad aver fiducia e a sostenere l’operato di
quei magistrati che non inseguono le cronache politiche ma che in silenzio lavorano
seriamente per il nostro Stato.”
giovedì 17 luglio 2014
BAZZONI: “LEGGE REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE E TUTELA DEI DIALETTI, UN SUCCESSO DELLA MIA INIZIATIVA”
Grande soddisfazione esprime il capogruppo di
Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni, per l’approvazione in Assemblea
Legislativa regionale della legge che si propone di tutelare e valorizzare i
dialetti della regione e le culture popolari: -“sono veramente contento che la
mia iniziativa del gennaio scorso, di presentare una risoluzione che chiedeva
un intervento legislativo, abbia avuto successo con l’approvazione di una nuova
legge regionale, cui il gruppo Forza Italia ha contribuito con il voto
positivo.
Il testo della legge ripercorre in pieno
quanto avevo proposto nella mia risoluzione, affidando nuovi compiti all’IBC
(istituto regionale per i beni culturali ed ambientali) e prevedendo uno
stanziamento annuale di fondi regionali.
Purtroppo su questo punto le proposte di Forza
Italia, di stabilire una cifra doppia per il 2014 e di fissare già l’importo
per i prossimi anni, non sono state accolte dal PD.
Ci impegneremo comunque per il futuro”- conclude
Bazzoni:-“ a cercare di migliorare il sostegno della Regione sia in termini
organizzativi che finanziari.”
giovedì 10 luglio 2014
GLI ZINGARI IN STAZIONE A BOLOGNA IMPORTUNANO I PASSEGGERI. INTERROGAZIONE DI BAZZONI IN REGIONE.
lLa stazione di Bologna è forse la più importante d’Italia, come
raccordo nord-sud ed est-ovest, con arrivi e partenze di migliaia di passeggeri
ad ogni ora del giorno; recentemente si è rinnovata ed ampliata,
comprendendo anche la modernissima stazione per i treni ad alta velocità; visto che tutti i giorni sono presenti
presso tutti i binari innumerevoli personaggi con aspetto poco raccomandabile,
che importunano i passeggeri con la richiesta di portare i bagagli, fare
biglietti, agevolare la scelta del treno ecc. e che sono anche 5/6 per binario
; che questi personaggi scelgono con
cura le proprie “vittime”, in genere persone anziane o turisti stranieri,
facendosi consegnare abusivamente cifre anche consistenti e minacciando chi non
accetta di farsi “spennare” o protesta per l’abuso; considerato che la stazione di Bologna è un po’ la porta e
l’immagine della Regione Emilia-Romagna e che non è proprio una bella immagine
che turisti e viaggiatori vengano accolti da zingari o rom che cercano di
approfittarsi di loro, senza che venga messa in atto nessuna azione per far
cessare questo spettacolo poco edificante; interroga
la Giunta regionale per sapere se è al corrente di questa situazione da
terzo mondo che ogni giorno si ripete in una regione che vorrebbe essere fra
quelle più evolute e sviluppate d’Europa; se
non ritiene che in nessuna città al di là del Brennero potrebbe essere
tollerata una cosa del genere, né a Monaco, né a Salisburgo piuttosto che Lione
o Basilea ecc. ;se non ritiene di
intervenire, di concerto con il Comune, nei confronti delle autorità competenti
per far cessare da subito questo scempio, allontanando dalla stazione (ed anche
dalle nostre terre) tutti i malintenzionati. Gianguido Bazzoni
martedì 8 luglio 2014
DIMISSIONI ERRANI: BAZZONI (FORZA ITALIA), SCELTA TRAUMATICA, SIAMO PRONTI A CAMPAGNA ELETTORALE
“È
sempre una scelta traumatica quando un amministratore decide di dimettersi dopo
un pronunciamento non definitivo della magistratura. Noi siamo garantisti da
sempre e non a corrente alternata come dimostra la nostra storia. Prendiamo
comunque atto della volontà di Errani e siamo pronti ad affrontare la campagna
elettorale per la prossima legislatura regionale”. Questo il commento alla
condanna e ed alle conseguenti dimissioni di Vasco Errani da Presidente della
Regione Emilia-Romagna da parte del capogruppo di Forza Italia nell’Assemblea
legislativa regionale Emilia-Romagna
Gianguido Bazzoni.
lunedì 7 luglio 2014
FORZA ITALIA SOSTENGA LE RIFORME IN MODO CONVINTO
"Da vent'anni ci impegniamo in solitudine per dare al nostro Paese
istituzioni che garantiscano democrazia, efficienza e governabilità. Per la
prima volta (ma meglio tardi che mai) riscontriamo la volontà di altre forze
politiche di concorrere davvero a quel percorso di riforme che abbiamo
lungamente auspicato. Ho invitato ed invito i nostri deputati e i nostri
senatori a sostenere convintamente questo percorso, a cominciare dalla riforma
che riguarda il Senato, che sarà seguita dalla discussione e approvazione della
nuova legge elettorale e dalla riforma del Titolo V. Nel lungo cammino che
ancora ci attende per modernizzare il nostro assetto istituzionale avremo modo
di affrontare insieme queste riforme, di migliorarle e di ampliarne, ove
possibile, gli ambiti e gli obiettivi. Ribadisco
che il nostro dialogo con le forze che compongono l'attuale maggioranza di
governo è limitato al solo tema delle riforme istituzionali. Forza Italia resta
infatti convintamente all'opposizione, non condividendo la politica economica e
la politica sulla giustizia sino ad ora messe in atto da questo
esecutivo." Silvio Berlusconi
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