Dopo oltre due anni la Procura di Bologna ha concluso le indagini
sui rimborsi spese dei Gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna.
L’attività della Procura si inserisce nel filone nazionale che ha visto la
quasi totalità dei Consigli regionali sottoposti a indagine da parte delle
Procure dei vari capoluogo di regione, tanto che nei mesi scorsi si era tenuto
un incontro di coordinamento inter procure interessate. "La Procura di
Bologna, contestando praticamente tutte le spese a tutti i consiglieri che
hanno fatto richiesta di rimborso, ha di fatto messo sotto accusa l’intero
impianto normativo e contabile e tutto il sistema di rendicontazione del nostro
Consiglio regionale" dichiarano i consiglieri di Forza Italia. "Sul
criterio dell’inerenza delle spese, adottato dalla Procura di Bologna, però -
prosegue la nota di FI - non c’è univocità di interpretazione fra le varie
Magistrature, tanto che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti la scorsa
estate hanno, contrariamente alla Procura bolognese, giudicato pertinenti i
rimborsi dei consiglieri regionali. I nostri legali sono già al lavoro per
ottenere l’atto di fine indagine e, in base ai rilievi dei PM, predisporre
memorie utili a chiare il nostro operato. Nell’attesa che il Giudice Unico per
il Processo (GUP) si pronunci sulla richiesta della Procura, i nostri legali
formuleranno richiesta di archiviazione". "Il Consiglio regionale
dell’Emilia-Romagna - sottolineano i consigliere di Forza Italia - a
differenza di quasi tutti gli altri Consigli regionali, si è dotato di un
robusto impianto di norme, costantemente aggiornato, per quantificare
l’ammontare dei rimborsi spese dei consiglieri e regolamentarne la
rendicontazione e l’assegnazione delle risorse. A questo impianto normativo e a
questo rigido sistema di rendicontazione, al quale il Consiglio regionale aveva
affiancato un Comitato di Revisori dei Conti, noi ci siamo sempre strettamente
attenuti, chiedendo solo i rimborsi che per legge ci spettavano e documentando
scrupolosamente ogni singola spesa. Questo comportamento ci rende sereni nei
confronti dell’indagine dei PM e fiduciosi nel pronunciamento dei
giudici".
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