martedì 15 aprile 2014

BAZZONI: CONTRO LA CHIUSURA DEI CENTRI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)


Devo proprio dire che la politica della sinistra nei confronti dell’immigrazione selvaggia clandestina è veramente fallimentare e disfattista; in certi casi verrebbe quasi da pensare che vi sia una voglia di sfasciare le nostre istituzioni, la nostra società, il nostro vivere civile. Ogni volta che proviamo a lanciare un allarme od avanzare qualche critica rispetto al lassismo e menefreghismo con cui l’Italia (a differenza di tutti gli altri Paesi mediterranei) affronta le ondate continue di centinaia di migliaia di clandestini, ci sentiamo rispondere che gli immigrati servono alla nostra economia, in special modo a quella emiliano-romagnola. Ma ci rendiamo conto di questa enorme balla, soprattutto in questa fase di depressione economica?  Ogni immigrato integrato, che lavora ed è utile alla nostra società, ve ne sono almeno 3 che rappresentano solo un problema, ormai gravissimo. Abbiamo mai provato a girare per la vie delle nostre città o nei parchi e nei giardini, in orario di lavoro, ed abbiamo mai visto frotte di immigrati che fanno gruppo, bevono birre lasciando i vuoti ovunque, litigano fra loro anche violentemente, importunano donne di qualunque nazionalità?  Abbiamo mai visto gruppi di giovani adolescenti che non studiano e non lavorano, ma si aggirano nelle città in cerca di guai?  A quando rivolte e guerriglia come a Parigi alcuni anni fa? Non continuiamo a procrastinare la solita leggenda

dell’emigrazione italiana: gli italiani emigravano nei vari Paesi per quote prestabilite, con un lavoro che li aspettava, con l’obbligo di attenersi alle regole ferree del paese che li ospitava, pena l’espulsione.
Abbiamo mai fatto mente locale all’impressionante sequela di furti, rapine, scippi, spaccio di droga che ormai non fanno neppure più notizia?  D’altronde queste centinaia di migliaia di persone giovani, clandestine e senza nessuno scrupolo, di qualcosa dovranno pur vivere! Abbiamo mai pensato ad un sanità nazionale che deve assistere milioni di persone in più, quando è già in difficoltà ad assistere gli italiani e gli immigrati regolari, con un lavoro ed integrati? Abbiamo mai pensato all’immagine che si è diffusa in Africa ed Asia di un Italia ventre molle dell’Europa, che rappresenta un richiamo irresistibile per milioni di persone? La Grecia e Malta mandano le navi a respingerli, la Spagna spara pallottole di gomma, la Francia ce li respinge alla frontiera di Ventimiglia, in Croazia non si arrischiano neppure ad andare, e noi cosa facciamo? Pensiamo a chiudere i centri CIE aperti e ci opponiamo alla riapertura di quelli chiusi. Se francesi, spagnoli, croati, greci e maltesi difendono la loro Nazione e la loro società, allora c’è proprio da pensare che la sinistra italiana giochi invece allo sfascio della nostra Nazione e del nostro Stato. La cosa più grottesca è che ci si invita sempre a seguire pedissequamente quello che fanno gli altri Paesi, con un’esterofilia ottusa e cialtrona, ma in questo caso invece la sinistra italiana vuole essere originale pensando di avere in tasca la verità. Come abbiamo scritto nella risoluzione, è necessario: “ un cambio di passo, prima che sia troppo tardi e la nostra regione venga completamente snaturata, resa totalmente insicura e travolta da un degrado inarrestabile, che si sommerà ed amplificherà la stagnazione economica di lunga durata che ci attende.” Gianguido Bazzoni

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