mercoledì 8 gennaio 2014

PERCHE’ L’AUSL RAVENNA RICHIEDE CONGUAGLIO TIKET SANITARIO


Interrogazione del Presidente del Gruppo assembleare di Forza Italia Gianguido Bazzoni su una lettera inviata dalla AUSL di Ravenna con la quale si richiede ad alcuni cittadini un conguaglio del ticket sanitario. La richiesta è stata inviata agli utenti di prestazioni sanitarie due anni dopo che gli stessi ne hanno usufruito ed in base ad una delibera di Giunta che ne aumentava il costo di dieci euro. Alle persone che hanno prenotato la prestazione sanitaria prima della delibera di Giunta e ne hanno poi usufruito dopo la delibera in questione n. 1190/2011 è stato intimato di pagare la differenza dovuta entro sessanta giorni anche seil disguido è stato creato dalle amministrazioni pubbliche a seguito dell'immediata entrata in vigore della delibera stessa.

LEGGI INTERROGAZIONE


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto consigliere del gruppo Forza Italia, Gianguido Bazzoni PREMESSO CHE Sono state spedite dalla Azienda AUSL di Ravenna delle lettere dove si richiede il pagamento di importi dovuti a fronte di una delibera di Giunta regionale n. 1190/2011 e successive disposizioni applicative; evidentemente da quanto si evidenzia dalle lettere la disposizione della delibera di Giunta riguardava l’aumento del costo di ciascuna prestazione di euro 10; tra le motivazioni si asserisce che “la decorrenza immediata del disposto normativo, non ha inizialmente consentito ai nostri sistemi di tariffare adeguatamente le prestazioni”; a chi si è rivolto ai numeri dedicati per avere informazioni è stato spiegato che questo disguido è successo a coloro che hanno fatto la prenotazione delle prestazioni prima della decorrenza della delibera di Giunta ed hanno usufruito della prestazione dopo la delibera di Giunta regionale; la lettera non è stata inviata con raccomandata; il metodo di pagamento previsto contempla solo la possibilità di recarsi o alle macchinette riscuotitrici oppure agli sportelli Unicredit SPA o Cassa di Risparmio di Ravenna. CONSIDERATO CHE le carenze, le inefficienze, i ritardi della pubblica amministrazione, e nel qual caso delle AUSL o della Regione, non possono pesare sulle spalle dei cittadini; l’invio di una lettera normale farebbe presupporre che il richiedente non ha titolo idoneo per esigere il presunto credito; il disagio ed il disturbo risulta raddoppiato non essendo previsti più metodi di pagamento; la scelta di questa modalità di richiesta risulta assai fastidiosa quasi un metodo per far cassa con chi vista talvolta l’esiguità degli importi e la minaccia di passare dopo sessanta giorni al recupero crediti in termini di legge preferisce pagare senza essere sicuro della fondatezza della richiesta ed informato dei presupposti della richiesta. RITENUTO INOLTRE CHE
non si capisce come la Giunta non sia stata in grado di valutare un periodo sufficiente e necessario di contemperanza per aggiornare tariffe e sistemi senza creare disagi agli utenti e creare questa situazione; è attitudine fastidiosa ed inopportuna da parte della pubblica amministrazione continuare a rapportarsi con il cittadino considerandolo un suddito senza garanzie e certezze come nella fattispecie sopra esposta. INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE  Per conoscere quante lettere sono state inviate; da quante e quali ASL regionali sono state mandate; a quanto ammontano le richieste di conguaglio ticket; se la Regione ha richiesto alle ASL questi soldi; se e come sono stati imputati nei Bilanci delle ASL e della Regione questi conguagli ticket; a chi è imputabile il danno causato ai cittadini;

se ritenga che le richieste di integrazione di ticket abbiano pieno fondamento considerato che non sono imputabili a mancanze degli utenti che hanno ricevuto delle prestazioni;  se ritenga opportuno e corretto far pagare ai cittadini un danno causato dalla Giunta regionale o dalle ASL anche in considerazione degli aggravi in termini di tempo e di costi. Gianguido Bazzoni

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