mercoledì 30 ottobre 2013

AUSL UNICA DELLA ROMAGNA


Bazzoni “La legge sulla AUSL unica della Romagna ha la necessità di essere migliorata e corretta soprattutto con uno sforzo di coerenza per renderla aderente al modello sanitario emiliano romagnolo. Noi siamo occupati in questo compito e lo abbiamo fatto presentando 21 emendamenti alla proposta di Legge. Sul piano invece politico continuiamo a registrare e a sottolineare con tutti gli atti possibili l’immensa contraddizione del PD regionale. Contraddizione che si cerca di giustificare grazie ad un Mantra  propagandistico motivazionale all’uopo messo in campo dal partito che gestisce al novanta per cento il territorio romagnolo e da alcuni giorni in voga, che discende dai vertici regionali e si diffonde sul territorio portato sulle bocche dei Consiglieri regionali, dei Presidenti di Provincia dei Sindaci dei Comuni grandi e piccolissimi. Il Mantra recita così: i Romagnoli sono uniti, sono un popolo che sa fare sistema/squadra come fece quando fu fatto il bacino dei Ridracoli. In questa litania, che noi ascoltiamo sia al vertice sia in periferia si cerca poi di abiurare, abbuiare e rinnegare, con vari gradi di distinguo l’esempio HERA”.
Continua Gianguido Bazzoni Presidente del Gruppo Pdl Forza Italia in Regione Emilia-Romagna: “La proposta di legge in questione per noi potrebbe avere un senso se diventasse un sistema sanitario regionale e fosse slegato dalle vecchie logiche di suddivisione del territorio per creare un modello veramente integrato equamente accessibile dai cittadini  capace anche di tener presenti i fattori riguardanti la conformazione del territorio e le infrastrutture.
I nostri emendamenti hanno lo scopo di mantenere inalterati i poteri delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie senza altri centri di concentrazione del potere decisionale anche per far da contraltare ad un potere del direttore generale che rischia di essere esageratamente vasto e di riferirsi o promanare direttamente e solo dalla Regione. Altra attenzione è stata posta sulla eliminazione di pieghe nella legge dove si possono annidare possibilità di sprechi di denaro pubblico. In questo sforzo ci interessa prioritariamente assicurare l’effettiva equità del servizio sanitario per i cittadini partendo dall’esistente per approdare ad investimenti riguardanti il potenziamento e l’implementazione della qualità del servizio sanitario assicurando l’equa distribuzione dei fattori produttivi sui territori coinvolti e chiediamo alla regione di riequilibrare alcuni aspetti ad esempio inerenti l’Università con facoltà di medicina nella Romagna”

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