lunedì 29 settembre 2014


AUGURI PRESIDENTE BERLUSCONI: “VISIBILITA’ OTTIMA”


Auguri presidente Berlusconi per il compleanno bene: su impresa e lavoro Renzi viene sulle posizioni di Forza Italia, non viceversa.  Andrea Sallusti - Se saprà stare unito, prevedo visibilità ottima, per il centrodestra -  Era il 1994 quando il Corriere della Sera salottiero e la Cgil barricadiera lanciarono tenendosi a braccetto l'assalto al neopremier e astro nascente della politica Silvio Berlusconi, da pochi mesi insediato a Palazzo Chigi. Il famoso avviso di garanzia recapitato via stampa al G8 di Napoli e lo sciopero generale contro le riforme di lavoro e pensioni furono un uno-due micidiale che costrinse il centrodestra a mollare il governo in mano a un tecnico, Dini, e alla sinistra più retriva. Sono passati vent'anni e la storia si ripete. In settimana è partito l'affondo del Corriere contro il neopremier, ieri la Camusso ha chiuso il cerchio minacciando, sulla riforma del lavoro targata Renzi, lo sciopero generale. Anche il tintinnio di manette c'è, più ovattato rispetto al '94, ma c'è. E pure i vescovi non stanno alla finestra. Del resto quando mai lo sono stati? Basti ricordare che il governo Monti nacque in un convento e il suo partito in una sacrestia. Tutto lecito, per carità. Sacra è la libertà di opinione e di informazione, legittima è la protesta sindacale, liberi i giudici di indagare e i preti di pregare che le cose vadano secondo i piani del loro personalissimo Dio. Ma vogliamo mettere almeno sullo stesso piano la libertà dei governi di governare e delle maggioranze di legiferare? Già i politici ci costano un occhio della testa, se poi li costringiamo a non far niente perché a decidere devono essere altri, be' almeno non lamentiamoci poi dell'inutilità della casta. Sulla riforma del lavoro si sono formate maggioranze strane. Berlusconi la appoggia, coerente con se stesso e i principi liberali del suo partito. Alleati con la Cgil ci sono mezzo Pd parlamentare (quello della Bindi e di Bersani), Vendola e l'immancabile Grillo, quello che doveva cambiare tutto e che è invece diventato il più feroce dei conservatori. Dentro Forza Italia c'è qualche maldipancia a dare un aiuto a Renzi anche su questo tema. Raffaele Fitto, per esempio, invoca una «opposizione visibile». Dico io, quale occasione migliore per essere visibili che votare questa legge e vendicarsi del '94, dimostrando a Corriere, Cgil, magistrati e vescovi quanto miopi furono. È la sinistra che con Renzi, sui temi impresa e lavoro, viene sulle posizioni di Forza Italia, non viceversa. Se saprà stare unito, prevedo visibilità ottima, per il centrodestra.

sabato 27 settembre 2014

“OBIETTIVO 12 OTTOBRE”: FORZA ITALIA DENUNCIA IL PASTICCIO DELLA LEGGE SULLE PROVINCE


Forza Italia in vista delle elezioni che coinvolgeranno dal 28 settembre al 12 ottobre 64 province e 8 città metropolitane, ha denunciato il “pasticcio” della legge Delrio, che non serve di fatto nemmeno a far risparmiare lo Stato, mette in guardia dal rischio che, senza fondi, correranno le scuole e i trasporti locali, quindi, a supporto dei propri amministratori, lanciando il portale “Obiettivo 12 ottobre” per districarsi dal “ginepraio” di difficoltà di questa “difficilissima stagione”.   Il 28 settembre e il 12 ottobre si terrà “una specie di elezione che non c’é. Perché senza abolire le Province é stato abolito il voto dei cittadini”, un’elezione di secondo grado cui potranno partecipare solo gli amministratori, dicono gli azzurri che parlano di “pasticcio motivato dal fatto che si possano risparmiare 3,5 miliardi” mentre i dati indicano che la spesa potrebbe essere ridotta “solo di 32 milioni” pari al costo delle indennità eliminate. Sull’intera vicenda Province poi, ha affermato Paolo Russo, pesano i ricorsi di Lombardia, Veneto, Campania e Puglia alla Corte costituzionale che si pronuncerà il prossimo 24 febbraio con la possibilità di una dichiarazione di incostituzionalità della norma. Di “particolare schizofrenia in materia elettorale del governo” ha parlato Ignazio Abrignani. Salta il concetto di “election day, ci saranno elezioni a ritmo continuo”, facendo l’esempio della Calabria: a Reggio Calabria si voterà per il comune il 26 ottobre e, secondo le previsioni nessuno vincerà al primo turno. Dunque si tornerà a votare il 9 novembre e poi ancora il 23 per la Regione. Il che “oltre  significare un costo incomprensibile per lo Stato porterà disaffezione”. Le Province, ha sottolineato Castelli, sono “private di risorse significative ma mantengono le loro funzioni”.  Con la riforma c’é “il rischio che metà delle province residue vadano in dissesto e si passerà dalle ’scuole sicure’ alle ’scuole fredde’ perché mancheranno le risorse per i riscaldamenti. E i problemi " enormi sulle scuole superiori" si uniscono a quelli che riguarderanno le strade provinciali. "Probabilmente l’obiettivo è già raggiunto: i cittadini potranno scoprire nei prossimi 3 weekend che le Province esistono ancora, dopo che si é fatto passare il messaggio che erano state abolite. E’ stato fatto un grande pasticcio. Forza Italia chiede che in un contesto così difficile almeno ci sia la legittimazione popolare del Presidente di Provincia che ha un ruolo di riferimento. Forza Italia rivendica il rapporto diretto con il cittadino come elemento cardine della democrazia e vuole esserci fortemente negli Enti locali.  Non sfugge che questa é un’operazione politica per un ricambio degli amministratori. FI e il centrodestra, con una maggioranza di presidenti di provincia, rischia di andare in minoranza. C’é un meccanismo di voto per premiare di più una parte che l’altra: chi pensa che non diremo la nostra e non saremo parte attiva nel dettare la linea si sbaglia di grosso”.

venerdì 26 settembre 2014

I NOSTRI SI E I NOSTRI NO A RENZI

file:///C:/Users/Vincenzo/AppData/Local/Microsoft/Windows/Temporary%20Internet%20Files/Content.Outlook/JMUQJX0N/Il%20Mattinale%20-%2025%20settembre%202014.pdf

Bene il Jobs Act purché non resti neanche un moncherino del totem n. 18. E subito si faccia la riforma fiscale altrimenti non serve. Inaccettabile la norma sul depistaggio: una pistola in mano ai cattivi pm. E qualcuno spieghi a Matteo che non si fa così a essere garantisti.

Depistaggio – Non solo Forza Italia ma anche un partito di governo come quello di Alfano, l’Ncd, non condivide la proposta di legge per l’introduzione nel codice penale del reato di depistaggio e inquinamento processuale. Ieri si è spaccata la maggioranza su un provvedimento liberticida, un abominio per il nostro stato di diritto. Ha vinto ancora il partito delle procure. Questo è inaccettabile. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo con voce forte.
Uniti si vince – Il centrodestra unito può dire la sua già adesso. Le nostre posizioni su Jobs Act e art. 18 trovano rispondenza in quanto sta portando avanti Maurizio Sacconi. Se passerà così com’è sarà una vittoria per l’Italia. Su questi contenuti non c’è alcuna distanza con Lega e Fratelli d’Italia. Noi difendiamo gli ideali di libertà e di intrapresa senza lacci e laccioli. Allo stesso modo con Ncd ci siamo opposti all’assurdo reato di depistaggio. Uniti si vince.
De Magistris – “Non siamo garantisti a giorni alterni. De Magistris per me sarà colpevole dei reati a lui ascritti solo quando i tre gradi di giudizio avranno decretato l’eventuale condanna. Altra cosa è la condanna politica già definitiva che gli hanno dato i cittadini. Io penso però che il già debole sindaco, con questa vicenda, sia arrivato al capolinea. De Magistris nelle prossime ore si troverà di fronte ad una scelta di responsabilità, a mio avviso senza alternative”. Lo ha detto Paolo Russo in un intervista a “Il Mattino”, sulla condanna ad un anno e tre mesi di reclusione inferta al sindaco di Napoli, a conclusione del processo Why Not. “Il sindaco dovrebbe prendere atto e coscienza della sua incapacità amministrativa che si tiene in equilibro su mezzo voto. Non c’è bisogno di aspettare il giudizio del tribunale per sapere che come primo cittadino de Magistris ha fallito”.

lunedì 8 settembre 2014

BERLUSCONI, COMBATTO PER LA MIA AGIBILITA’ POLITICA

 "Ho combattuto per più di vent'anni per resistere agli attacchi, alle menzogne e alle calunnie che mi sono state rivolte contro, e sto combattendo ancora, dopo una sentenza infondata e inverosimile, per riconquistare la serenità, la dignità, il prestigio e la agibilità politica. Sto combattendo ancora dopo vent'anni per la mia libertà e per la libertà del Paese che amo". Così Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Giovinazzo (Bari) nel corso dell'ultima giornata del raduno dei giovani di Fi.

BERLUSCONI, SIAMO OPPOSIZIONE RESPONSABILE

"Noi siamo all'opposizione di questo governo e portiamo avanti i nostri impegni con grande dedizione e senso di responsabilità, contrastiamo con forza le misure economiche che non ci convincono, diamo il nostro impegno alle modifiche dell'assetto istituzionale necessarie rendere governabile il Paese". Lo ha detto Silvio Berlusconi stamattina nella sua telefonata di saluto al meeting dei giovani di Forza Italia che si conclude oggi a Giovinazzo. Noi in Italia non abbiamo mai imparato a votare, abbiamo sempre frazionato i nostri voti, da 1948 ad oggi nessun partito politico ha avuto da solo la maggioranza per governare. A causa di questo frazionamento l'Italia non è veramente governabile, solo se si riuscisse cambiare l'assetto istituzionale, potrebbe diventarlo. Noi nel 2005 - ha ricordato - con le nostre riforme ci eravamo riusciti. Ma poi una opposizione davvero incurante del bene dell'Italia, votata alla politica del tanto peggio, tanto meglio, ha poi cancellato quelle riforme con un referendum abrogativo che purtroppo e' stato votato dalla maggioranza degli italiani".

BERLUSCONI, OCCIDENTE NON REDARGUISCA ISRAELE

"Sono sgomento per la riesplosione dell'Islam con le sue pratiche feroci e disumane e con la sua carica di odio soprattutto nei confronti di Israele che, stanno tornando a dirlo, deve essere cancellata dalla carta geografica. Israele, che è l'unica democrazia nel Mediterraneo e nel Medioriente, ha reagito ai missili di Hamas e l'Occidente redarguisce Israele per la sua reazione e lo invita a ritirarsi dal territorio dei suo aggressori. Mi sento di dire, in che mani siamo!". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo in collegamento telefonico con Giovonazzo (Bari) dove è in corso l'ultima delle tre giornate di lavori del raduno dei giovani di Fi.

BERLUSCONI, A GIOVANI, SARO’ VOSTRA BANDIERA NONOSTANTE MIA ETA’

"Io sarò la vostra bandiera nonostante l'età'". Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, collegandosi telefonicamente con il raduno di giovani di Forza Italia a Giovinazzo (Bari). "Noi vecchi combattenti - ha aggiunto - resteremo in campo, non arretreremo di un centimetro, ma abbiamo bisogno di voi, di avervi al nostro fianco per rinnovare Forza Italia, per presentarci agli italiani con facce nuove che vengano dalle fila del lavoro, dell'Università', e non vengano solo dal mestiere della politica". "Sta a voi - ha spiegato - da qui in avanti difendere l'Italia e la libertà, sta a voi far tornare a vincere Forza Italia. Siete la speranza di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi". "Dovete essere i nostri soldati della libertà, al mio fianco, al nostro fianco - ha concluso - in prima linea per difendere la nostra e la vostra libertà, il vostro benessere e il vostro futuro".

mercoledì 3 settembre 2014

Berlusconi E se l'attendismo nei confronti di Renzi fosse ancora una volta la scelta lungimirante di un genio della politica? Scommettiamo? Di certo costringe Renzi a scoprire le carte e a sottoporre a vaglio spassionato l'azione di governo. Niente ideologia, pragmatismo. Niente guerra di parole contro parole, ma opposizione severa e serena sulle cose, senza demagogie e colpi di teatro. Il popolo vede e alla fine provvede...

Renzi – Fa una conferenza stampa su stesso, promettendo che non prometterà più, ma darà modo di verificare giorno per giorno quel che il governo propone e fa. Poi però sposta la data del giudizio mille giorni più in là. Noi siamo abituati a lavorare tutti i giorni. Monitoreremo il suo monitor.