Interrogazione
del Presidente del Gruppo assembleare di Forza Italia Gianguido Bazzoni su una
lettera inviata dalla AUSL di Ravenna con la quale si richiede ad alcuni
cittadini un conguaglio del ticket sanitario. La richiesta è stata inviata agli
utenti di prestazioni sanitarie due anni dopo che gli stessi ne hanno usufruito
ed in base ad una delibera di Giunta che ne aumentava il costo di dieci euro.
Alle persone che hanno prenotato la prestazione sanitaria prima della delibera
di Giunta e ne hanno poi usufruito dopo la delibera in questione n. 1190/2011 è stato intimato di pagare la differenza
dovuta entro sessanta giorni anche seil disguido è stato creato dalle
amministrazioni pubbliche a seguito dell'immediata entrata in vigore della
delibera stessa.
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INTERROGAZIONE
INTERROGAZIONE A
RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto consigliere del gruppo Forza Italia, Gianguido Bazzoni PREMESSO CHE Sono
state spedite dalla Azienda AUSL di Ravenna delle lettere dove si richiede il
pagamento di importi dovuti a fronte di una delibera di Giunta regionale n.
1190/2011 e successive disposizioni applicative; evidentemente da quanto si
evidenzia dalle lettere la disposizione della delibera di Giunta riguardava
l’aumento del costo di ciascuna prestazione di euro 10; tra le motivazioni si
asserisce che “la decorrenza immediata del disposto normativo, non ha
inizialmente consentito ai nostri sistemi di tariffare adeguatamente le
prestazioni”; a chi si è rivolto ai numeri dedicati per avere informazioni è
stato spiegato che questo disguido è successo a coloro che hanno fatto la
prenotazione delle prestazioni prima della decorrenza della delibera di Giunta
ed hanno usufruito della prestazione dopo la delibera di Giunta regionale; la
lettera non è stata inviata con raccomandata; il metodo di pagamento previsto
contempla solo la possibilità di recarsi o alle macchinette riscuotitrici
oppure agli sportelli Unicredit SPA o Cassa di Risparmio di Ravenna. CONSIDERATO CHE le carenze, le
inefficienze, i ritardi della pubblica amministrazione, e nel qual caso delle
AUSL o della Regione, non possono pesare sulle spalle dei cittadini; l’invio di
una lettera normale farebbe presupporre che il richiedente non ha titolo idoneo
per esigere il presunto credito; il disagio ed il disturbo risulta raddoppiato
non essendo previsti più metodi di pagamento; la scelta di questa modalità di
richiesta risulta assai fastidiosa quasi un metodo per far cassa con chi vista
talvolta l’esiguità degli importi e la minaccia di passare dopo sessanta giorni
al recupero crediti in termini di legge preferisce pagare senza essere sicuro
della fondatezza della richiesta ed informato dei presupposti della richiesta. RITENUTO INOLTRE CHE
non si capisce come la
Giunta non sia stata in grado di valutare un periodo sufficiente e necessario
di contemperanza per aggiornare tariffe e sistemi senza creare disagi agli
utenti e creare questa situazione; è attitudine fastidiosa ed inopportuna da
parte della pubblica amministrazione continuare a rapportarsi con il cittadino
considerandolo un suddito senza garanzie e certezze come nella fattispecie
sopra esposta. INTERROGA LA GIUNTA
REGIONALE Per conoscere quante
lettere sono state inviate; da quante e quali ASL regionali sono state mandate;
a quanto ammontano le richieste di conguaglio ticket; se la Regione ha
richiesto alle ASL questi soldi; se e come sono stati imputati nei Bilanci
delle ASL e della Regione questi conguagli ticket; a chi è imputabile il danno
causato ai cittadini;
se ritenga che le
richieste di integrazione di ticket abbiano pieno fondamento considerato che
non sono imputabili a mancanze degli utenti che hanno ricevuto delle
prestazioni; se ritenga opportuno e
corretto far pagare ai cittadini un danno causato dalla Giunta regionale o
dalle ASL anche in considerazione degli aggravi in termini di tempo e di costi.
Gianguido
Bazzoni
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