Devo proprio dire che la politica della sinistra
nei confronti dell’immigrazione selvaggia clandestina è veramente fallimentare
e disfattista; in certi casi verrebbe quasi da pensare che vi sia una voglia di
sfasciare le nostre istituzioni, la nostra società, il nostro vivere civile. Ogni
volta che proviamo a lanciare un allarme od avanzare qualche critica rispetto
al lassismo e menefreghismo con cui l’Italia (a differenza di tutti gli altri
Paesi mediterranei) affronta le ondate continue di centinaia di migliaia di
clandestini, ci sentiamo rispondere che gli immigrati servono alla nostra
economia, in special modo a quella emiliano-romagnola. Ma ci rendiamo conto di
questa enorme balla, soprattutto in questa fase di depressione economica? Ogni immigrato integrato, che lavora ed è
utile alla nostra società, ve ne sono almeno 3 che rappresentano solo un
problema, ormai gravissimo. Abbiamo mai provato a girare per la vie delle
nostre città o nei parchi e nei giardini, in orario di lavoro, ed abbiamo mai
visto frotte di immigrati che fanno gruppo, bevono birre lasciando i vuoti
ovunque, litigano fra loro anche violentemente, importunano donne di qualunque
nazionalità? Abbiamo mai visto gruppi di
giovani adolescenti che non studiano e non lavorano, ma si aggirano nelle città
in cerca di guai? A quando rivolte e
guerriglia come a Parigi alcuni anni fa? Non continuiamo a procrastinare la
solita leggenda
dell’emigrazione italiana: gli italiani emigravano
nei vari Paesi per quote prestabilite, con un lavoro che li aspettava, con
l’obbligo di attenersi alle regole ferree del paese che li ospitava, pena
l’espulsione.
Abbiamo mai fatto mente locale all’impressionante
sequela di furti, rapine, scippi, spaccio di droga che ormai non fanno neppure
più notizia? D’altronde queste centinaia
di migliaia di persone giovani, clandestine e senza nessuno scrupolo, di
qualcosa dovranno pur vivere! Abbiamo mai pensato ad un sanità nazionale che
deve assistere milioni di persone in più, quando è già in difficoltà ad
assistere gli italiani e gli immigrati regolari, con un lavoro ed integrati? Abbiamo
mai pensato all’immagine che si è diffusa in Africa ed Asia di un Italia ventre
molle dell’Europa, che rappresenta un richiamo irresistibile per milioni di
persone? La Grecia e Malta mandano le navi a respingerli, la Spagna spara pallottole di
gomma, la Francia
ce li respinge alla frontiera di Ventimiglia, in Croazia non si arrischiano
neppure ad andare, e noi cosa facciamo? Pensiamo a chiudere i centri CIE aperti
e ci opponiamo alla riapertura di quelli chiusi. Se francesi, spagnoli, croati,
greci e maltesi difendono la loro Nazione e la loro società, allora c’è proprio
da pensare che la sinistra italiana giochi invece allo sfascio della nostra
Nazione e del nostro Stato. La cosa più grottesca è che ci si invita sempre a
seguire pedissequamente quello che fanno gli altri Paesi, con un’esterofilia
ottusa e cialtrona, ma in questo caso invece la sinistra italiana vuole essere
originale pensando di avere in tasca la verità. Come abbiamo scritto nella
risoluzione, è necessario: “ un cambio di passo, prima che sia troppo tardi e
la nostra regione venga completamente snaturata, resa totalmente insicura e
travolta da un degrado inarrestabile, che si sommerà ed amplificherà la
stagnazione economica di lunga durata che ci attende.” Gianguido Bazzoni
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