venerdì 23 agosto 2013

PARMA CASO VERRUSIO, LA REGIONE: “NESSUNA VIOLAZIONE”. IL VICE PRESDIENTE SALIERA RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DEL CAPO GRUPPO PDL BAZZONI, CHE PERO’ NON SI RITIENE SODDISFATTO


Il presidente del gruppo Pdl in Regione Gianguido Bazzoni non è soddisfatto della risposta ricevuta dalla vicepresidente dell'ente Simonetta Saliera alla sua interrogazione in merito al caso del trasporto della comandante della Polizia Municipale di Parma dalla stazione della città ducale alla sede di lavoro con auto di servizio guidati da agenti in borghese. Saliera ha scritto a Bazzoni che "dall'esame della documentazione in possesso" non sono emerse "riscontrabili violazioni della normativa regionale in materia". Tra gli acquisti effettuati dal Comune di Parma con i finanziamenti concessi dalla Regione "risultano anche alcuni veicoli tra cui otto autovetture", ma "dall'esame delle fatture prodotte dall'Ente in sede di rendicontazione, sono riscontrabili i numeri di telaio ed il colore dei mezzi oggetto della transazione: nei documenti non risulta nessun riferimento ai veicoli citati nella interrogazione in oggetto". "A mero titolo di informazione - aggiunge poi la vicepresidente - si precisa che nello sviluppo degli accordi viene previsto l'utilizzo principale che viene fatto dei beni oggetto di acquisizione. Questo non pregiudica che, nel caso delle autovetture come di altri strumenti, possano essere utilizzati anche per altre attività d'istituto compatibili con le varie esigenze delle singole strutture, stante il potere di auto organizzazione in capo agli Enti Locali e la finalità generale di potenziamento del corpo di polizia locale piuttosto che la finalizzazione ad un uso vincolato dei beni confinanziati".Una replica che non ha convinto Bazzoni: "La Vice Presidente Saliera - ha scritto l'esponente Pdl - non mi risponde in primo luogo, perché dice che delle auto acquistate con fondi regionali, la Regione conosce solo i numeri di telaio: sarebbe stato sicuramente più esauriente e corretto, ai fini di una seria indagine sul rispetto delle norme regionali e degli accordi sottoscritti tra i due enti, che la Giunta regionale si fosse informata presso il Comune di Parma se tra le auto con detti numeri di telaio risultanti nelle fatture ci fossero quelle con le targhe individuate nelle fotografie rese pubbliche e utilizzate per accompagnare la comandante" Sul rilievo - si legge ancora - che negli accordi era previsto solo l'uso principale dei veicoli, mi chiedo se alla Regione Emilia-Romagna interessi sapere che i soldi da essa investiti siano utilizzati non tanto in regolari operazioni secondarie ma in operazioni di dubbia regolarità".
Infine, sulla questione uniformi, "il Regolamento del Comune di Parma - scrive Bazzoni - in armonia con la legge regionale 24/2003 è chiarissimo nello stabilire che gli agenti possano svolgere le loro funzioni di servizio in abiti civili solo quando vi sono particolari esigenze funzionali e previa autorizzazione del comandante. Credo che, da parte della Giunta regionale, invece che riaffermare la peraltro risaputa conformità del regolamento comunale rispetto alle leggi nazionali e regionali, sarebbe stato più opportuno informarsi se vi sono queste particolari esigenze funzionali nel trasportare la comandante dalla stazione ferroviaria al posto di lavoro e se la stessa aveva formalmente firmato un ordine di servizio per consentire agli agenti così impiegati di non indossare l'uniforme. Mi sembra pertanto di poter tranquillamente dire che anche in questa circostanza non c'è traccia di quella inflessibilità sulle questioni di legalità di cui la sinistra si fa portabandiera quando serve a eliminare avversari scomodi". 
(21 agosto 2013)

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