domenica 23 marzo 2014

FORZA ITALIA RUSSI ELEZIONI DEL 25 MAGGIO: LA SINISTRA A CASA CON L’UNITA’ DELLE FORZE. RETINI=IDEM

Marco Bertozzi club Forza Silvio Russi e Gianguido Bazzoni capo gruppo Regione Emilia-Romagna e coordinatore provinciale Forza Italia

Grande successo l’incontro di ieri sera a Russi al Hotel Morelli per l’inizio della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio Comunale di Russi del 25 maggio 2014, all’incontro erano presenti tutti i consiglieri comunali uscenti e Galassini capo gruppo FI in Provincia. Bazzoni nel suo intervento a raccontato quanto fatto come consigliere regionale per Russi e l’augurio alla lista Libera Russi dove vede impegnati nomi nuovi per le prossime elezioni. Bertozzi ha richiesto l’impegno di tutti per mandare a casa la sinistra che da decenni domina Russi, inoltre ha ricordato lo scandalo, che i consiglieri di Russi fin dall’inizio della legislatura  hanno combattuto contro i rimborsi previdenziali  per il sindaco Retini che in 5 anni ha superato una spesa di oltre 210mila euro a carico dei cittadini di Russi, una analogia con Josefa Idem, sarebbe interessante  che la Procura di Ravenna avviasse, come fatto a Ravenna, avviasse un'indagine anche sui contributi INPS pagati dai cittadini di Russi al proprio Sindaco Retini, assunto casualmente poche settimane prima delle scorse elezioni.


Lista civica "Libera Russi": Centrale, la verità delle parole

"Cambiano gli interpreti, ma non la musica e nemmeno lo spartito. L'incontro nella sede di Confindustria organizzato da Enel Green Power e PowerCrop per la presentazione del progetto della centrale di Russi ha confermato quanto



andiamo dicendo da più di cinque anni: questa centrale è un 'affare per pochi'. Pochissimi, infatti, sono i cittadini che sono stati resi edotti sul progetto da un'amministrazione comunale che da 8 anni continua a preferire i convegni privati alla piazza per confrontarsi su di un'opera che inciderà sul nostro territorio per 20 anni e forse più" affermano gli esponenti della Lista Civica "Libera Russi".  "Al di là dei proclami - proseguono -  e dei ringraziamenti al tenace e perseverante "benefattore PowerCrop", abbiamo compreso che Eridania ha semplicemente fatto il proprio logico interesse e ora ha passato la mano al nuovo vero regista: Enel. Come si dice in gergo il gruppo Maccaferri ha fatto il "lavoro sporco" fino all'ottenimento delle autorizzazioni, per poi andare alla cassa a monetizzare".  "Pochissime (purtroppo) - continuano - sono le imprese locali che potranno aspirare ad avere un ruolo attivo e remunerativo nella costruzione, alimentazione e conduzione dell'impianto. Non siamo noi a dirlo, bensì la stessa Enel Green Power, da qualche mese subentrata a Powercrop e quindi al Gruppo Maccaferri nella proprietà e gestione della riconversione. PowerCrop essendo ora partecipata da Enel Green Power è entrata nella galassia Enel e quindi soggetta alla normativa di riferimento del codice dei contratti pubblici: nessun percorso privilegiato, dunque, e aggiungiamo ancora una volta un bel "purtroppo", per le imprese locali".  "È bastato ascoltare - sottolineano - , al termine dell'incontro, i commenti delusi degli imprenditori presenti, per comprendere che sul tavolo del territorio resteranno sole briciole e non le portate principali, checché ne dica invece un sindaco che all'incontrare e informare i cittadini, preferisce lanciare slogan arroccato dentro i palazzi del potere".  "Ora, dunque, - dichiarano - ci hanno confermato che la centrale si farà. Ma i nostri obiettivi non cambiano. Siamo qui per informare la cittadinanza, gestire il territorio e la comunità insieme al cittadino, non 'servire' l'azienda di turno. Il cittadino deve poter sapere cosa sta accadendo sul territorio, deve poter contare su qualcuno che si faccia garante di controlli veri, mirati, trasparenti e approfonditi".  "Al nuovo interlocutore - concludono - noi chiediamo senza esitazioni l'impegno a garantire controlli e verifiche vere e imparziali. Se si negherà trincerandosi dietro cavilli legali, ostacolando la trasparenza, alimenterà e giustificherà ulteriormente tutti i dubbi e le preoccupazioni che già allarmano la comunità". O vogliamo lasciare che la futura centrale venga controllata da chi, in 8 anni, ha speso decine di migliaia di fondi pubblici per tappare la bocca ai cittadini?

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